Broken 🥀 || Harry Styles ||

29. Pensavo fossi io il tuo migliore amico

Passiamo il viaggio in macchina a parlare di quello che mi ha detto quella stronza e anche lui, come me, è convinto che mi abbia detto quelle parole per provocarmi. Lui era presente quando Harry le ha detto che le avrebbe fatto impacchettare le sue cose ed è certo del fatto che non è così stupido da lasciarsi abbindolare da lei per del sesso. In ogni caso non è una cosa che mi riguarda.

Mi ha anche raccontato dei due giorni che ha passato in compagnia di Sarah e di quanto è stato bene insieme a lei, ma nonostante tutto ci ha dovuto rinunciare. Sono totalmente contrariata da ciò perché lo ha ammesso lui stesso che è la donna della sua vita e che Audrey non sarà mai alla sua altezza. E allora perché? Perché non la lascia e si dà una possibilità di essere felice? Felice per davvero però! A queste domande non ha una risposta nemmeno lui. Mi ha semplicemente detto che ogni volta che prova a parlare con la sua ragazza del fatto che vuole lasciarla, lei trova subito il modo per bloccargli quelle parole. Quasi come se sentisse dentro di sé quello che vuole dirle.

Mi arriva un messaggio proprio mentre entriamo dal cancello dell'università e sblocco il display per leggere il mittente: Ashley. Il quarto incomodo in questo triangolo amoroso già complicato. «Ashley mi chiede se ti sei lasciato e ha il via libera con te» dico a Louis, leggendogli poi le parole del messaggio. Non la sento da quando abbiamo iniziato l'università e nemmeno Charlotte la sta sentendo, si è allontanata da noi senza un apparente motivo e ora dal nulla mi chiede del mio migliore amico. Un fottutissimo come stai poteva anche sforzarsi di scriverlo.

«Dille di non rompere le palle» risponde diretto lui e io scoppio a ridere.

Digito un "Super fidanzato, nessuna novità" che visualizza subito e io blocco il cellulare, mettendolo direttamente in tasca. Non mi va di aprire una conversazione con lei e penso che da parte sua sia lo stesso, visto che non arriva nessuna risposta.

Scendo dalla macchina insieme a Louis, dopo aver preso le mie cose, e devo ammettere che non vedo l'ora di buttarmi sul letto della mia camera. Stanotte ho dormito poco e male e ora sento la stanchezza impossessarsi del mio corpo. È stata una lunga giornata e i pensieri sul fatto che Harry non era a lavoro non mi hanno abbandonato la mente neanche un secondo, stancandomi ancora di più.

Mentre camminiamo verso i dormitori Louis ha lo sguardo basso sul suo cellulare e sbuffa. «Che succede?» gli chiedo, aggrappandomi al suo braccio. Ashley avrà scritto a lui?

«Audrey domani verrà qui e si fermerà fino a fine settimana» mi dice e si passa una mano tra i capelli in modo frustrato. Non la vuole qui, è palese, ma a mio parere dovrebbe trovare il modo di dirglielo una volta per tutte. Non può andare avanti così.

«Domani Sarah ha l'esame di fisica» dico e sento i muscoli di Louis irrigidirsi, segno che sta stringendo i pugni. Non voglio assolutamente che il suo esame vada male a causa di quel cesso ambulante e sappiamo tutti che se li vedrà insieme succederà questo.

«Lo so, cazzo, lo so!» sbotta, sbattendosi il pugno in fronte e mai come in questo momento l'ho visto così sconfortato e incazzato. Non passerà molto prima che perda la pazienza ed esploda, e sinceramente non vedo l'ora che accada se questo significa togliersi Audrey dai piedi. «Farò in modo che non arrivi fin qui e tu inventerai la scusa che sono tornato a casa per un problema di cui non sai ancora niente» dice poi, implorandomi con quei bellissimi occhi azzurri pieni di tormento. Mi fa malissimo al cuore vederlo così. Vorrei tanto poter fare qualcosa per lui, ma purtroppo ho le mani legate.

«Non posso, Lou» gli dico e mi dispiace da morire.

Louis si ferma improvvisamente. «Perché?» mi chiede con uno sguardo addolorato.

«Perché se Sarah poi lo scopre mi toccherà litigarci e non voglio perdere la sua amicizia» rispondo mentre lo guardo con lo stesso sguardo. «Non mentirò alla mia migliore amica, ma farò in modo di evitare l'argomento fin dopo il suo esame» aggiungo per non fargli pensare che andrò a spifferarglielo. Non farei mai del male a Louis.