Harry sentì gli occhi riempirsi di lacrime, che minacciavano di uscire, e decise di non trattenerle. Prima aveva cercato di scacciare il pensiero, ma sapeva benissimo che era tutta colpa sua. Aveva tra le braccia Draco Malfoy, privo di sensi, e aveva paura.
Una grossa lacrima bagnò la guancia di Harry e finì sulla manica sinistra della camicia di Malfoy. In quel momento si accorse dello strappo. Gliela sollevò piano per esaminare il braccio del ragazzo, cercando eventuali ferite, e lo vide. I suoi sospetti erano fondati. Malfoy aveva il Marchio Nero impresso nel braccio. Harry sussultò e si alzò rapidamente in piedi, allontanandosi da lui come se fosse pericoloso. Ed era pericoloso. Eppure a Harry risultava difficile pensarlo. Più lo guardava, più gli sembrava fragile e indifeso. Se la situazione fosse stata diversa, sarebbe stato compiaciuto e felice di avere ragione, ma ora era spaventato e confuso. Non sapeva che fare, come comportarsi. Non poteva lasciarlo lì, ma non poteva nemmeno portarlo in infermeria: Madama Chips avrebbe sicuramente scoperto il Marchio. Harry si sorprese del perché si preoccupasse tanto: Malfoy era un Mangiamorte, sarebbe stato meglio se qualcuno lo avesse scoperto. Eppure, la coscienza gli si contorse e Harry non riuscì a capire perché.
Improvvisamente, decise che doveva fare. Gli avrebbe parlato, avrebbe ascoltato la sua storia. Lo avrebbe fatto cambiare. Era certo che il ragazzo che aveva davanti agli occhi non fosse cattivo, ed era deciso a provarlo. Harry si sedette accanto a Malfoy e gli fece poggiare la testa sulle sue gambe, accarezzandogli i capelli argentei.
I minuti passavano lentamente, e Harry si era disteso sul prato con gli occhi chiusi, cercando di scacciare i propri pensieri. Per quanto tentasse di respingerle, alcune immagini rimanevano ostinatamente impresse nella sua mente, costringendolo a riguardarle. Vedeva il terrore sul viso di Malfoy, quando Harry si era sfilato il Mantello vicino alla Stanza delle Necessità; l'aria stanca e avvilita che aveva appena uscito; il suo respiro durante la corsa nei freddi corridoi di Hogwarts. Ricordava come l'albero a cui ora davano le spalle lo avesse colpito e, infine, ricordava perfettamente il Marchio sul braccio del ragazzo vicino a lui. Questo ricordo era quello che inquietava di più Harry. Cercava di non pensarci: sperava che dimenticandosene sarebbe stato come se non esistesse, ma sapeva che non era così.
Harry si mise a sedere di scatto quando avvertì un leggero movimento. Infatti, assorto com'era nei propri pensieri, non si era accorto che Malfoy lo stavo fissando con uno sguardo assente. Harry, però, non riusciva a guardarlo negli occhi.
Non seppe dire quanto tempo di puro imbarazzo passò, ma quando si decise a parlare erano ormai illuminati dalla pallida luce del sole mattutino.
<M-Malfoy...> il ragazzo si sedette con sforzo accanto a Harry, che si costrinse a guardarlo negli occhi. <Mi dispiace>
Arrossì vedendo gli occhi dell'altro colmarsi di lacrime, ma era pronto ad ascoltarlo. Non si sarebbe mai aspettato di vederlo ridere. Però, una risata amara uscì dalle labbra di Draco, che fu costretto presto a fermarsi per il dolore. Harry lo notò, e senza esitazione lo strinse tra le braccia. Sentì la manica dove era poggiato il viso di Malfoy bagnarsi di lacrime silenziose. Lo lasciò sfogarsi fin quando fu lui a sciogliere quell'abbraccio.
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𝐃𝐞𝐬𝐭𝐢𝐧𝐢 𝐢𝐧𝐭𝐫𝐞𝐜𝐜𝐢𝐚𝐭𝐢 - Drarry 🤍
Fanfiction"Il destino di entrambi era stato scritto, deciso da altri, anche se in modo diverso. Nessuno dei due avrebbe mai voluto la sorte che è toccata loro. Erano simili, sotto questo punto di vista: due pedoni sulla grande scacchiera della vita, mossi da...