Draco non si sarebbe mai aspettato un gesto simile da parte di Harry, ma quello fu il momento più bello della giornata.
Per un istante tutte le sue preoccupazioni svanirono.
I suoi obblighi passarono in secondo piano.
Il suo dolore si affievolì.
Tutto questo per un semplice bacio. Un bacio che avrebbe voluto non finisse mai. Però, c'era un terribile destino ad attenderlo, e niente avrebbe mai potuto cambiare le cose.
Si staccarono per prendere fiato e tutto tornò come prima. Il momento magico si era concluso.Harry quasi non credeva a ciò che aveva fatto. Era rimasto fermo, a guardare Draco, chiedondosi se quello che era appena successo fosse reale. E lo era.
Come gli era capitato spesso quel giorno, aveva agito senza riflettere, spontaneamente. Però gli era... piaciuto? Possibile? Harry non si seppe dare una risposta. Si sentiva come se si fosse realizzato il suo più grande desidero, quello che teneva da sempre custodito nell'angolo più remoto del suo cuore. Era come se quel bacio fosse tutto ciò di cui aveva bisogno, anche se non si era accorto di volerlo prima che avvenisse.
Aveva provato troppe emozioni per un giorno solo. Non riusciva a mettere in ordine le parole che avrebbe voluto dire. Fortunatamente, fu Draco a parlare.
<Perché? Non mi hai sentito? Devi stare lontano da me>
Harry avrebbe voluto rispondergli, ma non sapeva nemmeno lui perché lo aveva fatto. Sapeva solo che non sarebbe mai stato lontano da Draco in un momento così delicato.
<Non mi importa>
Draco alzò gli occhi al cielo con la sua solita aria arragante e sbuffò.
Harry gli prese il braccio sinistro e sollevò la manica della camicia. Provò a rimanere impassibile vedendo il Marchio Nero.
<Questo non determina chi sei> disse, indicandolo.
Guardò Draco negli occhi e gli asciugò le lacrime che stava cercando di trattenere. Non sopportava l'idea di vederlo piangere ancora.Harry non sapeva perché, all'improvviso, provava tanto affetto per Draco. Il ragazzo che aveva provato per anni ad attirare la sua attenzione, che lo aveva stuzzicato, insultato, picchiato, affatturato e disprezzato. Probabilmente perché per la prima volta aveva provato a capirlo, e aveva scoperto che non era poi così diverso da lui. E in quel momento era deciso a scoprire che cosa Voldemort lo obbligava a fare, sotto la minaccia di ucciderlo.
<Draco, qual è il compito che ti ha assegnato Voldemort?>
Lui sussultò udendo quel nome.
<Non... non posso dirtelo>
<Non hai molta scelta, o sbaglio?> ribatté Harry, sfilandosi la bacchetta di Draco dalla tasca. Si era ricordato solo in quel momento di averla ancora.
Effettivamente, Draco era bloccato. Disarmato e ferito, non poteva andarsene senza l'aiuto di Harry, e sapeva che non l'avrebbe ottenuto se non gli avesse raccontato tutto.
Allora sospirò e iniziò a parlare.
<Lu-lui mia ha incaricato di uccidere Silente>Questa volta Harry non riuscì a trattenere un gridolino di stupore. Voldemort pretendeva che un ragazzo di sedici anni uccidesse il più grande mago al mondo, che lui stesso non era riuscito a sconfiggere? Sembrava assurdo, ridicolo, impossibile. E probabilmente anche Voldemort lo sapeva. Sapeva che Draco non ne sarebbe mai stato in grado, che avrebbe fallito. Pensandoci bene, era proprio quello che il Signore Oscuro voleva: se Draco fosse riuscito nel suo intendo sarebbe morto l'unico mago che lui temeva; in caso contrario, Voldemort avrebbe avuto la sua vendetta per i recenti insuccessi di Lucius Malfoy.
<N-non sei obbligato, Draco. Ti possiamo aiutare>
<No! Non c'è niente che possiate fare. Nessuno può aiutarmi...>
Draco non riuscì a reprimere le lacrime, e anche Harry face fatica a tenersi dentro ciò che provava.
<Ti sbagli. Silente ti proteggerà. Sei ancora in tempo per scegliere da che parte stare>
<Ma non capisci? Io devo ucciderlo, o lui ucciderà me e la mia famiglia. Non ho scelta...>
Harry lo abbracciò e, mentre Draco scoppiava in un pianto irrefrenabile, gli sussurrò <C'è sempre una scelta, fa' quella giusta>.
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𝐃𝐞𝐬𝐭𝐢𝐧𝐢 𝐢𝐧𝐭𝐫𝐞𝐜𝐜𝐢𝐚𝐭𝐢 - Drarry 🤍
Fanfiction"Il destino di entrambi era stato scritto, deciso da altri, anche se in modo diverso. Nessuno dei due avrebbe mai voluto la sorte che è toccata loro. Erano simili, sotto questo punto di vista: due pedoni sulla grande scacchiera della vita, mossi da...