Chapter 11

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Ipassi erano sempre più vicini, fino a quando i tre ragazzi nonvidero degli uomini con una divisa a loro ben conosciuta. Blu condelle strisce rosse sulle maniche, era la divisa della polizia dellaloro isola. Yoshino corse verso i poliziotti "Sono loro che mihanno costretto a venire" piagnuolò lei. La sorella rimasescioccata. Si mise le mani sulla bocca mentre le lacrime iniziarono ascendere "Ci hai traditi.." sussurrò. La castana non dissenulla, semplicemente abbracciò un poliziotto rimanendo in silenzio."Ora voi due venite con noi. Vi portiamo a Keimusho" sbraitò unodi quei uomini mentre due di loro afferrarono i ragazzi mettendodelle manette ai loro polsi. La rossa continuava a piangere, mentreil corvino cercava di dimenarsi. Ad un certo punto preso dallacollera diede un pugno in faccia al poliziotto che lo stava tenendocercando di scappare. "Bastardo! Questo crimine è punibile con lamorte!" urlò il poliziotto prendendolo per le manette buttandolodentro l'auto. Il viaggio durò molto, cosiderando che dovetterooltrepassare un pezzo di oceano. Era ormai calata la notte quando idue ragazzi furono sbattuti nella buia e fredda cella. "Ragazzo"disse una guardia osservando Takizawa "Domani ci sarà la tuasentenza" comunicò per poi andarsene. "Come sentenza?" urlòMiyu. Il ragazzo rimase in silenzio per poi dire "Scappiamo""Ecome?"domandò l'altra "Abbiamo poche ore, dobbiamo trovare unmodo" pensò il corvino. Rimasero seduti per un bel po' di tempoquando ad un tratto la ragazza ebbe un idea "Prova a scalfire lecelle con questo"detto questo porse una lametta per unghie algiovane "Posso provarci" disse lui con determinazione, mettendosia sfregare le sbarre. Passarono circa due ore quando Takizawa riuscìa staccare un pezzo di sbarra abbastanza grosso da poter passaregattonando "Veloce, non abbiamo molto tempo" ulrò lui prendendoper mano la ragazza iniziando a correre versola porta delle scale.Appena un passo fuori dalla cella, l'allarme incominciò a suonare.Si sentivano le sirene e i passi avvicinarsi sempre di più. I dueinnamorati corsero più forte che potettero, ma non era sufficiente.Dietro di loro apparvero numerose guardie armate. I ragazzi però nonsi fermarono, continuarono a correre sperando di raggiungere quellaporta per raggiungere le scale. Dalla cella sembrava così vicina, maora sembrava un obbiettivo irrangiungibile. Le guardie iniziarono asparare contro i due. "Ci siamo quasi Miyu" disse il ragazzoaumentando la velocità. Il corvino era riuscito a mettere un piedefuori dalla porta quando si udì uno sparo. Quello sparo in mezzo atanti altri, colpì esattamente il petto del giovane. Esso siaccasciò per terra. "TAKIZAWA" urlò la giovane buttandosi su dilui. Gli spari cessarono, non si udiva niente se non il pianto dellaragazza e i respiri strozzati del ragazzo. "Miyu.." disse luiormai morente "Vivi per me..grazie per aver vissuto questo viaggiocon me...è stato splendido...non ti scorderò mai...ti amo"concluse il corvino iniziando a piangere. Dopo poco fece un leggerosorriso, per poi chiudere gli occhi. Il cuore aveva cessato dibattere, e il pianto della amata si fece più forte. Abbracciavainvano il corpo dell'amato nella speranza che tornasse a respirare.Le guardie rimasero indietro, ferme a osservare la scena, certecommosse, altre con uno sguardo arrabbiato. La giovane nel mezzo delpianto sentì una grossa fitta al cuore. Non aveva preso le suepastiglie per un bel po' di tempo, e questo causò un enorme dolorenel petto. Ella prese le pastiglie, per poi guardare l'amato. Lebuttò per terra prendendo il corpo del corvino e mettendolo sullesue ginocchia. Gli diede un bacio sulle labbra per poi accarezzarglii capelli "Stupido, non ti lascio morire da solo". Un altra fitta"Aspettami" un altra ancora "Continua ad amarmi" dolore,stavolta più forte "Anche se non ti ho mai rivelato, della miamalattia" un ultima fitta, un ultima lacrima, un ultimo battito diciglia, un unltimo sorriso, un ultimo respiro. I due amanti eranoabbracciati l'un altro, entrambi con un sorriso sulle labbra. Nessunoparlava, nessuno fiatava, nessuno si avvicinò all'eterno riposo deidue, lasciandoli nel loro mondo che si meritavano.


FINE

Grazie per il viaggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora