Malec x Playlist

Lost without you

But I think I'm lost without you
I just feel crushed without you
I've been strong for so long
That I never thought how much I needed you
I think I'm lost without you

TW!! TRATTERO' DI SUICIDIO, SE SIETE SENSIBILI A QUESTI ARGOMENTI NON LEGGETE!!!

(di solito non lo consiglio e lo considero facoltativo, ma se volete leggere in modo migliore e avere una prospettiva migliore della storia, ascoltate la canzone del titolo. Anche se, vi posso assicurare, che vi si potrebbe spezzare il cuore)

La morte.

Ci sarebbero milioni di cose da dire su di essa. Fa chiudere gli occhi, li fa riaprire e lacera il cuore, lo senti spezzarsi come se non potesse mai più ritornare lo stesso, come se fosse destinato a rimanere a pezzi per sempre. Ma, in realtà, cos'è esattamente la morte? La morte è quella che quando colpisce qualcuno, non si limita a fare questo. Distrugge i suoi cari, riduce il loro cuore in milioni di pezzettini, impossibili da riaggiustare, li fa sentire vuoti, sapendo che mancherà loro una parte di loro, per tutta la vita. La morte è qualcosa che non puoi spiegare. Che non puoi comprendere, né illustrare. La morte è questo.  La morte non è qualcosa a cui si scappa. Ci provi, lotti, eppure non sempre riesci a farla franca. A volte ti prende e non sai nemmeno il perché. Perché? È questo che tutti si chiedono. Perché tutto deve avere una fine? Quando qualcuno se ne va, vedi il mondo intorno a te crollare. Che sia un figlio, in fratello, un cugino, un parente, un amico o semplicemente un conoscente, ti farà sentire comunque incompleto. E, anche chi non ha ancora assaggiato questo sentimento, continua a chiedersi "E se fosse capitato a me?" "E se perdessi qualcuno in questo modo?" "E se non ce la facessi?". La morte è crudele, è meschina, vorrebbe riprendersi tutto ciò che è suo. Tutto ciò che le hanno sottratto. Lei è la più fantasiosa su questo, ha inventato così tanti modi per riprendere ciò che le appartiene che sono quasi impossibili da contare. C'è chi muore per un incidente, chi per una grave malattia, chi per un colpo di pistola, chi per essere andato troppo oltre a mare, chi per una guerra. E poi, chi invece per poter scappare dai suoi problemi regala lui stesso la propria vita, lasciando il mondo terreno di sua spontanea volontà, chi non riesce più a sopportare la vita e decide di andarsene per sempre, pensando che non ci siano più alternative, che non ci sia una luce infondo al tunnel. 

Era questo che gli aveva portato via il suo Alec.

Il suo Alec, che aveva deciso che non valesse più vivere, che fosse arrivata la sua fine, che non potesse fare più nulla.  

Quanto si sbagliava, quel ragazzo. 

Avevano trovato il suo corpo senza vita a terra nella sua camera da letto circa due ore dopo l'attuale morte. L'aveva trovato sua sorella, Isabelle. Magnus non osava immaginare come il cuore di quella povera ragazza si fosse spezzato nel vedere quella scena terrificante. Aveva urlato, gli avevano detto, e lei e la sua famiglia avevano chiamato l'ambulanza, ma non c'era stato più niente da fare. 

Era morto, il suo cuore non batteva più. 

Magnus era stato uno degli ultimi a saperlo e, quando l'ha sentito, è caduto sulle stesse ginocchia e aveva iniziato a singhiozzare, così forte che si sentì mancare l'aria. Aveva urlato, cacciando tutta l'aria di cui fosse capace, prendendosi la testa tra le mani e dondolandosi su sé stesso per qualcosa come due ore. Gliel'aveva detto la sua amica Catarina, che si era chinata e l'aveva abbracciato, mentre lui continuava a sentire le sue forze sparire.

Alec, se n'era andato. Non se ne capacitava. L'aveva lasciato da solo, col cuore spezzato e l'anima lacerata. 

Non uscì di casa per settimane. Lo fece soltanto una volta, per andare al funerale del suo amato ormai volato via con le foglie d'autunno. Si sentì ancora più male di quanto si fosse sentito il giorno della notizia. SI sentiva vuoto, perso, la testa gli girava e sembrava stesse per vomitare da un momento all'altro. Non era pronto per dirgli definitivamente addio. Non era mai stato pronto. Non aveva mai pensato che sarebbe arrivato un giorno del genere.