Anni pt 6

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16 novembre
"Giochiamo a nascondino?" chiedono Fred e George, appena arriviamo al parco. Tutti annuiamo, entusiasti "chi arriva per ultimo a quell'albero conta" grida Percy indicando uno degli alberi vicino. Tutti iniziamo a correre verso di esso e l'ultimo a raggiungerlo sono Harry e Mary. "Contante voi" disse Cedric "non allontanatevi troppo" gridò la nonna di Neville "ok" rispondemmo noi in coro, correndo via. Quando fui sicura che Harry e Mary non potessimo vedermi mi guardai attorno, cercando un albero dove arrampicarmi "Sam guarda cosa abbiamo qui" mi girai di scatto verso due ragazzi, di qualche anno più grandi di Bill "questa non è la figlia di Sirius Black, Nick?" "Si di Sirius e di quel mostro di Remus Lupin a quanto ha detto Malfoy". All'insulto verso papà scoprii i denti. "Oh oh, cosa vuoi fare mini Black? Non sai che il morso funziona solo con la luna piena? Non avrai mica bisogno della museruola vero?"  "Certo con i mezzi umani come voi non si può mai sapere non è vero Sam?" "Oh sì, forse dovremmo metterla noi una museruola a questa bestia, sai per la sicurezza pubblica" "stavo pensando la stessa cosa". Io stavo iniziando a speventarmi, quindi tentai la fuga, ma uno dei due mi bloccò, immabolizzandomi e l'altro tirò fuori un pennarello, disegnandomi qualcosa su un braccio per poi, tirando fuori la bacchetta, dire "pietrificus totalus". Sentì il mio corpo irrigidirsi e appena provai a muovermi esso non rispose. "Bene bene, ora la museruola" dissero i due ragazzi avvicinandosi con una grande maschera grigia. Provai a muovermi con tutte le mie forze, ma senza risultati. I due si avvicinarono fino a essermi davanti, per poi inginocchiarsi davanti a me e mettermi la maschera, stringendola fino a farmi male. Poi se n'è andarono, ridendo. Non so quanto tempo rimasi lì, sdraiata a terra, con quella maschera addosso. L'unica cosa che vedevo erano i fili d'erba. Finché, non so quanto tempo dopo, sentì la voce di Neville chiamarmi "Marllll Marllll dove sei". Provai a muovermi, ma nulla, ero ancora una statua di marmo. Finché sentii i passi farsi più vicini fino a fermarsi, qualche metro dietro di me. Poi sentì la paura "NONNA NONNA NONNA" gridò Neville correndo via. Qualche minuto dopo sentì molteplici passi arrivare per poi bloccarsi a qualche passo da me "papà cosa c'è che non va in Marls?" sussurrò Cedric, ma nessuno parlò. Sentì dei passi avvicinarsi e toccarmi il polso "è viva" tutti tirarono un sospiro di sollievo mentre io pensavo "qualcuno mi liberi" poi, finalmente, sentì una bacchetta toccare il mio corpo e le mie membra sciogliersi. Appena l'incantesimo fu rotto completamente mi agitai, togliendomi la maschera dalla faccia, mentre grandi lacrimoni iniziavano a scendermi dagli occhi. Sentì qualcuno prendermi in braccio, ritrovandomi circondata da capelli rossi mentre iniziavo a singhiozzare. Zio Barty prese la maschera da terra e la mostrò agli altri "una museruola" disse zio Ted "una cosa?" "È una maschera che si mette sulla faccia dei cani quando si ha paura che mordano" sentì la rabbia di zio Barty salire a dismisura "direi che ora di tornare a casa" disse Arthur. "mamma Marls ha qualcosa sul braccio" disse Ninfadora, con i capelli color topo. A quelle parole Arthur si avvicinò, sussurrandomi "cucciola mi fai vedere?" io sollevai la testa verso di lui, mentre ancora piangevo, e sollevai il braccio facendo vedere il disegno con sopra un teschio e un serpente. Arthur si mise immediatamente davanti a me, coprendomi, per poi puntare la bacchetta sul mio braccio e pronunciare un incantesimo che non capisco, facendo sparire il disegno sul mio braccio. "Perché aveva lo stesso tatuaggio di zio Barty?" chiese Harry. Nessuno rispose, semplicemente tornammo a casa, in silenzio. Appena ci smateriizziamo nel salotto dei Weasley scalcio per essere messa giù per poi correre in camera mia e chiudere la porta. Salì sul letto e cercai la foto sotto il cuscino. La tirai fuori e la misi davanti a me, osservandola. Era uno scatto rubato fatto da zia Lily durante il loro ultimo anno a Hogwarts. Papà aveva le gambe appoggiate su Sirius e stava leggendo un libro babbano con una faccia rilassata, mentre Sirius stava parlando con qualcuno di esterno alla foto, probabilmente zio J, mentre giochinava distrattamente con i capelli di papà. Sembravano così fuori dai problemi, così sereni. So che non era proprio così, ma quella è la mia foto preferita dei miei genitori. Mi chiedo se si sono mai sentiti così tanto umiliati e arrabbiati e tristi. Forse sì, forse Sirius si sentiva così dopo che sua mamma lo torturava. Forse papà si sentiva così dopo una luna piena passata nella cella all'orfanotrofio, lo stesso che avrebbe ospitato me se non ci fossero stati i Weasley. Mi chiedo come stia Sirius in quella cella, se pensi mai a papà, o a Harry, o a zio J o a zia Lily. Chissà dov'è papà, se la tristezza se n'è sta andando oppure no, se lo vedrò mai. Io sono cattiva? Sono davvero un mostro come dicono tutti? Diventerò come Bellatrix? Finirò col uccidere qualcuno quando diventerò più grande? Dovrei andare via da qui? Andare da Lucius e Narcissa in modo da compiere il mio destino? È quello il mio destino? diventare come Sirius? Sento qualcuno toccarmi e mi giro di scatto verso zia Mary, seduta sul letto accanto a me. Quando è entrata? Hanno finalmente capito che non merito di stare qui e devo andarmene? "Non sei un mostro, quello che è successo oggi non è colpa tua ok?" la guardo stupita e lei sorride "hai lo stesso sguardo di tuo papà" sorrido un pochino anche io e lei mi prende in braccio, mettendomi tra le sue gambe. Appoggio la schiena sulla sua pancia e restiamo ferme così, a respirare. "Perché la persone sono così?" "perché non riescono ad accettare sé stessi e quindi se la prendono con gli altri" rimaniamo ancora qualche secondo in silenzio, poi lei chiede "posso vedere quella foto?" scuoto la testa, nascondendo la foto sotto il cuscino, non volevo che lei, o qualsiasi altra persona, la vedesse. Rimaniamo ancora  in silenzio finché zia Mary dice "in realtà ero venuta qui per farti una domanda precisa" la guardo con curiosità "vuoi essere una delle mie damigelle?" "cosa?" "vedi Marls, sei davvero importante per me. Rappresenti qualcosa di unico. E da quanto ho capito sono le uniche condizioni per fare la damigella" "posso? Davvero?" "certo che sì" "si, voglio fare la tua damigella" "ottimo, ora vieni qui" disse lei allargando le braccia, dove mi tuffai, abbracciandola forte e sussurrando "grazie"

Marlene Euphemia Black LupinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora