<<Vattene esci allora...se hai il coraggio!>>
Mi sveglio di soprassalto a causa di queste urla... Ma cosa sta succedendo?
Le urla continuano, e io piano piano mi alzo dal letto dirigendomi verso la porta per cercare di capire qualcosa.
Quando arrivo finalmente in salotto la scena che mi si presenta davanti mi spezza il cuore ancora di più... mio padre totalmente ubriaco tanto da non reggersi in piedi, che caccia la sua ennesima "amica" che gira per casa cercando ancora i suoi vestiti, chissà a che ora saranno rientrati ieri sera, sicuramente molto tardi.
Resto qui nell'angolino, visto che ancora nessuno mi ha vista, riflettendo su quando la mia vita e la mia famiglia hanno preso questa piega.
Giusto qualche anno fa eravamo la cosiddetta "famiglia perfetta", dopo Lou se n'è andato, la mamma è morta e io sono rimasta qui... da sola, costretta ad accudire mio padre visto che non sa nemmeno cucinarsi un piatto di pasta da solo.
A distogliermi dai miei pensieri è la porta che sbatte e la voce di mio padre.
<<Dimmi un pó, che ci fai lì? >>la sua voce burbera e la bottiglia di vino che tiene ancora in mano mi incutono un pó di timore ,per questo decido di non rispondere a tono ma di stare calma almeno per ora... Quando è ubriaco non si controlla.
<< nulla le vostre urla Mi hanno svegliato e sono venuta qui per vedere cosa stava accadendo.. >>infondo questa è la verità, anche se avrei preferito svegliarmi con la voce di mio fratello e non le urla di mio padre.
<<bene ora l'hai visto perciò Togliti dai piedi, non mi servi anche tu oggi>>mentre parla si dirige direttamente in bagno senza degnarmi di uno sguardo.
Senza dire nulla vado in cucina e mi prendo una barretta, poi vado di nuovo in camera mi preparo in fretta e furia ed esco finalmente da quell'inferno che in teoria dovrei chiamare casa.
Mentre cammino tiro su il cappuccio della felpa che ho indossato poco fa e inizio a pensare.
Com'era bella la mia vita al fianco di Lou! Quando lui era ancora a casa mi faceva sempre ridere, era il mio migliore amico... Addirittura una volta si vesti da principessa per farmi felice.
Mentre questi pensieri invadono la mia testa, calde lacrime scendono sulle mie guance visto che sono consapevole che questi, rimarranno solo bei ricordi.
Guardandomi un po' intorno noto un piccolo bar dall'aria familiare, perciò decido di entrare, attraverso la strada e apro la piccola porticina.
Solo Quando mi trovo all'interno, i ricordi invadono di nuovo la mia mente.
Questo era il bar preferito della mamma, ci venivamo sempre dopo essere andate al parco... giro un po' lo sguardo e noto un tavolino libero vicino ad una grande finestra.
Passo fra tutti i tavoli e noto Lo sguardo della gente su di me, sinceramente posso capirlo, sicuramente non avrò un bell'aspetto...stamattina non mi sono nemmeno guardata allo specchio.
Mi siedo, giro il volto verso la finestra e i miei occhi intercettano una piccola altalena..ed è lì che le lacrime ritornano a scendere.
In quel momento mi appare davanti l'immagine di mia madre che mi spinge sull'altalena posta nel giardinetto qui fuori, ormai diventata un pò arruginita...
"Mamma, Mamma voglio andare più su! voglio arrivare al cielo, voglio toccare le stelle!"
"Amore mio, ci provo...ora non sono sicura di riuscirci, ma ti prometto che prima o poi anche tu toccherai il cielo con le dita"
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-You Saved Me-One direction, Harry Styles
Fiksi Penggemar*Tutto ciò di cui si parla nella storia è frutto di pura fantasia, fatti, azioni,dialoghi, solo i nomi dei personaggi riprendono la realtà... Tutto il resto è finzione* Sophie Tomlinson, sorella di Louis Tomlinson famoso membro della nota band "One...