14| Alla Tana

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Erano passate ormai due settimane da quando Draco era arrivato alla Tana. Al contrario di come si era immaginato, era stato ben accolto dai signori Weasley, e dopo un grande discorso da parte di Draco, dove perdonava tutto il male che lui e la sua famiglia avevano procurato ai Weasley, era stato felicemente perdonato e ora si sentiva già parte della famiglia.
Poi, qualche giorno dopo il suo arrivo, i coniugi Weasley erano partiti, lasciando casa ai ragazzi.
Ron, come aveva detto al gruppo, lavorava in un ristorante in un paesino non molto lontano da lì, e ci passava almeno mezza giornata. Tranne gli ultimi giorni, che tardava sempre di qualche ora e nessuno sapeva il perché.
Ora il gruppo sedeva su una collina, sotto ad un albero a ripararsi dal sole, e chiacchieravano del più e del meno.
Nel frattempo la madre, Narcissa, gli aveva mandato una lettera dove gli comunicava che lui e il padre stavano cercando una casetta solo per lui, e Draco non poteva che esserne più felice.
"sei strano vestito così..." disse Ginevra guardando il suo amico biondo.
Effettivamente Draco, vista l'estate e il caldo, non metteva più i completi, ma indossava dei pantaloncini e una semplice t-shirt.
Insieme risero, poi sentirono un tonfo arrivare proprio dietro di loro, davanti alla porta della casa Weasley.
Insieme corsero a vedere cosa fosse successo, e Draco, anche se non l'aveva detto a nessuno, corse più veloce di tutti sperando che fosse Hermione che era tornata dal suo viaggio.
Quando arrivarono però videro una testa rossa e una mora, erano George e la sua ragazza Angelina, che però Draco conosceva solo di vista.
"Georgie! che ci fai qui?" disse Ginny, saltando un braccio al fratello e abbracciandolo.
"mi sembra ovvio, sono venuto a controllare se fosse tutto ok, so che i vecchi sono partiti!" disse George, salutando anche il fratello e Harry.
"Diciamo che IO, sono venuta a controllare. E George, smettila di chiamare Molly e Arthur vecchi! è irrispettoso!" lo sgridò Angelina. I due suscitarono simpatia in Draco, e sperò che i due pensassero lo stesso di lui.
"be' ragazzi, abbiamo ospiti" disse Harry, mettendosi tra Draco e Neville, che alla Tana non c'erano mai stati.
"ah si vi conosco! tu sei Neville, il tipo dell'erba" iniziò a parlare George indicando prima Neville, poi puntò il dito verso Draco.
"e tu il furetto! che bello essere tutti qui, lei è Angelina, la mia ragazza!" finì di parlare, e così i due amici si presentarono alla fidanzata di George, che li accolse sorridendo.
"ma manca qualcuno, no?" chiese il rosso, guardandosi intorno.
Draco sperava di non dover esser lui a parlare di quella mancanza.
"no! nessuno! ora venite, voi due dormirete nella stanza di mamma e papà!" disse Ginny, prendendo sotto braccio i due e portandoli dentro la Tana, lasciandosi il gruppo alle spalle.
Il ragazzo sospirò, pensando ancora a quanto tempo ci sarebbe voluto prima che la ragazza tornasse in Inghilterra, prima che tornasse da lui.

A ora di cena, Neville e Ginny avevano preparato di tutto e di più per "celebrare" l'arrivo del fratello e la sua fidanzata.
Al posto di cenare dentro casa, tutti si stavano dando da fare per preparare una bella tavolata fuori in giardino.
"a tavola!" urlò Ginny, e tutti andarono a cenare.
"ti giuro, per un secondo sei sembrata nostra madre..." parlò Ron, facendo ridere i commensali.
"si, ed è raccapricciante, voglio che tu lo sappia" continuò a parlare George ridendo, mentre insieme gustavano le cosce di pollo, soprattutto Ron.
Dopo cena, i due fratelli Weasley entrarono in casa, e quando tornarono Draco notò che con sé avevano vare bottiglie di vetro, e tra tutte riconobbe del Weasky Incendiario Odgen Stravecchio, di buona qualità e altre bevande alcoliche.
"un regalino per questo sabato sera!" disse George, prendendo i bicchieri di tutti e iniziando a versare del Rum di Ribes Rosso.
"dove l'hai trovata questa?" chiese Harry, prendendo una bottiglia di AcquaAllegra, bevanda estremamente difficile da trovare in Europa.
"amici di amici...sai, ai Tiri Vispi c'è sempre gente nuova" rispose il rosso, passando a ognuno il proprio bicchiere.
"be'...a cosa brindiamo?" chiese Neville.
"ai nostri genitori che ci hanno lasciato casa, mi sembra la scelta più ovvia" rispose Ginny ridendo, e tutti accolsero bene l'offerta. Portarono in alto i bicchieri, facendoli tintinnare e insieme urlarono "a Molly e Arthur", poi ognuno mandò giù un po' del contenuto del suo bicchiere.
Dopo varie chiacchiere e risate, finalmente Harry fece la domanda alla risposta che tutti volevano sapere in quei giorni.
"perché torni più tardi da lavoro?" chiese, rivolto a Ron.
"che c'è, hai paura che ti tradisca?" rispose il rosso, ridendo e provocando una risata generale.
"dai, seriamente, torni sempre tardi!" disse sta volta Draco.
Ron sbuffò, poi poggiò il secondo bicchiere di AcquaAllegra sul tavolo. Reggeva veramente bene l'alcol, pensò Draco, rendendosi conto di averlo visto bere parecchie volte, ma rimanendo sempre molto lucido.
"a lavoro c'è una ragazza...si chiama Mary, è un po' più piccola di me ed era Tassorosso a scuola, non so è molto simpatica e allora dopo il lavoro passiamo qualche ora insieme" disse Ron tutto in un fiato, alzando poi le spalle e tornando infine a bere.
"ma è fantastico Ron, voglio conoscerla!" gli disse la sorella, scrollandogli il braccio, e al ragazzo per poco non andò di traverso quello che stava bevendo.
"assolutamente no! ci conosciamo appena!" rispose Ron tossendo.
"potresti invitarla qui, non è un uscita ufficiale...vuoi solo presentarle i tuoi amici d'altronde!" disse Harry, incoraggiando l'amico, che non rispose, probabilmente pensando all'offerta.
"ok ragazzi, ora che abbiamo parlato della nuova cotta di Ron ho bisogno di chiedervi un aiuto" disse Draco, che stava pensando di cercare lavoro, ma non avendone mai avuto bisogno non sapeva nemmeno da dove iniziare.
"sto cercando un lavoro per agosto e settembre...e magari anche dopo le lezioni questo autunno" chiese il biondo, cercando di essere più serio che poteva, anche se con i suoi amici era impossibile. Infatti poco dopo Neville, ormai ubriaco, cadde dalla sedia, provocando una grande risata e Harry lo aiutò a rialzarsi, poi lo accompagnò dentro casa cosicché potesse riposarsi.
Quando tutti smisero di ridere, tornarono ad essere seri, e pensarono a qualcosa per Draco.
"potresti venire da me...mi servirebbe una mano in negozio" disse d'un tratto George, spiazzando tutti. Infatti i due non erano amici, per lo più conoscenti, e Draco non si sarebbe mai aspettato di ridere un'offerta di lavoro da lui.
Lavorare in un negozio di scherzi? perché no, poteva essere divertente.
"io aprirò di nuovo il negozio esattamente il primo di Agosto, se ti va, il posto c'è" continuò a parlare, ma Draco era già convinto.
"accetto il lavoro!" disse eccitato, e lui è George si alzarono, stringendosi la mano.
"allora brindiamo!" disse Angelina, riempiendo di nuovo i bicchieri di Rum.
Fecero un altro cin-cin, poi finalmente decisero di sistemare tutto e andare a dormire.

Hermione, stanca della giornata a fare avanti e indietro per una delle vie di Townsville, dove le era stato detto che avevano avvistato i suoi genitori, si buttò sul letto stanca.
Ormai erano due settimane che era partita per l'Australia, facendo avanti e indietro per la città a chiedere dei suoi genitori. Purtroppo, l'unica foto che le era rimasta, non bastava per far sì che le persone riconoscessero i suoi genitori, perciò doveva affidarsi ai suoi ricordi, ma nessuno sembrava capire di chi la ragazza stesse parlando.
Delle lacrime iniziarono a scendere sulle sue guance, il pensiero che avesse intrapreso un viaggio a vuoto le logorava l'anima.
Per questo viaggio aveva perso il ragazzo che amava, la sua fiducia, e probabilmente il suo amore. E il fatto che non fosse ancora riuscita a trovare i suoi genitori, era motivo in più per disperarsi. Teneva che aveva perso Draco per niente, e questo non era giusto. Non poteva essere giusto.
Ricordò l'ultima volta che lo vide, davanti l'Hogwarts express. Le lasciò un bacio sulla fronte dopo che la ragazza, finalmente dopo mesi, le rivelò i suoi veri sentimenti. Non sapeva bene del perché avesse scelto proprio quel momento per farlo.
Forse, così facendo, al suo ritorno il ragazzo sarebbe stato più clemente, pensò. Oppure l'avrebbe odiata ancora di più, il pensiero fece crollare la ragazza, e così da due semplice lacrime, Hermione iniziò a piangere a dirotto, e anche se sapeva che piangersi addosso non serviva a niente, non aveva intenzione di smettere.

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