9| Il primo appuntamento🟠

403 8 0
                                    

"stai benissimo così" disse Ginevra guardando Hermione, la ragazza indossava un semplice abito nero, era aderente sul corpo e questa la faceva sentire un po' a disagio, ma era il primo appuntamento ufficiale con Draco e voleva essere al massimo.
"grazie Ginny, mi trucchi?" chiese Hermione alla migliore amica, visto che lei non era molto afferrata in queste cose.
Così si lasciò truccare, iniziando a pensare a cosa sarebbe successo quella sera. Sarebbero andati a cena a "La Rinascita", l'unico ristorante che aveva aperto da dopo la guerra, infatti Draco aveva già prenotato per far sì che trovassero un posto.
"gli dirai del viaggio?" chiese Ginevra, mentre continuava a truccare Hermione.
"non lo so... non vorrei rovinare tutto proprio stasera" disse la mora dispiaciuta, ed era vero, ma allo stesso tempo sapeva che non aveva tanto altro tempo per dirglielo. Mancavano solo due mesi alla fine della scuola, e non aveva tempo da perdere.
"pensi che stasera...beh sai" disse Ginevra spostandosi e guardandola con faccia maliziosa.
"Ginny!" Hermione prese un giornale dalla scrivania sbattendoglielo addosso, non facendole male e provocandone la risata.
"sono quattro mesi che state insieme! quanto altro tempo dovrà aspettare!" chiese la rossa.
Effettivamente non ci aveva pensato, dopo la cena cosa avrebbero fatto? era effettivamente pronta per un passo così grande?
Non era la sua prima volta, ma era la prima volta con Draco e voleva che tutto fosse perfetto.
Hermione alzò le spalle.
"Ci penserò" rispose Hermione alla domanda iniziale di Ginevra, che stava finendo di metterle il rossetto e nel frattempo sghignazzava.
"wow! grazie, mi piace molto!" esultò Hermione guardandosi allo specchio, non si sentiva nemmeno lei anche se l'amica l'aveva truccata leggermente.
Poi si alzò e si mise un paio di tacchi neri, che la slanciarono e poco dopo iniziò a prepararsi una borsetta, visto che tra non molto sarebbe dovuta uscire.
"senti so che sono cose private...ma tu e Ron per caso-"
"si" l'interruppe Hermione, visto che sapeva dove voleva andare a parare l'amica.
Si girò verso di lei e la vide con una faccia sconvolta.
"che c'è?" chiese la mora ridendo, mentre infilava la bacchetta nella borsetta e la mise a tracolla su una sola spalla.
"è che...eravate piccoli!"
Hermione sbuffò continuando a ridere, per poi guardarla un'ultima volta prima di uscire.
"dimmi in bocca al lupo"
"non ne hai bisogno, ora vai o farai tardi!" rispose Ginny, così Hermione si chiuse la porta dietro le spalle e con molta difficoltà, visti i tacchi, scese le scale per arrivare alla Sala Comune, dove fortunatamente non incontrò nessuno. Non era decisamente suo solito vestirsi in quel modo, e se ne sarebbe vergognata tantissimo se l'avessero vista in molti. Dopo qualche minuto e dopo essere inciampata due volte, arrivò al cancello di Hogwarts, dove Draco già l'aspettava.

"sei bellissima" disse lui a voce alta, mentre lei si stava avvicinando.
"anche tu" rispose Hermione, infatti era così.
Come sempre il fidanzato era in giacca e cravatta, e come sempre era bellissimo. Non una piega, non un capello fuori posto. Era semplicemente fantastico.
Dopo essersi scambiati un veloce bacio a stampo, i due, usciti da Hogwarts, si smaterializzarono direttamente davanti al ristorante.
Draco aprì la porta de La Rinascita, facendo entrare prima la fidanzata, poi lui la seguì.
"Ho un tavolo a Malfoy" disse Draco al cameriere, che li guardò incuriosito.
Hermione per un attimo si guardò il vestito, forse era macchiato? Aveva qualcosa in faccia?
Poi, arrivati al loro tavolo i due finalmente presero posto.

"è il nostro primo appuntamento, non è magnifico?" esultò Draco, stringendo la mano di Hermione sopra al tavolo.
Era super emozionato, finalmente potevano farsi vedere in pubblico, finalmente potevano vivere la loro relazione.
"si lo è!" rispose la ragazza sorridendo, anche se Draco la vide strana.
Forse era solo ancora scossa per il giorno prima, così continuarono a mangiare.
"Harry come sta?" chiese Draco, che da quando era tornato non aveva avuto un momento per poter parlare con l'amico.
"sta bene, le sedute stanno facendo il loro lavoro...quel dottor Taylor è più bravo di quanto mi aspettassi. Harry sta tirando fuori tutto, Ron mi ha raccontato che l'ha sentito singhiozzare tutta la notte e oggi non si è fatto vedere..." Hermione sospirò.
"non dovrei esserne felice, perché sta soffrendo, ma almeno si sta sfogando e va bene così" continuò poi, addentando un pezzo di carne.
"Harry è una grande persona, un'eroe. Ma anche gli eroi hanno bisogno di riposo ogni tanto, no?"
Hermione annuì sorridendogli, e Draco continuò a mangiare.
Continuarono a parlare del più e del meno, e giurarono di essersi sentito osservati per tutta la durata della cena, Malfoy non si sarebbe meravigliato se il giorno dopo avesse visto una sua foto sulla Gazzetta del Profeta, e infatti ne stava parlando con Hermione proprio mentre tornavano ad Hogwarts.
"Dici che dovremmo fare qualcosa a riguardo?" chiese Hermione, leggermente turbata.
"Per la Powell?"
"no" Draco sospirò, ed Hermione lo guardò contrariata.
"manca poco alla fine della scuola, sono certo che poi smetterà di starci tra i piedi. Lasciamola divertite!" disse, accorgendosi che erano arrivati al cancello.
Hermione prese il braccio del fidanzato e guardò l'orologio sul suo polso.
"È presto" ammise, ma dove voleva arrivare?
"andiamo nel nostro posto e...non so stiamo un po' insieme? non ho sonno" continuò a parlare, così Draco annuì con il capo e si lasciò trasportare dalla ragazza.
Che intenzioni aveva?
Arrivarono davanti alla stanza delle necessità, e vi entrarono ma Draco si accorse che era diversa dal solito.
C'era sempre il camino con il fuoco, ma la luce era molto più soffusa e i due divani erano diversi. Non era più di quel verde chiaro, ora erano di un rosso scarlatto ed erano grandi almeno il doppio. Gli ricordavano esattamente quelli che c'erano alla festa di Capodanno, dove lui è la neo-fidanzata avevano dormito abbracciati.
Sopra di esso c'erano delle coperte, e proprio tra i divani e il camino c'era un tavolino con sopra una bottiglia e due calici. Aveva già visto quella bottiglia con il tappo di sughero, era vino: una bevanda alcolica babbana. Era tra le cose che Hermione era riuscita a far entrare alla festa di Capodanno oltre il Punch.
Forse Draco aveva capito dove Hermione andava a parare, ma era davvero pronto?
Infondo lei non gli aveva ancora detto di amarlo, e non era sicuro che lei l'avesse già fatto.
Il biondo si tolse la giacca, mettendola sull'appendi panni proprio vicino all'entrata.
Hermione prese Draco per la mano e lo fece sedere su un divano, mentre lei si mise a terra e versò il vino nei calici.
"Hermione Granger...da quando sei diventata così adulta?" chiese il biondo, mentre lei gli passava un calice pieno. Hermione rise, poi si sedette vicino a lui con il bicchiere di vino in mano, sorridendogli.
"ai nostri quattro mesi?" disse lei, portando avanti la mano con il calice.
Il biondo fece lo stesso, facendo incontrare i bicchieri.
"ai nostro quattro mesi" poi mandò giù un sorso di quel vino rosso.

"è così rossa la vostra sala comune?" chiese Draco sghignazzando, ed Hermione rise, poi poggiò il vino sul tavolino e si alzò, andando verso la sua borsetta.
Draco la guardò da testa a piedi, la ragazza quella sera era sensuale come non mai, ma non sarebbe caduto in tentazione.
Il loro amore era più forte di qualsiasi impulso umano, e poi voleva che fosse lei a scegliere il momento giusto per farlo.
Lui, per quanto innamorato, non si chiedeva nemmeno quanto avrebbe aspettato, gli importava soltanto che lei stesse bene.
Hermione tornò con la bacchetta tra le mani, e puntandola verso il fuoco ormai fiacco lo fece rinsavire. Poi, posando la bacchetta sul divano accanto, proprio vicino alla borsetta, guardò Draco dritto negli occhi.
cerca di stare calmo...cerca di stare calmo
Continuava a ripetersi il biondo, mettendo giù il bicchiere timoroso che gli sarebbe cascato per il tremolio delle sue mani.
Hermione si avvicinò pericolosamente al ragazzo, per poi mettersi a cavalcioni su di lui lasciandolo col fiato mozzato.
Era incredibile, non si sarebbe mai aspettato di vederla prendere in mano la situazione così velocemente. Nonostante cercava di pensare il contrario, il ragazzo era quasi convinto di sapere come sarebbe finita la serata.
Hermione prese tra le mani la sua cravatta e lo avvicinò a sé, facendo incontrare le loro labbra mentre l'altra mano era appoggiata al suo petto per sostenersi.
Era un bacio pieno di foga, le mani di Draco nel frattempo avevano iniziato a percorrere la schiena della ragazza, cercando sempre di non andare oltre.
calmati Draco...calmati o se ne accorgerà...
Continuava a pensare, preoccupato che la fidanzata si accorgesse della sua agitazione.

La ragazza, mentre i due continuavano a baciarsi con molta foga, iniziò a sbottonare la camicia di lui, ma la bloccò.
I due così si staccarono, e lei lo guardò negli occhi stranita.
"è tutto ok?" disse, sedendosi sulle sue gambe.
"forse è troppo presto...sto correndo troppo" continuò a parlare preoccupata.
"no è che io... tu l'hai già fatto, giusto?"
Hermione lo guardò torva.
"certo Draco" rispose seccamente, come se fosse ovvio.
Allora il ragazzo non aspettò un momento di più. Ormai la sua eccitazione era nota, così prese Hermione per la vita e la spinse nuovamente verso di lui, facendo incontrare nuovamente le loro bocche.
La ragazza tornò a sbottonargli la camicia e a togliergli la cravatta, che poi volarono via in un angolo della stanza. Nel frattempo lui aveva trovato la zip del vestito, e lentamente la faceva scendere.
Decide di capovolgere la situazione, prese Hermione in braccio e la fece sdraiare sul divano a pancia in sù, mentre lentamente le faceva sfilare il vestito e le baciava ogni angolo di pelle visibile, finché la ragazza non rimase in lingerié.
Draco si soffermò a guardarla, era semplicemente perfetta. Ogni volta che lui la sfiorava, la ragazza sussultava.
Hermione allungò le mani verso i pantaloni del ragazzo, sbottonandoglieli e fecero sparire anche quelli.
Dopo poco anche il resto degli indumenti che gli erano rimasti addosso fecero la stessa fine, e i due si strinsero in un intimo abbraccio e le lingue si incontravano l'una nella bocca dell'altro.

Dopo non molto, nella stanza ormai si sentivano solo dei dolci gemiti di due ragazzi follemente innamorati.

Un nuovo inizio 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora