16| Da Söderberg&Son

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Mancava un giorno ai compleanni di Neville e Harry, e in quel momento Draco, Ron e la sua nuovissima ragazza Mary erano in giro per Diagion Alley per fargli il regalo. Tra non molto sarebbe arrivata anche Ginevra.
Draco guardava i due neo fidanzati, erano bellissimi insieme e nella fase Luna di Miele. Camminavano mano nella mano, si abbracciavano e baciavano non appena ne avevano l'occasione, ed erano eccessivamente sdolcinati.
Ora Draco era intento a guardare la vetrina del Ghirigoro, forse poteva regalare un libro a Neville, ma non era troppo scontato? dal riflesso della vetrina vide i suoi due amici intenti a sbaciucchiarsi proprio in mezzo alla via.
"Hey voi due! non siete un bello spettacolo!" gli urlò girandosi, e i due scoppiarono a ridere, il che fece ridere anche lui.
"cosa pensi di regalargli?" chiese Ron, stringendo per la vita Mary che non smetteva mai di sorridere, a volte Draco si chiedeva se per caso le facesse male il viso a forza di sorridere sempre.
"non saprei..." rispose Draco guardandosi intorno, puntando gli occhi su tutte le vetrine.
"hey ragazzi!" si girarono in contemporanea e a salutarli c'era Ginny, che corse verso di loro.
Abbracciò prima Draco, poi il fratello e infine Mary.
"avete trovato qualcosa?" chiese, mentre decisero di continuare la loro passeggiata.
"no niente, tu?"
"niente!" rispose accigliata, ma d'altronde la giornata era appena iniziata.

Qualche ora più tardi, dopo aver trovato i perfetti regali per i loro migliori amici, il gruppetto sedeva in un pub aperto dopo la guerra: "Söderberg & Son", come il nome suggeriva, era gestito da un omino molto basso svedese e suo figlio, di un altezza normale e probabilmente della stessa età dei ragazzi.
Il giovane aveva i capelli castani e tondi occhi verdi, la pelle chiarissima lo faceva quasi sembrare un fantasma.
"è carino..." disse Ginevra guardandolo.
"sei praticamente sposata!" la riprese Draco, dandole una botta sul braccio e facendo ridere Ron e Mary.
Si misero a sedere ad un tavolo rotondo in legno, e guardandosi intorno Draco si accorse che ai muri erano appesi molti poster in movimento di squadre di quidditch, principalmente quella svedese e quella bulgara.
"oddio" disse Ron, passandosi la mano sul viso e indicando un poster non molto lontano da loro: Raffigurava Viktor Krum in sella alla sua Firebolt, ed era persino firmato. Ginny scoppiò a ridere, ricordando quando Hermione e Krum stavano insieme e Ron non ne era affatto contento. Draco decise che non aveva nessuna voglia di pensare agli ex ragazzi della sua ex fidanzata, soprattutto non aveva nessuna voglia di pensare a Hermione in quel momento.
La ragazza aveva promesso che per il compleanno dei suoi migliori sarebbe tornata, ma era il 29 Luglio e ancora non si era fatta vedere, suscitando molta rabbia in Draco. Capiva benissimo che era per qualcosa di più grande, ma da quando era partita la ragazza aveva già infranto le promesse fatte. Non aveva mai chiamato Ginny, ne aveva dato notizie di sé tramite posta, nemmeno una schifo di lettera! Era davvero furioso, sperava che almeno avesse chiamato la sua migliore amica, per farle sapere come stava e come proseguivano le ricerche.
Un mese di silenzio, ecco cosa stava passando Draco, e sentiva il cuore farsi sempre più piccolo, tanto che temeva di aver addirittura smesso di amarla tanta la rabbia che nutriva.

"ciao ragazzi! volete ordinare qualcosa?" il gruppo era così impegnato a ridere e prendere ancora in giro Ginny, che non si erano accorti che il ragazzo si era avvicinato al loro tavolo.
"si grazie, quattro burrobirre" disse Ginny, che aveva praticamente gli occhi a cuoricino.
Il ragazzo prese le ordinazioni su un blocchetto con quella che Draco riconobbe una penna babbana. Poi sollevò lo sguardo una volta, si girò e dopo un secondo tornò indietro, guardando Ron con faccia stupita.
"ma tu sei Ron Weasley! giusto?" chiese a bocca aperta.
Il rosso sorrise e annuì imbarazzato.
"è un onore averti qui! piacere, Armin Söderberg!" disse emozionato, porgendo la mano, che Ronald strinse contento.
"il piacere è mio, Armin. Ti presento i miei amici e la mia ragazza"
Così fece, presentandogli per prima Mary, imbarazzata anche lei. Forse non si immaginava che mettendosi con Ron, prima o poi sarebbe successa una cosa simile. E non era ancora mai uscita a Diagon Alley o altri posti simili con Harry o Hermione, quando il trio era insieme ad Hogsmeade, almeno una volta qualcuno li fermava per dirgli qualcosa.
Dopo essersi presentato a Mary, il ragazzo girò lo sguardo, incontrando quello di Ginny e Draco, e sorrise nuovamente emozionato.
Si presentarono, poi finalmente andò a prendere le loro burrobirre, e guardandosi negli occhi, il gruppo scoppiò a ridere.
"però sembra simpatico dai!" disse Ron, guardandolo da lontano.
"si, molto" rispose Ginevra, guardandolo anche lei con occhi sognanti, ricevendo un'altra pacca dal migliore amico accanto a lei, procurandone di seguito una risata.
"forse dovremmo chiedergli di unirsi a noi" disse Mary gentilmente, come era fatta lei.
Draco l'aveva conosciuta meglio ultimamente, e si era reso conto di quanto fosse incredibile quella ragazza: era dolce e premurosa, gentile e forse un po' troppo servizievole a volte. L'unico difetto che lui e Ginny erano riusciti a trovarle, era che a volte faceva domande inopportune ma giustificate dalla sua innocenza. Era capitato di sentirle chiedere a Harry domande assurde sulla cicatrice, sugli Horcrux e addirittura su Voldemort, mettendolo a disagio, ma il ragazzo rispondeva sempre molto gentilmente.
Alcune volte faceva strane domande a Neville sulla sua materia di studio, come "secondo te ci sono delle piante in grado di farmi volare? o magari dei fiori che mi rendano altissima!".
Era piuttosto divertente sentirla parlare, e vedere Ron dietro di lei che si metteva una mano sulla fronte ogni volta che faceva un quesito. Anche se sapeva essere inopportuna, tutto il gruppo adorava la sua ingenuità, e perciò non si erano mai arrabbiati, piuttosto erano divertiti. Oltretutto la ragazza aveva un vero e proprio senso della giustizia, perciò Draco credeva che sarebbe andata super d'accordo con Hermione.
"perché no?" disse Ron, alzando le spalle.
Quando le burrobirre tornarono, Mary chiese ad Armin se si volesse aggiungere al gruppo, così dopo aver detto al padre che si prendeva una pausa, e dopo aver preso la sua burrobirra, fu lieto di sedersi accanto a loro.

"non sei inglese, vero?" chiese Draco, sentendo il suo strano accento e riconoscendo che i suoi lineamenti molto marcati non erano sicuramente britannici.
"Sono svedese, nonostante abbia studiato per tanti anni la vostra lingua, il mio accento non riesco a mandarlo via" disse alzando le spalle, per poi buttar giù un sorso della sua burrobirra.
"come mai qui a Diagon Alley?" chiese questa volta Mary.
"Dopo la guerra io e i miei genitori abbiamo deciso di venire qui per dare una mano, e col tempo abbiamo deciso di aprire questo pub"
"che bella cosa!" rispose Mary eccitata, ricevendo in cambio un sorriso smagliante di Armin.
"oltretutto qualche giorno a settimana lavoro al Serraglio Stregato"
Il ragazzo sembrava davvero uno a posto, da quello che raccontava aveva iniziato a vivere da solo e possedeva due Kneazle. Amava la natura e in particolar modo tutte le creature viventi, magiche e non.
Andrebbe benissimo d'accordo con Neville ed Hermione, pensò Draco.

"ecco a lei il suo resto, torni a trovarci!"
"lo farò! buona giornata!"
Draco si girò di scatto, l'aveva sentita, era lei. Poteva essere solo lei. Guardò verso la porta, iniziando ad alzarsi.
"Draco? tutto bene?" Ma il ragazzo non la sentì nemmeno la migliore amica che cercava di fermarlo, era già diretto verso il portone del pub, dove aveva appena visto una chioma mora sparire.
Uscì di corsa dal locale, guardandosi intorno, ma non vide nessuno.
Era per forza lei, quella era la sua voce...e sicuramente quelli erano i suoi capelli, Draco l'avrebbe riconosciuta tra mille!
Sentì qualcuno posargli una mano sulla spalla, girandosi vide Ginny.
"tu l'hai vista, vero?" chiese il ragazzo sussurrando, sperò col cuore che non l'avesse solo immaginata.
Ginny sospirò e guardò verso il basso, prendendogli la mano e stringendola, ma non rispose.
No. Non l'aveva vista. Forse aveva davvero immaginato tutto quanto.
Eppure la voce era quella di Hermione, era così sicuro che fosse la sua.
Non sapeva se sperare che fosse tornata, o ancora no. Perché tornare e non dire niente ai suoi amici, perché non dire niente a lui?
Forse, davanti all'Hogwarts Express, lei aveva davvero mentito riguardo il suo amore per lui?

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