19| Vecchi Ricordi

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Per Hermione, era arrivato il giorno di tornare dai suoi amici. Era il tre di Agosto, e Ginny le aveva comunicato che l'indomani Neville sarebbe tornato a casa, perciò aveva deciso di tornare per salutarlo prima che partisse per la Finlandia.
Erano le otto del mattino, preparò i bagagli, era ora di andare alla Tana.
Uscì dal Paiolo Magico con tutte le sue cose poi, meno di un minuto dopo, si smaterializzò.

Aprì gli occhi, e proprio davanti a sé rivide quella casa che tanto le era mancata, e gli corse incontro, sperando di trovare i suoi amici già svegli.
Suonò il campanello, le mani tremavano, sperando di non ritrovarsi davanti proprio Draco. Era consapevole che, ovviamente, l'avrebbe rivisto, ma in realtà non era riuscita a decidere un modo per approcciarsi a lui dopo tanto tempo.
Dopo svariati minuti, alla porta venne ad aprire una testa rossa:Ron, con tutti i capelli disordinati e gli occhi ancora gonfi dal sonno e semichiusi.
Appena la vide, spalancò gli occhi e fece un gran sorriso.
"Hermione!" disse eccitato, e poi lei gli saltò in braccio, entrambi emozionati.
"che bello vederti!" continuò a parlare, una volta che i due si staccarono e fece entrare Hermione in casa.
"chi è?" sentì la voce di Molly arrivare da un'altra stanza, poi dei passi pesanti e finalmente si mostrò anche lei.
"mia cara! che bello averti qui!" disse la donna, andandole incontro.
"che bello vederti, Molly!" le due si abbracciarono, ed Hermione fu davvero felice di esser tornata.
"gli altri?" chiese, quando lei e Ron rimasero soli.
"Ginny e Harry stanno per scendere, Neville e Mary dormono ancora e Draco sta a lavoro"
"c'è Mary?" chiese la ragazza emozionata, finalmente poteva conoscerla.
"si, oggi il ristorante è chiuso e allora è venuta a dormire qui" disse lui sorridendo come un ebete, procurandosi un pugnetto affettuoso da Hermione.
"ho per caso sentito il mio nome?" li interruppe una voce ancora assonnata, e dietro di loro comparve una piccola ragazza bionda sorridente.
"Mary, guarda chi è arrivata!" disse Ron eccitato, facendo largo alle due ragazze.
"è bello rivederti dopo tanti anni" disse Mary, e le due iniziarono a ricordare quando insieme sostenevano il C.R.E.P.A..
"venite, c'è la colazione in tavola!" urlò Molly dalla cucina, e così i tre la raggiunsero.
Hermione iniziò a raccontare ogni particolare del suo viaggio, descrivendo il luogo e le persone che aveva incontrato, l'emozione nel trovare i suoi e la gioia di tornare a casa sua a Londra.
Mentre mangiava le sue fette biscottate, sentì dei passi arrivare dalle scale.
Non fece in tempo a girarsi, che Ginny le era saltata addosso e la stava stritolando.
"mi sei mancata, non andare mai più via per favore" disse la rossa all'orecchio dell'amica.
"te lo prometto" sussurrò Hermione stringendola. Quando si staccarono, vide che anche Neville ed Harry erano lì pronti a salutarla. Si avvicinò, abbracciandoli entrambi.
Era così felice quella mattina, che per un bel po' di ore si scordò di Draco.

"cosa farai quando lo vedrai?" chiese Ginny, mentre Hermione sistemava le sue cose. Visto che era arrivata anche lei, Harry si era spostato nella vecchia camera dei gemelli, dove già dormiva Draco, ed Hermione avrebbe dormito in camera con Ginny.
"ancora non lo so...non credo lui abbia voglia di vedermi, in realtà" disse la mora sconfortata.
"è così" rispose Ginny, alzando le spalle e sedendosi sul suo letto.
"ma ancora non lo sa che sbaglia"

"quindi? prenderai Ginny a lavorare?" chiese Draco a George, mentre sistemava alcuni scherzi lasciati in giro.
"penso di sì, o quella mi romperà per tutta la vita" rispose il rosso, e i due sghignazzarono.
Draco guardò l'orologio, il suo turno finiva a minuti, perciò sistemò le ultime cose.
"a domani" disse Draco, salutando l'amico e datore di lavoro.
George fece un cenno con la mano, poi il biondo uscì dai Tiri Vispi, smaterializzandosi poco dopo davanti alla Tana.
Quando si ritrovò intento ad aprire, una strana sensazione lo avvolse, sentiva che stava per succedere qualcosa di sgradevole, ma cosa?
Aprì la porta, e ritrovò solo Molly che sistemava.
"ciao caro, di là c'è il pranzo!" disse la signora Weasley sorridendo, così Draco seguì le indicazioni, andando in cucina e trovando un buon piatto di pasta già servito, pronto ad essere gustato.
Mentre mangiava, si chiese dove fossero tutti i suoi amici.
Non fece in tempo a pensarlo, che sentì dei passi davanti a lui, quando alzò lo sguardo trovò Ginny, inquieta.
"ciao" disse il biondo, mandando giù un sorso d'acqua.
"ciao, com'è andata a lavoro?" chiese lei, sedendosi davanti a lui, sempre con quell'aria strana.
"bene" rispose lui, quando vide la rossa dinanzi a lui iniziare a sfregarsi le mani, sembrava agitata.
"che hai?" chiese, posando la forchetta sul piatto.
Ginny prima non lo guardò negli occhi, sospirando, e Draco parve quasi capire.
"lei è..." iniziò a parlare, ma non gli serviva sentire altro. Lo stomaco si chiuse, ora sembrava addirittura nauseato.
Non rispose, si alzò e sistemò tutto, dandole le spalle.
Hermione era a casa, era tornata davvero, ed era probabilmente a pochi metri da lui. E sinceramente, l'unica cosa che voleva fare, era sparire. Non era certamente pronto a vederla, no, non lo era affatto.
"dì qualcosa" sussurrò Ginevra pregante.
"buon per lei" disse lui, girandosi e andando verso la sua camera, che trovò occupata da Harry sdraiato su un letto, intento a leggere un libro.
Sbatté la porta alle sue spalle, e così il moro si accorse della sua presenza.
"vedo che hai saputo" disse, chiudendo il libro.
Draco si sdraiò, non aveva intenzione di parlare, ma solo di riposare un po'. Quella sera avrebbero tenuto una cena per salutare Neville, quindi sarebbe stato obbligato a vederla.
Fino al suo risveglio, non voleva pensare a nulla.

Purtroppo si svegliò prima di quanto avesse voluto, e deciso si andò a fare una doccia calda.
Quando si era svegliato, Harry non era lì, e in casa c'era un gran baccano. Senza farsi vedere era corso in bagno, e ora le gocce d'acqua calda scendevano sul suo corpo, mentre con la mente pensava a cosa sarebbe successo quando avrebbe incontrato di nuovo i suoi occhi.
I suoi occhi, i suoi bellissimi occhi nocciola che gli erano mancati così tanto.
Non sapeva nemmeno più cosa provava in quel momento. Lei gli mancava, ma era ancora troppo arrabbiato.

Si infilò la camicia, che poi abbottonò.
"pronto?" disse Harry alle sue spalle, mentre Draco finiva di prepararsi.
"per andare giù o per rivederla?" chiese, sistemandosi il colletto.
"entrambi" e il biondo guardò il moro negli occhi, preoccupato.
"si, e no" rispose, per poi lasciarsi alle spalle l'amico e uscire dalla camera. Era arrivata l'ora di rivederla.
Scese verso il salone, seguito da Harry.
Riconobbe subito quella chioma castana. I suoi capelli raccolti in una treccia, e il suo corpo e le sue forme nascosti da un vestito viola che però le risaltava le lunghe gambe.
Parlava con Mary e Ginny, e anche se non la vedeva in viso, capì che stava ridendo.
Si schiarì la gola, e così tutto il gruppo si girò verso di lui e Harry, perciò finalmente rivide il suo dolce viso. Era leggermente abbronzata e le lentiggini sul suo naso si erano fatte più presenti rispetto a l'inverno, sul braccio scoperto intravide una lunga cicatrice, e con i brividi percorrergli la schiena ricordò la notte in cui si procurò quel segno indelebile.
Lei era lì, stesa a terra tra il sangue, inerme. E lui la guardava, non potendo fare niente per salvarla. Bellatrix la guardava e rideva, rideva come se stesse guardando la cosa più comica del mondo. Lui ancora non lo sapeva, ma la giovane stesa a terra era la donna che di lì a pochi mesi avrebbe amato infinitamente.
Distolse il pensiero a quella notte, continuando a guardarla. Era dimagrita, ma ciò non sminuiva la sua infinita bellezza. Draco sospirò, cercando di accennare un sorriso e guardando i suoi amici intorno a loro che non avevano più proferito parola da quando era arrivato.
"ciao" disse lei, a voce bassa.
Draco rispose con un cenno con la testa, poi guardò verso Neville.
"dai ragazzi! festeggiamo!" disse, prendendo Neville sottobraccio e uscendo insieme ai ragazzi dalla Tana, lasciandosi alle spalle la donna che amava.

Un nuovo inizio 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora