Armin chiuse il libro di scatto e allargò gli occhi. Quelle iridi color oceano riuscirono a riflettere anche la poca luce presente nella biblioteca, quasi a volersene appropriare.
"c-che ci fai qui?" chiese con voce leggermente rotta dalla preoccupazione. Si guardò prima a destra e poi a sinistra, non c'era nessun altro in quel corridoio, nessuno che potesse vederli o sgridarli perché stessero parlando.
"avevo intravisto una chioma bionda entrare in biblioteca e non ho resistito dal seguirti" rispose con un'alzata di spalle l'altro. Si avvicinò con il viso a quello del biondo e sorrise guardando in basso il libro che Armin teneva ormai chiuso sulle gambe.
"che leggi?" chiese curioso indicando la copertina rovinata dal tempo e dalle varie mani dei diversi alunni che negli anni l'avevano aperta per sfogliarne il contenuto.
"n-non lo so"
"come fai a non saperlo?"
"qualcosa che riguarda dei giganti?" provò a ipotizzare il biondo, che in quell'istate aveva completamente dimenticato anche come si chiamasse.
"i giganti?"
"mmh forse..." sospirò e distolse l'attenzione dal ragazzo di fronte. Guardò lontano come a sfuggire dallo sguardo di chi si era seduto proprio in quello stesso angusto corridoio chiuso tra due librerie "...potrei essermi messo a leggere per avere una scusa per stare qui" concluse storcendo la bocca e sentendosi le guance andare a fuoco per la confessione appena svelata.
"e come mai avevi bisogno di stare chiuso qui?"
"fuggivo"
"da chi?"
"da delle voci maligne che cercano di farmi dubitare di me stesso"
"e ci sei riuscito?" dal tono che usava il ragazzo sembrava davvero curioso, non dava l'idea di prenderlo in giro o di non credergli, semplicemente sembrava voler sapere se fosse riuscito nel proprio intento.
Armin allargò appena gli occhi, quel poco che bastò per farli brillare ancora di più, li posò in quelli ancor più curiosi del ragazzo di fronte e poi annuì lentamente.
"sono appena sparite" rispose con un fil di voce. Accarezzò la copertina del libro, quasi a ringraziare quell'autore per averlo intrattenuto abbastanza per farsi trovare da quel ragazzo. Cercò con lo sguardo uno spazio tra due libri sullo scaffale appena sopra la sua testa e poi ripose il libro dalla copertina rovinata al suo posto prestabilito.
Si tirò su in piedi e guardò l'altro ragazzo. Inclinò la testa e gli porse la mano per aiutarlo ad alzarsi, quello la prese ed incrociò le dita, come se fosse un gesto naturale. Armin sorrise lasciando che le guance si gonfiassero appena per quel suo gesto, poi diede la schiena al ragazzo, ma senza mollare la mano.
Fece scorrere gli occhi rapidi su ogni singola costa di ogni singolo libro, come a volerli salutare, quei suoi fidati amici che gli avevano tenuto compagnia così spesso negli anni passati in quella scuola. Sapeva che quella sarebbe stata l'ultima volta che avrebbe percorso quei corridoi stretti tra alte librerie, perché di lì a qualche giorno avrebbe cambiato scuola, andando ad una prestigiosa, adatta al suo genio. Era contento di cambiare scuola, non si era mai legato ai suoi compagni di classe, né ai professori, era sempre rimasto sulle sue, gli dispiaceva solo dover lasciare quella singola grande stanza piena di libri.
"andiamo cercatore di emozioni, il tempo per noi è quasi giunto al termine" disse alludendo al fatto che la campanella, che segnava la fine della ricreazione, stesse per suonare, non sapeva che quelle sue parole si sarebbero rivelate più veritiere di quanto credesse.
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Attraverso la tua lettera
FanfictionEremin »»» due ragazzi con vite separate scopriranno di esser destinati ad amarsi #1 in ARLERT (20/09/20) L'immagine di copertine non è mia, i crediti vanno all'artista!!!