Vita

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Siamo il nulla rivestito di carne,
Futura cibaglia per spietate tarme.
Un soffio di vento ci fa da respiro
E noi lo barattiamo per qualche tiro.
Bombe, morti, razzi, scleri, spietati esperimenti :
È tutto quello che abbiamo per ritenerci intelligenti.
Fa tutto troppo schifo nei dintorni, meglio distrarsi
Meglio archiviare i pensieri che accigliarsi
Meglio restare stupidi e ignoranti,
Beati gli ingenui e i depensanti.

E sarebbe fin troppo bello piacersi,
Riscrivere la propria vita in versi
Invece giaciamo tra carogne di rapporti mesti,
Umani relazionamenti che a disintegrarsi sono lesti.
Terrestre emozioni spaventose e intoccabili,
Che ci rendono impauriti e troppo fragili.
Siamo vittime di una trama intrecciata e complessa
In cui l'anima nostra viene violentemente
sommessa.
Passiamo la vita a interrogarci su chi siano i protagonisti
Ma temiamo la risposta e da lei ci nascondiamo con visi tristi.
Il senso di tutto questo ci sfugge dalle mani,
Lo ricordiamo sognando e faticando con sforzi immani;
Non ha senso la vita, se una vita ha creato la parola stessa,
Non c'è comprensione, siamo fili intrecciati in una massa.
Non c'è un senso, solo un grande paradosso universale.
Solo un grande bisogno per tutti di sentirsi finalmente reale.

Che senso ha il volo di un'altalena se tanto si torna a terra ?
Perché sforzarsi di salire se poi tanto nessuno dal cielo ci afferra ?
Il picco più alto diventa nullo se si ha timore dell'attimo prossimo
Ma ci si spiega ancora oltre, per l'altezza si dà il massimo.
Così è un po' l'esistenza terrena
Sali proprio come in altalena
Con la paura di aver terrore
Di non poter provare amore,
Ma ci si spinge oltre a ogni disperato tentativo
Per raggiungere un piacere che sia riempitivo.

È tutto un casino, uno scarabocchio, una disorganizzata follia,
In un cui per far cambiare tutto basta uno sguardo fugace che vola via.

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