A me mi
Oggi ho scritto a me mi all'inizio di una frase, solo per sentir sfrigolare le mani dal fastidio, solo per pensarmi irrazionale. Che poi pensare d'essere irrazionale già più non è irrazionalità, ma programmata sconsideratezza. Considerata e intenzionale mancanza di piani, forse. Un unico piano forse, quello di bruciarli tutti per sentirmi finalmente libera da qualsiasi recinzione, senza l'imposizione di un terreno battuto. No, no,sono consapevolmente al sicuro in un recinto, a calpestar la strada camminata da altri e più mi diletto ad evitare le loro impronte, più mi scordo di lasciar per bene a terra le mie.
E mi impantano.E mi fumo l'inconscia ribellione verso i miei genitori, che loro tanto non lo sapranno mai, ma io qua sto dando sfogo a quello che vorrei dir loro, come li stessi punendo per aver fatto una figlia ch'è anche progenie dell'incomprensione. E vorrei parlare loro sì, ma è più facile bruciare ogni lettera tra il fumo di questa sigaretta, diradare nel cielo le ceneri di un discorso maturo, ma mai nato. Ingerire fumo per far dispetto a qualcuno che nemmeno lo verrà mai a sapere : maledetta adolescenza, vorrei poterti dare tutte le colpe d'ogni mia sregolatezza e insensatezza, ma davvero queste restano tali pur comprendendole?
"Ma non stai aspirando nemmeno."
E cedo la sigaretta, che di gettarmi davvero fumo nei polmoni proprio non ne ho voglia.
L'atto di ribellione è finito.

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Pensieri erranti
PuisiRaccolta di poesie, pensieri e voglia di esprimersi riversata su carta.