"Non toccarmi, basta, basta, basta". Il mio inconscio conosce la realtà, sto sognando, ma la mia mente resta sempre intrappolata nel mio solito incubo da mesi, non c'è via d'uscita dai sogni. Talvolta essi ricordano il dolore del passato, e nel mio caso, li rivivo a pieno ogni notte. Riesco a sentire l'odore della paura anche da essi. Vorrei svegliarmi ma non riesco, persino nei miei incubi il mio cervello ragiona come se fossi cosciente, a volte creano una voragine talmente ampia dentro di me che ho paura di restare intrappolata in uno di essi.
Mi ritrovo ad un certo punto seduta sul letto, con la fronte e il resto del mio corpo coperto da un lenzuolo di sudore. I miei occhi sono spalancati e osservano un punto imprecisato della mia stanza. Fisso la parete e finalmente realizzo che per fortuna sono sveglia, anche stavolta i demoni sono stati abbattuti e sono riuscita a scappare.
Sento il cuore battermi all'interno delle orecchie, come se al posto delle vene avessi delle montagne russe ripide e tortuose. Prendo immediatamente il cellulare e controllo l'ora. Sono le 4 del mattino e dubito che prenderò sonno.
Allungo i piedi sotto il piumone caldo e sento un peso familiare nel mio letto. É Lucy. La prendo in braccio lentamente e la poggio sul mio petto cullando il suo corpicino e accarezzandole il manto liscio come la seta, riesco a sentire la sua piccola codina scodinzolare e questo porta in me un senso di serenità momentanea.
Ricordo ancora il giorno in cui Christopher me la portò, doveva essere la nostra cagnolina, ma le cose tra noi già stavano svanendo piano piano fino a sgretolarsi del tutto. Come può una persona incrementare tanto odio?. Ricordo ancora le sue frasi di ostinazione sulla lotta per portamela via, ma sarebbe stato solo un suo capriccio, come al solito. La nostra relazione era tutta un capriccio.
Lucy é colei che ha portato la luce nella mia vita nel periodo più buio. L'unica a starmi affianco nelle nottate insonni, l'unica che ho trovato al mio fianco dopo che mi svegliavo dall'ennesima visita notturna con i miei demoni interiori. Grazie a lei ho capito di nuovo cosa significhi essere sereni, è uno dei motivi per cui rimasi aggrappata a questa vita finta che continuavo a ostentare per me stessa.
Se avevo una giornata storta mi bastava sentire il suo pelo caldo a contatto con il mio addome per tornare a respirare in maniera decente dall’apnea in cui annaspavo ogni santissimo giorno, come se fossi stata sotto mille metri di acqua e melma.
Sento che fuori piove, ho voglia di fumare una sigaretta in santa pace, so che non è la scelta più adeguata ma ho voglia di godermi la pioggia come si deve. Prendo l’accendino e ispiro il fumo lentamente, fino a sentirlo arrivare ai miei polmoni, colmandoli di pace. Penso a quanto le cose siano cambiare in me, nella mia vita. Mi chiedo Christopher se avrà il minimo senso di colpa per tutto ciò che ha fatto. Mi chiedo se Alyson si renderà conto di ciò che ha distrutto, mi chiedo se Harry, mio padre, si renda conto degli errori che ha commesso. Una vita ricca di malinconia cosa porta? Altra malinconia. Più ne hai, più essa ne richiede come il peggiore degli usurai.
I pensieri sono tanti e inizio a sentire un nodo alla gola, la testa mi gira e la nausea si fa strada dentro di me. Devo fare una doccia calda. Sento l’acqua bollente che mi accarezza la pelle, giocherello con i solchi delle mattonelle a mosaico che rivestono la parete interna della doccia, cercando di colmare quel vuoto che sento dento, e penso, che forse, manca qualcosa per rendere la mia sopravvivenza una vera esistenza, mi chiedo cosa sia, e pure la risposta era completamente costante a me.
Pollicino aveva già iniziato da mesi e mesi a lasciare le sue tracce ed io, troppo presa dal mio essere malinconico e strafottente ero troppo cieca per rendermene conto.
Perché la vita è così, due anime gemelle, quando sono destinate ad incontrarsi arriva Pollicino, che con le sue briciole di destino le farà collegare piano piano. Sembra assurdo ma è la verità. La vita nuova si stava manifestando davanti ai miei occhi, lentamente, giorno dopo giorno, briciola dopo briciola. Ero a un passo da lei, e lei era a un passo da me. Ma non era ancora il momento di incontrarsi, non all’ora.
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Enjoy the silence.
ChickLitCan't you understand? Oh my little girl All I ever wanted All I ever needed Is here in my arms