Don't cry no tears now, it's Christmas, baby.

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Prende luogo nel primissimo Natale in assoluto che Maca e Zule passano insieme.

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Zulema si svegliò a causa del lieve dolore al lato posteriore della testa. Era come se stesse dormendo in qualcosa di così duro.
Portò una mano vicino la testa in cerca del cuscino che si era sicuramente spostato durante la notte, ma non trovò nulla.
Sbuffò ed aprì gli occhi per capire dove fosse.
Si guardò intorno ed eccolo lì, proprio sotto il corpo di Maca. La bionda se ne stava abbracciata al cuscino come un bradipo ad un albero.
Zulema alzò gli occhi al cielo. La giornata era iniziata da 13 secondi e si era già stancata.

Spinse la bionda giù dal letto che cadde a terra con un tonfo nonostante il cuscino avesse attutito la caduta.
Si svegliò immediatamente, non capendo cosa fosse successo.
"Così impari a fregarti il cuscino, coño" disse Zulema.
Maca sbatté le palpebre un paio di volte prima di realizzare di trovarsi sul pavimento.
"ma che cazzo fai?" disse mettendosi a sedere.
"E' dalla prima notte che mi freghi il cuscino, devi smetterla."
"Questo perché ti ostini a non comprarne un altro."
"Perché devo comprarne un altro quando ce ne hanno dato uno abbastanza grande per tutte e due?"
"Perché a quanto pare il mio subconscio ha bisogno di abbracciare qualcosa mentre dorme."
"Sei patetica" disse, alzandosi dal letto "se continui così ti soffocherò con quel cuscino, credimi" si diresse verso l'angolo cucina.
Maca si alzò da terra, sistemò il cuscino sul letto e prese il telefono che aveva lasciato a caricare per tutta la notte.
07:43. Mercoledì 22 Dicembre.

"Sai che giorno è oggi?" Andò a sedersi al piccolo tavolo sotto la finestra.
"Mercoledì 22 Dicembre?" rispose Zulema.
"Mancano due giorni alla vigilia di Natale."
La mora le lanciò un'occhiata "e?"
"Uhm non so dovremmo tipo fare qualcosa? Guarda questo posto, non ha nemmeno un po' di aria natalizia."
"E mi piace così."
"Ma a me non piace."
"Flash news: non me ne frega un cazzo" disse, riempiendo due tazze di caffè.
Le portò entrambe al tavolo, ne poggiò una di fronte a Maca per poi sedersi.
"E' casa di entrambe, sai, non puoi decidere solo tu."
"E quando non siamo d'accordo come si fa? Chi vince? Perché qualcuno deve vincere."
"Proviamo a incontrarci a metà strada."
"Definisci metà strada."
Maca prese un sorso di caffè "a me piacciono gli addobbi natalizi, a te no. Potremmo mettere solo qualche addobbo per me e lasciare il resto vuoto per te."
Zulema sembrò pensarci sù "credo che tu mi voglia fregare, sai"
"In che modo?"
"Se ti concedo un addobbo vinci tu."
"Ma io ti lascio il resto del van così com'è, quindi vinci anche tu."
"E sentiamo, cosa vorresti prendere?"
"Delle semplici lucine."
Zulema sorrise "non mi dispiacerebbe poi così tanto."
"Andiamo a comprarle allora?"



Arrivate al negozio, Maca era come una bambina persa nel suo mondo. Si emozionava per ogni decorazione natalizia che vedeva, e Zulema non ne capiva proprio il perché.
Però doveva ammettere che la divertiva l'entusiasmo della bionda per cose così stupide.
Maca si fermò di fronte e un mini albero di Natale completamente bianco "è perfetto!" esclamò, per poi guardare Zulema "possiamo prenderlo, ti prego?"
"Assolutamente no, avevamo un accordo. Prenderemo solo le luci."
Maca si rattristì "sai, quando ero piccola la nostra tradizione era fare l'albero di Natale con tutta la famiglia mentre ascoltavamo le canzoni natalizie. E quando siamo cresciuti e siamo andati via di casa, io e mio fratello tornavamo a casa qualche giorno prima di Natale solo per fare l'albero tutti insieme."
Zulema alzò gli occhi al cielo "un giorno"
"cosa?"
"Puoi avere l'albero per un solo giorno."
Maca sorrise. Avrebbe convinto Zulema a tenerlo almeno fino Capodanno. Ma poteva benissimo farlo una volta che l'albero fosse stato a casa.
"Grazie!"
"Troviamo queste luci e andiamo via di qua prima che trovi una storiella per ogni singola stronzata natalizia."

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