*due settimane dopo*
LOUIS' POV
Zayn è riuscito a farsi perdonare da Liam, ha aspettato nel suo ufficio fino alle 2 di notte, la fine del turno di Liam, e gli ha spiegato quello che è successo. Da quello che mi ha raccontato Zayn subito dopo l'ha portato in un ristorante italiano e, finita la cena, l'ha riaccompagnato a casa. Secondo me è successo qualcosa di più quella sera ma ho preferito non chiedere i dettagli. Ora Zayn è a casa mia mentre io mi dirigo in ospedale dal mio ragazzo. Wow mi fa quasi strano dirlo ma è anche così bello poterlo chiamare cosi. Sono esattamente due settimane che stiamo insieme, le due settimane migliori della mia vita. Ieri Harry ha avuto un attacco abbastanza grave, l'ho saputo tramite una chiamata di Niall e io mi sono precipitato in ospedale, ma purtroppo non mi hanno permesso di vederlo, non ho capito bene il motivo. Così oggi, finite le lezioni, sono andato a prendere dei fiori e dei cioccolatini."Harry..." dico entrando cauto nella stanza. Trovo Harry seduto di spalle sul letto, indossa la sua maglietta rossa, gli dona tantissimo quel colore. "Harry?" parlo di nuovo e lui si gira di scatto. "Scusa non volevo spaventarti" sorrido
"Oh ciao Lou" dice con tono triste
"Ei va tutto bene?" chiedo un po' preoccupato e lui fa semplicemente un cenno con la testa. "Niall ieri mi ha chiamato e mi ha detto dell'attacco, i-io" sospiro "mi dispiace di non esserti stato vicino Harry, ma non mi hanno voluto far entrare e-e, capisco se sei arrabbiato con me"
"Non lo sono... non sono arrabbiato con te Louis"
"E allora cosa c'è che non va?" appoggio i fiori e i cioccolatini sul comodino e gli vado vicino. Mi inginocchio davanti a lui e gli prendo le mani nelle mie, sono abbastanza fredde.
Lui alza lo sguardo. I suoi occhi sono rossi e subito dopo vedo una lacrima scorrere sul suo viso.
"Harry, ei piccolo" appoggio la mia mano sulla sua guancia e con il pollice cerco di asciugargli la lacrima "non piangere, che succede?"
"Ho avuto paura" singhiozza "ho avuto davvero paura di non farcela questa volta". Mi alzo e lo abbraccio sedendomi sul letto mentre lui si stringe a me.
"No no non fare così, è andato tutto bene però hai visto?"
"I-io non sapevo cosa fare e-e... ero da solo Louis, non riuscivo a ragionare e... e tu non eri qui con me" inizia a piangere più forte di prima.
Aveva bisogno di me e io non ero qui per lui.
"Mi dispiace Harry, avrei dovuto esserci, mi dispiace tanto". Gli accarezzo piano i capelli, di solito questo lo calma.
Qualche minuto dopo Harry finalmente smette di piangere, sembra essersi calmato, scioglie l'abbraccio e si asciuga un po' le lacrime.
"Va un po' meglio?" chiedo accarezzandogli la guancia con la mano
"S-si" annuisce lui
"Harry, appena Niall mi ha chiamato mi sono subito precipitato qui ma non mi hanno permesso di entrare"
"Lo so, hanno detto che avevo bisogno di riposo e che nessuno doveva disturbarmi, ma la verità è che l'unica cosa che volevo in quel momento era averti qui con me. Ho cercato di convincerli e anche Niall ci ha provato, ma è stato tutto inutile" dice prendendomi la mano e incrociandola con la sua.
"Davvero volevi che ci fossi io qui con te?"
Mi guarda negli occhi per qualche secondo, dio quegli occhi, potrei passare il resto dei miei giorni così. Però immediatamente noto che c'è qualcosa di diverso... non sono brillanti come al solito, la luce che ogni giorno illumina il suo viso ora sembra essersi spenta, gli occhi sono di un verde scuro, non li avevo mai visti così cupi. Mi avvicino e lascio che le nostre labbra si uniscano in un bacio. Non è ne un bacio violento ne un bacio casto, non saprei proprio come descriverlo. Voglio solo fargli capire che io ci sarò sempre per lui e che non ho intenzione di lasciarlo da solo di nuovo.
"Lou" si stacca dalle mie labbra e appoggia la sua fronte alla mia "temevo che non ti lasciassero più venire da me, temevo di non rivederti più..."
"Non succederà"
"Come fai ad esserne sicuro?"
"Perché ti amo Harry"
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Still Breathing
RomanceUn incidente, un uomo ubriaco, un vetro rotto... un cuore Quando un incidente sembra distruggere il cuore di un ragazzo di 23 anni, portandogli via tutto, uno spiraglio di luce si fa strada tra i corridoi e le camere di un ospedale. Quella luce è Ha...