Quindi Siamo In Due?

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-Hey?! Sai che potevo farlo anche da sola vero? - chiedo un po' irritata,
-vero scusami... Mi devo ancora abituare al fatto che esista qualcuno come me... -
Credo si sia imbarazzato.
E poi iniziamo a parlare del più e del meno.

... ore dopo...

-Wow, si è fatto tardi, dovrei andare..-
-Oh,Bhe è stato un piacere Spiderman-
-Altrettanto Ragnetta- dice fiondandosi in un vicolo per cambiarsi.
Mi alzo in piedi, mi tolgo la maschera e la tuta e inizio a fare dei giri in cerchio sul freddo cemento, lo faccio quando sono emozionata, poi noto qualcosa di luccicante sul pavimento.
'Il bimbo ragno ha perso un suo spara ragnatele, spero che sia ancora lì nel vicolo.' sussurro.
Afferro l'oggetto e mi dirigo da lui,
-Hey bimbo ragno hai dimenticato questo sul... -
-Alex?! - 
Certo Alex che ti aspettavi? Ti fiondi con le ragnatele da un ragazzo che neanche conosci senza tuta e maschera?
Aspetta ma quello è...
- Peter?! -
Entra nel panico, sembra che stia per collassargli un polmone da quanto respira velocemente.
-no no no no! Non doveva succedere! -
-Peter, calmati ok?
Non è successo nulla di grave, prima o poi sarebbe dovuto accadere... -

I nostri petti si incontrano in un caloroso abbraccio e le sue lacrime mi iniziano a bagnare la mia maglia, seguite poi dalle mie.
-Ti prego, durante le missioni... Sta attenta...- sussurra al mio orecchio
- N-on sopporterei l'idea di perderti... -
E mi stringe ancora di più.
Arrossisco alle sue parole,
-Lo stesso vale per me Peter, prova a procurarti un braccio rotto e io non ti faccio più venire in missione. -
Singhiozzo abbozzando una risata,
-Sono contenta che sia tu... -
-Anche io ragnetta-
-OK, ora va bene la confidenza e tutto, ma ragnetta no eh?! - dico staccando i dall'abbraccio.
Lui ride, mamma mia quanto è bello.

... Vicino casa...

-Ben, che ore sono? - chiedo con calma.
-Tra pochi secondi saranno le 4.23 del mattino Alex. -
Rientro in camera con cautela, appena sento dei passi mi immobilizzo,
Signori ecco a voi la sfiga in persona... Io!
in quel preciso istante la porta si apre e mio padre entra nella mia stanza.
-Quella ragazza... Tale e quale a me, conoscendola sarà ancor in laboratorio... - sussurra uscendo.
Mi chiedo come abbia fatto a non vedermi, ha anche alzato gli occhi al cielo... Mi strofino la mano sugli occhi, ma non vedo niente, però so che li c'è la mia mano... Scendo dal pavimento e mi osservo meglio...
Sono invisibile, ma è una figata!
Per fortuna dopo pochi secondi ritorno normale, mi metto il pigiama e, forse per l'adrenalina o per emozione, non riesco a chiudere occhio.

The daughter of Tony StarkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora