capitolo 11 : " Te ne vai senza salutare? "

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Indosso le mie Jordan nere e rosse che ho abbinato a dei jeans baggy a vita alta con qualche strappo sulle ginocchia e sul retro delle cosce e ad una maglia larga che ho infilato dentro i pantaloni.

Una spruzzata di profumo e un tocco di mascara ed esco di casa.

Oggi è sabato, e la mia fantastica scuola ha deciso che non è un giorno per riposarsi bensì per spiegare le ali del sapere. Inoltre, stasera ci sarà la "tanto attesa" festa dove presenteranno i capitani delle squadre e le matricole e Cole sarà il mio accompagnatore... Sperando di tornare a casa viva e vegeta da scuola.

Questa mattina sono stranamente in anticipo e inoltre, per essere fine novembre, nel cielo splende un bel sole, così, senza aspettare Cole che ormai sempre abbia firmato un contratto che gli impone di venirmi a prendere ogni mattina, decido di andare a scuola a piedi... Una bella mezz'oretta per sentire la musica e rifugiarmi nei miei pensieri.

In questo periodo spesso mi capita di sentirmi un po' sola, nonostante abbia amiche e familiari fantastici. È come se io non riuscissi ad accettarmi completamente, come se, stando un po' di tempo davanti allo specchio, riuscissi ancora ad intravedere quella ragazzina innocente ed indifesa che ero tre anni fa, quella che vorrei solo distruggere e dimenticare, così come il ricordo di lui.
So che il dolore è inevitabile, così come i periodi negativi, ma ci sarà sempre un modo per ricominciare, ci deve essere. Sicuramente le persone accanto a noi potranno aiutarci a rialzarci, ma poi dobbiamo trovare la forza dentro di noi. Magari prima di ripartire soffriremo, sicuramente vedremo solo nero, ma non dobbiamo preoccuparci: i colori più caldi torneranno, perché sono dentro di noi. Dobbiamo solo ritrovarli per ritrovarci.

Un trillo interrompe i miei pensieri e, svogliata, stoppo la musica per rispondere al telefono senza nemmeno guardare il nome della persona che mi cerca.

《Pronto?》
《Buongiorno signora, ha già sentito la nuova promozione riguardante il frullat...》
《No guardi, non mi interessa》
《Ma ascolti, deve conoscerlo, è davvero fantastica e...》
《In pochi conoscono me nonostante io sia fantastica e inoltre non sono in vendita. Quindi grazie e arrivederci》

Non appena blocco il telefono e rimetto le mie fantastiche (per restare in tema) airpods, sento una risata sommessa provenire dalla mia sinistra ma, noncurante, alzo il volume della canzone e continuo a camminare cercando di rilassarmi e zittire il rumore nella mia testa simile a un ronzio di uno sciame d'api che ha appena fabbricato il suo alveare.

La risatina ritorna più intensa e una figura mi si affianca.

Mentre passo accanto al mio vecchio asilo, un edificio tutto totalmente giallo abbagliante come un pugno in un occhio, sono costretta a stoppare nuovamente il suono delicato e armonioso che si diffonde nelle mie orecchie per prestare attenzione a...

Cole?! Ma che cavolo...

《È così tu saresti fantastica eh?》

Involontariamente il rossore mi si irradia dalle guance fino alla punta dei capelli mentre, imbarazzata, mi rigiro la stellina d'oro bianco che porto al collo, gesto che faccio sempre quando sono a disagio.

Cole mi osserva gli zigomi e sorride con aria soddisfatta e dolce insieme e, uno di fianco all'altra, proseguiamo verso scuola accompagnati dai nostri respiri e da qualche macchina che scorre in lontananza.

♡♡♡

La prima persona che vedo quando arriviamo a scuola, come sempre ormai, è Kristen.
È appoggiata al muretto in pietra grigia che recinta l'edificio intenta a scrivere qualcosa sul cellulare.

il fratello del mio (quasi) ragazzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora