capitolo 10 : " E questo da dov'è sbucato? "

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《Allora, Elysa, come sta il vecchio Mark? Oh, vero, non vi sentite più perché lui ti ha solo usata per arrivare a me... Che mossa meschina!》

Sarah mette su un'espressione falsa e incredula, mentre con la coda dell'occhio vedo Ely indietreggiare di un passo appoggiandosi a un auto parcheggiata, incrociare le gambe e incassare le spalle con il desiderio di diventare invisibile.

Osservo Allison scoccare un'occhiata soddisfatta alla mia amica e d'istinto mi frappongo tra loro.

Sento il sangue ribollire nelle vene e l'irritazione scaldarmi il petto facendomi scaldare le guance.

《Mi piacerebbe molto affrontare questo discorso per farti notare quanto sei odiosa, ma purtroppo ho l'1%》
《Di cosa? Cosa me ne frega della batt...》
《Di voglia di parlare con te》.

Sarah spalanca gli occhioni da cerbiatto tanto che le sopracciglia le arrivano fino all'attaccatura dei capelli castani che si ravviva prontamente portandoseli dietro le spalle con fare altezzoso. Rimane impalata mentre la sorellastra si avvicina con uno sguardo che non spaventerebbe nemmeno una povera coccinella.

《Tu non parli così a mia sorella, chiaro?》

《Altrimenti?》
Sento la voce di Kris e percepisco la sua presenza al mio fianco, la sua spalla sfiora la mia: sempre pronte a difenderci e spalleggiarci.

Non so proprio come farei se non ci fosse lei.

《Voi per me contate meno di zero》, ci apostrofa Allison.

Ma se non ha ancora finito lo svezzamento, cosa ne vuole sapere di numeri sto scricciolo?!

Non mi guarda in faccia, forse perché sa che quella frase non dovrebbe mai rivolgerla al suo capitano, ma ciò che ancora non è entrato in quella testolina vuota è che se insulta una di noi automaticamente è come se se la prendesse con tutte e quattro.

《Tesoro, lo zero viene prima di tutti》Le rivolgo un sorriso innocente mentre sento Sam ridacchiare con Elysa, ancora scossa dalle iniziali parole della bruna subdola.

《Brutta insolente, non vali niente》Mi sputa addosso Sarah, con la faccia rossa di rabbia.

Ma oggi cos'è? La giornata mondiale dove si fa finta di sapere matematica??

Apro la bocca per risponderle a tono ma Kristen mi precede: 《Tu per me sei come la radice quadrata di -1: non esisti... Mi spiace cucciola》

La risata che Sam stava cercando di trattenere esplode con un suono assordante mentre mi giro per battere il cinque a Riccioli d'oro e facciamo scontrare i nostri fianchi muovendo il bacino, come facciamo sempre quando terminiamo una sfida. Lei mi scocca un sonoro bacio sulla guancia, e così anche Ely e Sam.

Colpite e affondate babies

《Voi... piccole e insignificanti ragazzine... ce la pagherete cara》

Avverto Sam che ispira per ribattere ma senza preavviso una voce maschile si intromette nel nostro battibecco facendomi girare di scatto la testa.

Un ragazzo alto e bruno mi si para davanti. I suoi occhi color nocciola si concentrano sul viso delle due sorellastre, dopo di che sulle aue labbra piene compare un sorrisetto.

《Ragazze, forza, basta litigare. Siete donne belle e vaccinate》.

Giuro di aver visto lo sguardo di Sarah addolcirsi immediatamente e il petto di Allison scattare in fuori.

Il ragazzo misterioso, però, le liquida con un gesto annoiato e le congeda senza troppe cerimonie. La maglietta gli si tende sulle spalle e riesco ad intravedere un tatuaggio che gli ricopre il braccio sinistro. Sembrano rami che risalgono sulla sua spalla fermandosi alla base del collo.

《Grazie per... beh, per averle mandate via (?)》 Il ringraziamento di Elysa sembra più un mormorio interrogativo.

L'oscuro salvatore le porge la mano, annunciandosi come Mathew Dovan. Stringe la mano ad ognuna di noi, ma quando arriva davanti a me si ferma, mi squadra per qualche secondo mentre mi rigiro l'anello solito che porto al dito in preda al disagio più totale.

《Piacere, Matt》
《Helena, ciao》
《Helena...》ripete scandendo ogni sillaba, 《... Mi piace! Be', ci vediamo in giro Helena. Ciao ragazze!》

Gira sui tacchi e se ne va silenzioso com'è arrivato.

Io e le altre ragazze ci guardiamo perplesse per qualche istante prima che Sam scoppi a ridere, seguita da Kris che alza le sopracciglia ammicando verso di me, da Elysa che ormai ha le lacrime agli occhi... e da me che credo di essere rossa come un peperone.

E quel figo da dov'è sbucato?!

♡♡♡

Siamo sedute ad un tavolino circolare nel bar principale del centro commerciale. Mamma Speen si è offerta di accompagnarci tutte in modo tale che le ragazze potessero aiutarmi a scegliere il vestito e gli accessori perfetti per la festa di sabato.

Sto cercando di convincere anche le ragazze a partecipare così da non rimanere sola se Cole dovesse diventare troppo appiccicoso o stressante, ma hanno detto che verranno solo se riusciranno a trovare l'abito adatto.

Risultato: ore e ore di shopping.

《Helena quando hai intenzione di parlare con Jason?》

《Non saprei... credo alla festa di sabato. Mi vedrà arrivare con Cole e credo sia il momento giusto》.

《Ma cosa ce ne frega si Jason quando abbiamo un nuovo partito disponibile》ammicca Ely

《Non dirmi che non ti sei accorta dell'occhiata che ti ha lanciato!》Urla Sam

《Ragazze per favore, già mi tocca gestire nientemeno che Cole Turner... Non posso preoccuparmi pure di Matt Donav》Ridacchio

D'improvviso il mio telefono squilla e accendo lo schermo per vedere da dove provenga la notifica.

COLE:
Ti ho comprato una cosa. Spero tu abbia un abito che stia bene con il rosa antico... Sicuramente sì, ho saputo che è il tuo colore preferito ;) Buona giornata bellezza

Rimango un attimo sbigottita e giro lentamente il cellulare verso Kris in modo tale che possa spiegarmi come faccia Cole a sapere il mio colore preferito e soprattutto come faccia ad avere il mio numero.

Lei sembra aver capito, perché alza le mani in segno di resa.

《Ti giuro che non è come sembra. Il colore potrei averglielo suggerito io, ma il numero non ne ho idea. Magari è stato Jason...》
《In effetti ha senso Hel》Riflette Sam
《Vabbé ma possiamo per un attimo soffermarci su quanto è stato carino a farti una sorpresa?》Sbuffa Elysa

Sì, direi che ha proprio ragione... Chissá cosa sarà.

Cole Turner mi stupisce sempre di più.

Gli scrivo un messaggio veloce per ringraziarlo e poi ci alziamo dal tavolo, paghiamo il conto e usciamo dal bar lasciandoci dietro il buonissimo profumo di brioches appena sfornate.

Subito ricominciamo la ricerca per l'abito perfetto. Elysa e Sam sono già sistemate, manchiamo io e Kris, come sempre.

Lei non si accontenta mai e ovviamente, dovendo uscire con il ragazzo che devo sedurre, pretende che io non abbia nemmeno un dettaglio inappropriato.

Alzo gli occhi al cielo quando entriamo nel ventesimo negozio (e siamo ancora al vestito! non oso immaginare le scarpe, la borsa, i capelli...) ma in realtà, sotto sotto, sorrido al pensiero di lasciare Cole a bocca aperta.

Certo, mi servirebbe una plastica facciale, ma i pennelli di Sam sanno fare altrettanti miracoli.

il fratello del mio (quasi) ragazzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora