La tensione nell'aria era palpabile. Dovevo fare qualcosa per smorzare un po' la serata o sarebbe finita male. Eravamo seduti a tavola ma la mia mente viaggiava per conto suo, stavo ancora pensando alla mattina, a quando vidi il nome di Kim nei messaggi di Kyle, volevo scoprire qualcosa in più, Kyle mi amava, non mi avrebbe mai tradito, cercavo di convincere me stessa."Devo dire che questi gnocchi sono deliziosi!" disse Serena sorridendomi e facendomi i complimenti.
"Grazie Serena!" ricambiai il sorriso per poi girare lo sguardo verso Robert che trovai fissarmi e gli feci la linguaccia dato che non credeva nelle mia abilità culinarie. Lui sorrise e ne mangiò un altro boccone.
Nel frattempo mio padre continuava a conversare con Kyle su qualche stupida partita di baseball. Afferrai la caraffa di vetro e mi versai un po' di acqua nel bicchiere quando un telefono iniziò a squillare.
"Oh scusate, è il mio." disse Serena alzandosi e afferrando il telefono per poi dirigersi verso la porta di vetro che conduceva in giardino per parlare al telefono. Notai lo sguardo di Robert irrigidirsi per poi bere anche lui un sorso di acqua."Scusatemi un attimo" disse per poi alzarsi e seguire Serena.
ROBERT POV
Il vento fresco colpiva il mio viso, camminavo piano sull'erba morbida quando notai la sua chioma bionda a pochi metri da me girata di spalle.
"Ora sono ad una cena.." ascoltavo come una spia la telefonata della mia ragazza.
"Lo so, hai ragione, dovevamo stare insieme stasera." sapevo dove stava andando a parare ma decisi ugualmente di continuare ad ascoltare.
"Okay dai, ci vediamo domani in pausa pranzo nel tuo ufficio." concluse lei con voce sensuale.Avevo da qualche settimana dei dubbi sulla fedeltà di Serena nei miei confronti. Si era una chiamata chiara e limpida ma mi serviva una prova schiacciante per poterle indicare il dito.
Era forse da circa un mese che i miei sentimenti verso lei erano cambiati, non provavo più quel senso di preoccupazione o di felicità quando stavo con lei, e avevo sempre avuto paura di lasciarla, avevo paura di ferirla ma visto la situazione non aveva senso continuare.Feci finta di nulla ma lei appena mi vide in giardino sbiancò ma cercai di rimanere calmo.
"Amore, pensavo avessi freddo qui fuori, tieni indossa la mia giacca." dissi avvicinandomi a lei per posare la giaccia sulle sue spalle scoperte."Grazie tesoro, ti preoccupi sempre di me" disse per poi baciarmi con foga.
Ricambiai il bacio, non perché lo volessi veramente ma volevo vedere fino a dove si voleva spingere."Dai rientriamo!" dissi staccandomi di poco dalle sue labbra ma lei prontamente mi prese dalla nuca avvicinandomi di nuovo a lei, ricominciò a baciarmi.
"Ho voglia Robert!" disse tra un bacio e un altro.
"Cosa? Qui?" dissi incredulo"Ti prego facciamolo." disse toccandomi il pacco, ma non mi lasciò replicare che si inginocchiò davanti a me e mi sbottonò i jeans e tirò giù la zip, abbassò di poco le mutande lasciando che il mio membro si liberò di quei tessuti.
Se la voleva mettere così non avrei esitato, anzi l'avrei scopata fino a farla piangere, così poteva poi ricordarsi in futuro di cosa aveva perso.
Dovevo ammettere che Serena era parecchio brava a fare i lavoretti di bocca. Afferrai i suoi capelli e cominciai a far ondeggiare il suo capo avanti e indietro verso il mio membro.
Non avevo intenzione di farmi vedere da Mike o Megan mentre scopavo nel giardino di casa loro, così feci alzare Serena e la posizionai a pecora vicino ad un muretto. Senza esitare e senza preoccuparmi se lei fosse stata pronta per ricevermi la penetrai di forza. Un gemito uscì dalle sue labbra così le tappai la bocca con la mano mentre la fottevo come se fosse stata una puttana da quattro soldi. Non avevo pietà. Non mi stavo preoccupando se gli stessi facendo male. Volevo solo scoparla ed arrivare ai miei piaceri lasciando lei insoddisfatta."Ti prego" supplico lei.
Non mi preoccupai nemmeno se era una supplica di continuare o di andare più piano."Devo scoparti in questo modo o in quest'altro?" dissi per poi uscire da lei ed entrare da dietro, cosa che non si aspettava minimamente infatti non riuscì a trattenere un piccolo grido quando fui dentro di lei.
"è uno scherzo?" disse lei.
"shh" mi limitai a dire spingendomi sempre più in fondo e più forte dentro di lei.
Il piacere cresceva sempre di più, ogni spinta era estasi per me, fin quando finalmente non venni sulla sua schiena. Serena aveva il respiro irregolare e crollò sotto di me, era sfinita e non ce la faceva più. Ero ancora più soddisfatto nel vederla lì, che sperava che io la facessi venire, ma da buono stronzo, mi pulì e mi sistemai i pantaloni per poi entrare di nuovo dentro casa.FINE CAPITOLO