Quel gesto mi aveva lasciato molto perplessa.
Non perché fosse stato un qualcosa di così eclatante, ma io avevo il vizio di dover dare un significato a tutto, pensare mi turbava e mi rilassava allo stesso tempo, ma mi piaceva.
La cena fu molto imbarazzante, almeno per me, lei sembrava molto a suo agio. Probabilmente le piaceva solo flirtare con le persone, ed io stavo fantasticando come sempre.
Non ero scossa dal fatto che fosse una ragazza, d'altronde non mi era mai interessato il sesso biologico di una persona, andavo semplicemente a sensazione, e questo da tutta la vita.
Ormai si era fatto molto tardi, quasi crollavo davanti a tutti per quanto fossi stanca.
"Jennie aspetta ti accompagno a casa, sai che non voglio che tu vada in giro da sola, specialmente di notte."
Disse Kai seguendomi fino a fuori casa sua."Non serve Kai, ho bisogno di pensare, e stare sola."
Dissi io alquanto irritata da quel ragazzo che per me non significava nulla."Certo, allora, a domani."
disse sorridendo e lasciandomi un bacio a stampo.-che schifo-
pensai subito dopo il suo gesto.
Eppure non era colpa sua. Lui era un ragazzo d'oro, ed io non lo meritavo.-Devo liberarmi di lui al più presto-
Era uno dei miei pensieri principali da ormai qualche settimana. Non ne potevo più di fingere quella che a me sembrava una favola.Così decisi di andare a casa. Ed il tragitto lo passai come sempre, pensando, ma questa volta pensavo ad un gesto, o meglio ad una persona.
Era incredibile come mi avessero catturata i suoi occhi, il suo atteggiamento, i suoi modi di fare, il suo sorriso.
Arrivata a casa, dopo essermi struccata, e preparata per dormire, non ci riuscii.
Pensavo continuamente a quella ragazza, detto da me era quasi assurdo, questo genere di cose non mi erano mai capitate, non mi erano mai interessate. Ora invece è come se volessi sentire di nuovo la sua voce, riprovare quell'adrenalina che avevo nel momento in cui mi parlava, sensazione che non provavo da tempo.
Ed era assurdo come fosse successo, all'improvviso, in maniera inaspettata.
Ma probabilmente erano i miei assurdi pensieri a prendere il sopravvento, come avevano sempre fatto da molto tempo a questa parte.
-Probabilmente quella ragazza non la rivedrò nemmeno-
pensai poi.E fu così che caddi in un sonno profondo. Con la testa piena di pensieri, e mille dubbi che mi tormentavano anche di notte.
La mattina dopo però, successe una cosa che mi fece ricredere.
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