hypnotic (jennie's pov)

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Se dovessi descrivere me stessa in una sola parola,
userei razionale.

Ero una ragazza che non si faceva trasportare dalle emozioni,
avevo sempre pensato molto accuratamente prima di agire, in qualsiasi ambito.

Se invece dovessi descrivere quello che provavo per Lisa con una parola,
userei irrazionale.

Per via di tutto quello che avevamo passato, per via di tutte le emozioni che mi faceva provare anche solo
guardandomi.
Ma alla base c'era il fatto che quando si trattava di lei, non riuscivo a ragionare lucidamente.

Non resistevo più, ed il silenzio che si era creato non mi aiutava di certo.

"Allora? Cosa volevate dirmi?"
Dissi io, nella speranza che qualcuno oltre me iniziasse a parlare.

"Comincio io."
Si fece avanti Rosé.

Io annuì per invitarla a continuare.

"Jennie, non so davvero come farmi perdonare per ciò che ho fatto, davvero non so cosa mi sia preso.
La verità è che Lisa in tutto ciò non c'entra nulla, è stata tutta colpa mia, e non è giusto che tu te la prenda con lei.
Lisa ti ama Jennie, non ha voluto né vedere né sentire nessuno in questi giorni.
E sai, alla base di ciò che ho fatto c'è stata la mia rottura.
Credo sia quello il motivo di quell'improvvisa confusione, perché si, ero molto confusa, e me ne rendo conto solo ora.
Jennie, per favore, anche se non vuoi perdonare me, ti chiedo di perdonare Lisa.
Vi amate da morire, e tutto ciò non merita di finire per nessun motivo al mondo."

Diverse lacrime avevano rigato il viso di Rosé mentre parlava.

Ed io iniziavo lentamente a ricredermi.

La mia mente stava assimilando tutto quello che Rosé mi aveva detto,
quando alzai lo sguardo e vidi Lisa venire verso di me.

Guardandomi negli occhi, prese la mia mano intrecciandola con la sua.

"Unnie, ti prego, perdonami.
Non volevo accadesse nulla di tutto ciò, non sai quanto mi sento in colpa.
Mi manchi da morire."

Diverse lacrime caddero dai suoi occhi in quel momento.
Era così bella.

"Lisa, sono stata molto male in questi giorni, ma ora che so come sono andate le cose sono molto sollevata.
Mi dispiace, per essere scappata e non averti ascoltata sul momento, non sai quanto io abbia sentito la tua mancanza. Sai, ti pensavo tutti i giorni."

Conclusi accennando una risata, mentre lei continuava a guardarmi sorridendo.

"Unnie, io in questi giorni ho realizzato che ho bisogno di te come dell'aria che respiro.
Non andare via mai più, sei essenziale per me."
Disse spostandomi una cioccia di capelli dietro l'orecchio.

Mi baciò improvvisamente,
ed io sentii il mio cuore tornare a battere.

Dopo alcuni secondi ci staccammo,
era stato come riprendere a respirare.

Pensai subito a Rosé, mi dispiaceva vederla star male, io le credevo, semplicemente perché se non fosse stata annebbiata dalla confusione, non avrebbe mai baciato Lisa.
Dopotutto, meritiamo tutti una seconda opportunità.

Andai verso di lei,
e vedendola agitata, le sorrisi.
Mi fiondai tra le sue braccia.

"Ti perdono."
le sussurrai.
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