Del duro impegno, del duro lavoro, non possono essere costanti e produttivi se di base non c'è un benessere psicofisico.
Essere riposati, essere a posto con il proprio corpo, è importante per dare il meglio di sé sul lavoro. Altrettanto importante, se non maggiormente, è il benessere e la pace mentale. È pur sempre la mente che comanda il corpo, il nostro umore ed il nostro atteggiamento.
Così, per rigenerare le energie come fanno i rettili con la luce solare, i cinque ragazzi -del gruppo di "Space Valley"- decisero di gettarsi nel puro verde che può offrire solo la montagna. Una settimana di vacanza detox era proprio quello che faceva per loro. Niente più stress e ritmi frenetici. Almeno per un po'.La giornata soleggiata, con solo qualche nuvola a riempire l'azzurro cielo, li aveva accolti nella stupenda baita che avevano prenotato mesi prima. Una piccola villetta sperduta tra la natura da condividere insieme.
«Neanche siamo arrivati, dopo qualche ora di macchina, e già vi buttate a letto?» esordì il più muscoloso del gruppo.
«Ceso, ci siamo svegliati alle 5:00 del mattino e abbiamo guidato senza sosta per arrivare presto qui. Ci dai un po' di tregua?» replicò il ricciolino con gli occhiali.
«In effetti ha ragione Nelson. Almeno cinque minuti di pausa» lo spalleggiò Frank.
«Solo cinque?» spalancò gli occhi il biondo.
Sorridendo, Cesare gli tirò un cuscino in pieno viso facendolo piegare su sé stesso.
«Facciamo una cosa» iniziò a parlare chiamando l'attenzione di tutti.
«Adesso ci sistemiamo per bene in casa, guardiamo le stanze, posiamo la roba, poi andiamo a pranzare nel ristorante non lontano da qui e dopo pranzo si va a fare una bella scampagnata» propose con entusiasmo il più piccolo, Nicolas, l'altro avventuriero del gruppo.
Dalle facce convinte di tutti l'idea era più che approvata.«Che vista...» a bocca quasi aperta, ribadì Nelson appoggiando una mano sull'enorme finestra che formava quasi per intero il muro della stanza.
«Mi dispiace, questa è camera mia» disse Cesare ben posizionato già sul morbido letto, mani dietro la testa e gambe divaricate.
«Dai... Il letto è grande e abbiamo dormito insieme chissà quante volte» tentò di persuaderlo.
«In più tutte le altre sono state già prese» continuò, speranzoso di un atto caritatevole, altrimenti gli sarebbe toccato dormire sul divano in soggiorno.
«Aah... Così non sono stato nemmeno la tua prima scelta ma bensì l'ultima?» gli rispose dopo essersi messo a sedere sul letto, tenendo le braccia lunghe, stese, dietro di lui facendo leva sulle mani per reggere il peso.➡️Sfoglia la pagina per continuare a leggere⬅️
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Io, Te e le Lucciole || Celson
FanfictionStoria nata, pensata ed ispirata alle foto -nelle Instagram stories- di Nelson e Cesare che hanno pubblicato di recente. Molto preso dall'ambiente immerso nel verde in cui si trovano per queste loro vacanze, ho deciso di trascrivere i miei semplici...