𝒫𝒶𝑔𝒾𝓃𝒶 𝟧

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Il percorso da trekking li stava guidando verso una piccola cascata che li lasciò a bocca aperta una volta raggiunta. Foto, videocamere, di tutto e di più alla magnifica vista di quella bellezza naturale.
Dopo una pausa lì, di riposo e di ammirazione, la luce calda del tramonto iniziava pian piano a farsi sempre più prepotente. La notte non sarebbe tardata molto ad arrivare.
«Ma che ne dite se stasera campeggiamo qui, nel bosco?» entusiasta propose Cesare.
«Ma questo è pazzo» disse Frank.
«Ma come qui nel bosco» ripetè Nicolas.
«Tende e sacco a pelo, dai» carico di entusiasmo sperava in un riscontro positivo.
«Io torno a casa nel mio bel lettone» rispose Tonno. A ruota si accollarono tutti gli altri, ma ne mancava uno all'appello.
«Resta Nelson...» lo implorava stavolta lui stesso con un espressione intenerita.
«Ma andiamoci... Non so. Almeno a fare una doccia, a prendere l'occorente in baita» spaesato si pronunciò.
«Ma che ti frega della doccia. Per il resto ho tutto io. Dai, rimani. Solo stanotte» continuava con quell'espressione in viso.
«Ci vediamo domattina ragazzi» Nelson li salutò.
«Sì!» portandosi il gomito verso di sé, con il palmo della mano chiuso in un pugno, esclamava l'escursionista.
«Ma sei serio?» chiese il biondino.
«Ma non c'è nessun tipo di pericolo, si può stare tranquilli» lo incalzò subito Cesare.
«Come volete. Mi raccomando però, fate attenzione. Ci vediamo domani» gli disse Nicolas apprensivamente.
«Tranquilli» fiero mostrava i bicipiti, piegando il braccio, come a dire che nulla poteva andare storto.

«Qui credo sia perfetto» disse dopo un po' di camminata in cerca di dove sostare.
«Ma tu sei davvero sicuro di avere tutto tutto per restare fuori?» notando le tenebre che stavano per calare, Nelson iniziò un po' a preoccuparsi.
«Ti fidi di me?»
«Non farmi queste domande Cesare. Dai, muoviamoci a fare qualcosa. Non lo so. Che dobbiamo fare?» lievemente nel panico, forse dalla domanda subita, si pose verso l'altro.
«A-allora... Io preparo il fuoco e poi vado in cerca di qualche rametto da poter bruciare. Tu monta questa» disse frugando nel suo enorme zaino. Dopo aver tirato fuori dell'occorrente per l'accensione del fuoco, tiro fuori un oggetto non identificato piegato varie volte su se stesso.
«E cosa dovrei farci con questa cosa?» confuso si grattava la nuca.
«È la tenda per dormire! Aprila e montala» piegato sulle ginocchia, Cesare stava creando un cerchio di pietre per controllare ed isolare il fuoco. La prudenza prima di ogni cosa.

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Io, Te e le Lucciole || CelsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora