Capitolo DUE

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Mi incammino lungo il corridoio del secondo piano seguita da Ulisse e Angel, con la mia amata mazza da baseball in mano mentre una leggera risata fuoriesce dalla mia bocca. Arriviamo alla porta che collega il secondo piano con le scale, spacco anche qui la maniglia e scivolo giù lungo la rinchiera.
A= Posso romperla io? Ti prego, ti prego, ti pregooo
Mi guarda con gli occhioni dolci irresistibili così le passo la mazza e lei con un colpo deciso spacca la porta permettendoci l'accesso al primo piano.
Recupero la mia mazza ed entriamo nel corridoio, subito gli adulti e le guardie che si trovano qui ci guardano terrorizzati.
G= Ma guardate un po' qui chi c'è! AHAH
Scoppiamo a ridere e inizio a saltare per tutto il piano sbattendo la mazza sopra qualche cella. Arriviamo alla fine del pianerottolo e mi giro un'ultima volta per mandare un bacio volante alle guardie e poi raggiungere Uli e Ang giù verso il piano terra.
U= Ora tocca a me
Gli passo la mazza e spacca questa porta. Subito le urla che riempiono sempre la stanza si zittiscono.
Angel mi supera andando avanti e iniziando a saltellare qui e là e affacciandosi a qualche cella per salutare dei bambini che si trovano su questo piano.
Guardia= Come avete fatto ad arrivare qui?
G= Mh...credo esistano le porte e le scale...
U= E una mazza da baseball ahah
Ci lanciamo un'occhiata vedendo le guardie venire correndo verso di noi con l'intenzione di riportanci ai nostri posti.
Li facciamo avvicinare e a 3 metri di distanza ci spostiamo solamente un po' più verso l'esterno del corridoio e iniziamo a correre diretti verso la porta d'acciaio che da poi accesso all'uscita del Manicomio.
U= Ti prego...
Sentendo Uli implorare di portarlo via di qui, recupero Angel caricandomela sulle spalle a sacco di patate e le passo la mazza in modo tale che la dia in testa a ogni guardia che ci raggiunge. Arriviamo alla porta e sfilo via la mia mazza dalle mani della più piccola per spaccare la porta con due colpi decisi, facendo suonare l'allarme e spalancandola poi con un calcio.
Ulisse si getta subito fuori mentre io faccio scendere Ang e chiudo la porta cercando di non farla aprire più...
U= Dio...da quanto tempo non vedevo questo posto...
A= Wow...quindi questo è il mondo esterno?
G= Cos...? Oh giusto tu sei praticamente nata qui dentro. Io ammetto che non mi è mancato, da quanto tempo non lo vedo? Ieri?
A= Ehm no...in realtà 10 mesi
U= Sei praticamente andata "in coma" per 10 mesi e ti sei risvegliata oggi

Cosa? 10 mesi?!
-esattamente, bello ve?-
Mh...si dai ahah

Pov's Ale

10 mesi...10 dannati mesi che non la vediamo... e qui a casa la situazione è sempre peggio.
Giulia e la madre di Giorgia sono rimaste qui a Milano a casa nostra, anche se in realtà è come se si fossero tutti trasferiti qui.
G= MAMMA IO VOGLIO VEDERE LA SORELLONA!!
Piagnucola questa frase da 10 minuti. Esattamente, la situazione è rimasta quella dei primi giorni.
MG= Amore...ti ho già detto che a breve la possiamo vedere...
Ac= A breve significa mai, vero zia? È da 10 dannati mesi che non la vediamo, 10. DANNATI. MESI!
A= Calmati Peter! Peggiori solo la situazione!
Ac= Si...scusami amore...
Gli sorrido e mi vado a sedere vicino a lui sul divano per abbracciarlo.
Oltre ad essere peggiorati sull'argomento "MEME" la vita va bene. Io e Ace siamo insieme, io e Lele abbiamo fatto coming out e ci hanno accettato tutti, Lele si è anche messo con Diego, strano vero? Due migliori amici finiti per diventare fidanzati. Fede ha conosciuto un ragazzo, si chiama Alessandro Montesi ed è super bravo ed educato; Gian è ancora con Marta anche se ho notato che il rapporto non è lo stesso di prima e infine Zoe, Vale e Cecia sono gli unici che non hanno fatto cambiamenti. Vi chiedete che fine hanno fatto Tancredi e Shotam? Shotam se n'è tornarnato a casa sua, dalla sua famiglia, è raro che lo vediamo, mentre Tancredi beh...nessuno di noi lo sa. 2 mesi dopo l'accaduto è scappato di casa senza dire nulla e non abbiamo più sue notizie da allora.
Sentiamo un telefono squillare e va a rispondere Lele.
L= RAGA, RAGA, RAGA È TANCREDI!
Lo guardiamo tutti increduli e lo obblighiamo a rispondere mettendo vivavoce.

~inizio chiamata~
L= Cazzo Tanche! Ma dove stai?
T= Ei Le... io sono a Roma, sono arrivato ieri. Scusa se non vi ho dato mie notizie ma ho avuto sempre il telefono spento...
L= Tanche...tutto bene?
T= Sisi
L= Non sembra proprio, respiri a fatica
X= TANCREDI GALLI! VIENI SUBITO QUI!
L= Chi è?
T= N-nessuno...
L= TANCREDI CHI CAZZO È?!
T= D-devo an-andare...
~fine chiamata~

Restiamo tutti in silenzio dopo quella chiamata. Tancredi non era a casa sua, quella voce non era della sua famiglia, e non stava neanche bene.
F= Qui le cose vanno di male in peggio!
Si alza dalla sedia e va in camera sua, decido di raggiungerla.
Arrivo davanti a camera sua e busso.
F= Mh...?
A= Fede...
F= Puoi
Entro nella camera, mi chiudo la porta alle spalle e mi metto seduta vicino a lei che era rannicchiata sul letto con le ginocchia al petto. Le indico il mio petto e lei ci si appoggia sopra con la testa così inizio a farle dei messaggi sulla schiena.
A= Parlami Fe, sono qui
Lei sospira e inizia a parlare fissando un punto indefinito davanti a noi.
F= Non ne posso più, qui la situazione peggiora ogni giorno sempre di più e dentro questa casa non c'è più armonia, solo lacrime e lacrime. Secondo me Giorgia non vorrebbe questo, vorrebbe che NOI andassimo da lei per farle capire che le stiamo cmq vicini, tutti... e invece vedi un po' che fine abbiamo fatto! Uno è tornato a casa sua, un altro è scappato e non sappiamo dove cazzo si trova...
A= Secondo me dobbiamo andare a cercare Tancredi
Si alza dal mio petto e mi guarda negli occhi sorridendo.
F= Hai ragione!
Si alza dal letto e scende in fretta giù dalle scale andando in salotto.
F= FATE LE VALIGE! ANDIAMO A RIPRENDERCI TANCREDI!
Esultano tutti sentendo quella frase...dopo tanto tempo sento delle risate in questa casa e subito tutto inizia a farsi più chiaro, c'è una via di uscita da quest'inferno.

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