Parte prima: L'enigma
Le loro vite erano collegate
come le rocce e la terra della montagna
su cui avevano appena dormito.
(Maze Runner, La Mutazione)Aprì gli occhi iniziando a tossire senza sosta, spuntando un po' saliva.
Si trovava all'interno di una specie di scatola, al buio, circondato da un mucchio di scatoloni coperti da un telo bianco. Alla sua destra una gabbia con all'interno un- un maiale?Scattò in avanti e il ragazzo indietreggiò, spaventato. La bile nel suo stomaco saliva sempre di più ma tratteneva il boccone amaro. Odiava vomitare e non lo avrebbe fatto.
Provò a mettersi in piedi ma la scatola saliva in modo turbolento, sballottandolo a destra e sinistra facendogli perdere l'equilibrio battendo il sedere per terra. Se quella sotto di lui poteva essere considerata terra.
Non ricordava la sensazione che si provava quando si saliva sulle montagne russe, ma quello era sicuramente peggio. Si sentiva sull'orlo di un attacco di panico, non sapeva dove si trovasse e tanto meno dove fosse diretto. Come aveva fatto ad entrare in quella scatola? Perché diamine aveva un maiale vicino a lui?
Sforzò di ricordarsi qualcosa, ma più pensava più le cose nella sua testa scomparivano. Non ricordava neanche quelle più semplici, da dove venisse o se avesse qualche fratello o sorella. Non ricordava nemmeno il suo nome.
"Come faccio a non ricordarmi nemmeno chi sono?" chiese ansimante come se qualcuno potesse rispondergli.
Era terrorizzato. Si rannicchiò su di se, nell'angolo più lontano dal maiale con la mano tra i capelli e gli occhi chiusi.
Non vedeva nessuna luce, né sotto né sopra di lui. E lui odiava il buio.Abbandonò la testa sulle sue braccia, abbandonandosi a se stesso, cercando almeno di eliminare la mente dal casino che lo circondava.
**
La scatola si fermò.
Iniziò a sentire delle voci, voci maschili. Ed erano veramente tante, quasi urlavano."La botola ragazzi, aiutatemi!" disse uno.
"Cazzo, sei così flaccido che nemmeno riesci ad aprire una botola?"
"Non rompere il cazzo e dammi una mano, idiota. Potrebbe essere un novellino, è passato un mese dall'arrivo di Charles."
Non capiva niente, di cosa stavano parlando?
Riusciva ad intravedere diverse sagome che aprivano le griglie sopra di lui. I suoi occhi, troppo abituati all'oscurità fecero fatica ad abituarsi alla luce solare che lo investì.
Si coprì gli occhi con una mano, rendendosi conto che era circondato da ragazzi di diverse età. Forse quello più grande tra di loro avrà avuto una ventina d'anni.Non ricordava nemmeno quanti anni avesse.
"Buongiorno novellino. Benvenuto nella raduna."
"Che cos..."
Non riuscì nemmeno a parlare, formulare una frase di senso compiuto, che lo strattonarono fuori dalla scatola –o botola, come avevano detto- sbattendolo sull'erba verde e umida.Continuava a guardarsi attorno con centinaia di occhi addosso. Era totalmente preso dal panico così si alzò in modo impacciato e iniziò a correre.
Non sapeva nemmeno lui dove correre esattamente, ma sicuramente lontano da tutti quei ragazzi che lo guardavano come se fosse carne fresca per i loro denti."Corri novellino, tanto non c'è via d'uscita." Gli urlò uno.
"Beh almeno sembra essere portato per correre nel labirinto." Disse un altro.
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Welcome To The New Age |Larry Stylinson|
FanfictionIl mondo sta crollando e la vita di due ragazzi con esso. Louis Tomlinson non ricorda nulla del suo passato e gli è concesso solo il suo nome e qualche ricordo confuso come in un sogno. Harry Styles invece lotta per riportare la sua vita e quella di...