Parte terza: La fine
"Se devo scegliere,
Preferisco morire con te,
Che vivere senza di te."
Rossana Soldano, Come anima mai.Era passato un mese.
Un mese dal momento in cui Harry, Anne e Thomas avevano tradito tutti loro e un mese preciso da quando Louis rimase senza Niall, l'unica persona che riusciva a farlo sorridere anche nei momenti peggiori.
In quel mese Lottie provò più volte nel parlare con Louis ma non ci fu verso nel convincerlo d'avere un qualsiasi tipo di contatto sociale. La ragazza gli portava la colazione, il pranzo e la cena nella tenda dedicata unicamente al castano: aveva espresso chiaramente che non voleva nessun persona vicino a lui, non senza il suo consento.
Nonostante questo, Louis non mangiava nemmeno. Quel giorno aveva chiesto alla cuoca del villaggio nel preparare il piatto preferito di Louis. Lottie percepì il sorriso nelle labbra del castano, come se fosse una sensazione, ma il piatto restò praticamente intoccato.
Louis mangiò solamente un pezzo piccolo di carne e forse due forchettate - anch'esse piccole - di purè.
La notte Lottie restava sveglia finché le luci della tenda di Louis non si spegnevano, solitamente questo succedeva verso le tre e mezza di notte e si riaccendevano un'ora dopo quando il ragazzo usciva dalla tenda, andando verso il punto più lontano del villaggio, nascosto dall'albero e rimetteva quel poco che aveva introdotto all'interno del suo stomaco, insieme ad acidi che richiedevano solamente di una qualsiasi sostanza nutritiva.Lottie in quelle notti, quando Louis pensava di non essere osservato, aveva perfettamente notato il fisico sciupato del fratello. Le guance che iniziarono ad essere incavate, la barba non curata, i vestiti stropicciati e i capelli spettinati. Louis che non si metteva apposto i capelli era una cosa rara, almeno che il fratello non fosse cambiato in quei pochi anni Lottie ricordava perfettamente le ore che passava chiuso in bagno, magari alla mattina prima di andare a scuola, solo perché c'era un semplice ciuffo fuori posto, che non voleva stare tirato insieme a tutti gli altri.
Lottie ricordava bene anche l'anno in cui era stanco e se li fece crescere, tenendo uno stile disordinato ma con un ordine - ovviamente - preciso secondo Louis.
La ragazza amava decisamente quello stile. In ogni caso, però, ora Louis non stava bene e i suoi capelli con lui.Quella mattina decise di non ignorare la situazione, si alzò dal letto e si recò verso la tenda del fratello. "Scusa Louis, posso entrare?" chiese in modo gentile, senza però guardare direttamente il ragazzo, sapendo perfettamente di dover attendere l'approvazione di quest'ultimo.
"Puoi entrare Lottie."
"Grazie."
Louis accennò la testa, sedendosi sulla brada per fare spazio alla ragazza.
"Come stai?"
"Sono stato decisamente meglio."
Lottie annuì. "Mi dispiace davvero tanto."
Tra loro due calò immediatamente il silenzio, a Louis comunque fece molto piacere la presenza della ragazza vicino a lui, in qualche modo metà del penso nel suo petto scomparve. "Mi mancano." disse sottovoce. "Entrambi."
"Mancano anche a noi, in parte non riesco a capire il modo di pensare di Harry. In ogni caso avremo potuto aiutarlo anche in modo diverso, o magari potevamo stipulare una specie di tregua."
"Potevamo si. Ma Harry è una persona tutta a parte."
"Questo è vero." ridacchiò appena. "Senti Louis, ricordi che un mese fa dovevo dirti una cosa? Poi Harry ci ha interrotti, non me la sentivo di raccontartela dopo tutto quello che è successo, per non metterti ulteriori pressioni."
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Welcome To The New Age |Larry Stylinson|
FanfictionIl mondo sta crollando e la vita di due ragazzi con esso. Louis Tomlinson non ricorda nulla del suo passato e gli è concesso solo il suo nome e qualche ricordo confuso come in un sogno. Harry Styles invece lotta per riportare la sua vita e quella di...