Capitolo 3

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In questo capitolo saranno presenti argomenti delicati come il suicidio, se non riuscite a leggere saltate la parte. Xx

"Non vergognarti di piangere. Mai."
"Un po' fa sentire davvero meglio, eh? 
È strano,

Come funziona."
(Maze Runner)

La radura quella mattina si svegliò prima del solito.

Niall canticchiava ai più piccoli canzoni in Irlandese che sapeva di conoscere da sempre e che da qualche mese gli frullavano in testa.
Liam, che si trovava vicino a lui, era piuttosto agitato, non riusciva a immobilizzare la gamba che velocemente si muoveva su e giù.
Zayn sembrava essere quello più tranquillo di tutti, si era rifiutato di fare colazione camminando velocemente verso le porte del labirinto.

Tutti avevano una piccola speranza di rivedere gli altri ragazzi, soprattutto perché non avevano sentito nessun tipo di urlo durante la notte, o forse dormivano troppo profondamente per potersene accorgere.
Si potevano impegnare quanto volevano, metterci tutte le loro forze, ma dopo una giornata di duro lavoro restare svegli tutta la notte era impossibile. Nonostante i mille pensieri e le preoccupazioni. Almeno così era per loro.

O forse non erano abbastanza preoccupati.

Forse si ritenevano fortunati a non essere pazzi come Louis.

Forse erano felici di non affezionarsi così velocemente a qualcuno fino a mettere in pericolo la vita per un'altra persona.

Forse quella era la verità che ognuno di loro conosceva.

Il sole non era ancora del tutto sorto, il cielo era ancora leggermente scuro ma non troppo per impedire ai ragazzi di guardarsi negli occhi. Le porte del labirinto di aprivano intorno alle otto del mattino, in quel momento erano quasi le sette.

"Zayn quelle maledette porte non si apriranno tra cinque minuti ma tra più di un'ora. Vieni qui e mangia qualcosa." Gridò Niall

"Non ho fame Niall, scusami."

"Sei davvero così preoccupato per Louis e Harry?"

"Non sono preoccupato proprio per nessuno."

"A me sembra il contrario." Ridacchiò il biondo tinto.

Liam camminò verso Zayn, appoggiando una mano sulla spalla muscolosa del ragazzo. Non disse niente, lo guardò semplicemente negli occhi e così lo convinse a muovere i piedi verso il tavolo.
Gli diede un piatto con delle uova strapazzate e un bicchiere di succo d'uva.

Non si dissero nulla, Liam lo guardò con il solito sguardo tipico di un ragazzo curioso di sapere ciò che nascondeva all'interno dei suoi pensieri.

Liam era un ragazzo fantastico, Zayn aveva imparato questo sin dal primo momento che uscì da quella scatola infernale.
Ma aveva anche un grande difetto che Zayn considerava tale: la curiosità.

Quando Liam decideva di scoprire una cosa nessuno poteva impedirglielo, chiedeva a qualsiasi persona una piccola informazione. Ma la cosa che gradiva Zayn era l'onesta e brutalità con cui – se non riusciva a ricavare nulla che considerava fondamentale- chiedeva al diretto interessato. O meglio, osservava.

Liam era un grande osservatore, osservava ogni piccolo dettaglio e non gli sfuggiva nulla. Era riuscito a scorgere la cicatrice nella spalla destra di Zayn, nonostante fosse nascosta dai tatuaggi. Notava anche il tatuaggio più piccolo in lui.

Ricordava il giorno in cui, entusiasta, si avvicinò a Niall urlando d'aver scoperto d'avere una voglia stupenda nel fianco che prima non era riuscito a notare.
Zayn lo trovava anche molto buffo. Liam era il tipico ragazzo che non gli importava che umore avessi, lui veniva da te cercando di farti ridere. E con lui ridevi forte. Ridevi da dimenticare ogni problema o preoccupazione.

Welcome To The New Age |Larry Stylinson|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora