•Instagram• Lance Stroll

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"Cate! Ti prego dimmi che hai fatto e che possiamo andare!"
Alzo gli occhi verso il soffitto quando sento l'ennesimo richiamo di Lance.
Giuro che non lo avrei mai pensato un ragazzo impaziente e maniaco della puntualità.
Mi guardo allo specchio e posso finalmente riporre il mio rossetto nel beauty. Credo che l'outfit per questa sera sia stupendo, ma attenderò fino a che Lance mi veda per poterne essere certa.
Esco dal bagno facendo finta niente e cercando la mia borsetta. In realtà ho notato immediatamente gli occhi di Lance su di me. Credo proprio che il mio tubino attillato e discretamente corto abbia colpito e affondato il mio bersaglio.
Dal canto suo Lance è ovviamente impeccabile, con quella camicia nera e i pantaloni non troppo attillati color jeans.
Se ripenso bene a tutte le volte che l'ho visto, credo che non indossasse mai una camicia, sbagliando ovviamente. Gli sta da Dio, leggermente non aderente e con le maniche arrotolate fino al gomito.
"Ti porto un secchio?"
Finalmente ho trovato la mia borsetta e possiamo andare, ma lui è ancora fermo immobile al centro della stanza che mi sta fissando.
"Andiamo"
Gli passò accanto facendomi desiderare e lui come un cagnolino al guinzaglio mi segue fuori dalla porta.
Adoro fare questi giochetti con lui, anche perché si presta bene al ruolo.
All'improvviso, mentre stiamo camminando verso la pizzeria imputata a Monza, mi prende per mano e tutta la mia fierezza svanisce.
Arrossisco come una bambina quando le fanno gli auguri di compleanno e Lance mi guarda dall'alto con fare trionfante.
Se dal mio canto amo fare giochetti provocatori con lui, Lance adora fare queste cose: cogliermi di sorpresa e far uscire il mio lato timido e tenero.
Ci completiamo in questo modo, credo.
Dopo cinque minuti di camminata troviamo la pizzeria e davanti ad essa scrutiamo sei figure che parlottano tra di loro.
Devono sicuramente essere le tre coppie di nostri amici e niente meno che i componenti del podio del Gran Premio di questo pomeriggio.
Ancora non ci credo...Lance è arrivato terzo...
Appena si accorgono che le figure che si stanno avvicinando siamo proprio noi, iniziano a fare le peggio cose come mimare dei baci oppure dei cuori...sinceramente non capisco perché facciano così dato che lo sa mezzo mondo che stiamo insieme.
Mi sembra di essere tornata all'inizio della storia quando cercavano di accoppiarmi con lui.
"Ma guarda chi si vede!"
"Addirittura dieci minuti di ritardo...Lance sei durato più del solito?"
"Ragazzi!"
Cate riprendere Pierre e Charles che, stranamente, hanno iniziato a prenderci in giro facendo riferimenti puramente casuali alla sfera intima.
Mi chiedo certe volte perché gli uomini pensino così tanto al sesso.
"Cate non si sbrigava ad uscire dal bagno..."
Lance alza le spalle seccato.
"Dimmi anche che il risultato non ti è piaciuto!"
Incrocio le braccia fingendomi offesa, ma non lo sono affatto.
"Sei bellissima!"
Mi prende per la vita e mi stringe a se cercando anche di baciarmi.
"Oh no, il rossetto si rovinerà!"
Ridacchio.
"Entriamo?"
Carlos cerca di attirare l'attenzione di tutti spingendo per entrare.
"Certo che potevamo invitare anche Lando..." penso ad alta voce mentre il nostro gruppo entra nel locale.
"Nah è una uscita solo per i vincitori."
"Allora che ci facciamo qui io e Charles?"
Charlotte ride guardando il suo ragazzo, povero.
"Lasciatelo ai suoi business che è meglio..."
Subito Carlos mette becco nella discussione per difendere il suo amico. Qui non me la raccontano del tutto giusto.
Non vedo l'ora di mangiarmi una buona pizza, è da un sacco di tempo che non ne mangio una decente.
All'interno ci fanno accomodare ad un tavolo ampio, al quale ci possono stare tranquillamente otto persone sedute.
Quando ci portano i menu non ho neanche bisogno di sfogliarlo. Credo che anche per questa volta andrò sul classico.
"Lance è inutile che cerchi nel menu: qui la pizza con l'ananas non te la fanno!"
Charles prende in giro il suo amico e io alzo gli occhi dal tavolo rivolta verso il mio ragazzo con la bocca aperta.
"Stai calma, stanno scherzando. Io odio la pizza con l'ananas."
Gli conviene o entro stasera si troverà senza ragazza.
"Ma sapete per caso perché Victoria e Tom non sono venuti?"
Da capotavola Pierre cerca di capire perché la nostra quinta complice manchi all'appello.
"Non credo neanche che siano venuti qui in Italia..."
Alziamo le spalle tutte e quattro. Davvero non abbiamo idea del perché ultimamente Vic non si faccia più vedere o sentire.

"Scusate, devo rispondere."
Lance si alza dal suo posto e mentre lo fa lo fulmino con lo sguardo.
Cosa avranno sempre da chiamarlo nei momenti migliori?!
Si allontana e addirittura esce dalla pizzeria.
Vedendolo fare questo gesto subito mi torna alla mente una questione che vorrei porre ai miei amici e che da un po' mi tormenta.
"Ragazzi...ora che Lance non c'è...qualcuno ha idea di cosa possiamo fare per il suo compleanno?"
"Sinceramente compio gli anni prima io!"
Charles fa l'orgoglioso dall'altra parte del tavolo. Ok ok il compleanno di Lance è praticamente tra un mese e mezzo, ma voglio essere sicura che tutto ciò che ho in mente di fargli venga bene.
"Dove siamo quando compie gli anni?"
Prendo velocemente il cellulare e cerco il calendario che Lance mi ha mandato.
"Messico!"
Ma Cate mi brucia sul tempo.
"Potremmo anticipare El dia de los muertos e fare in modo che sia una festa per lui..."
El dia de los muertos...mi piace come idea! Bravo Carlos!
Sto per parlare nuovamente, ma mi zittisco subito quando Lance torna e mentre si siede tutti fingiamo di fare altro.

"Allora ragazze, come avete ricompensato Pierre e Lance del loro podio?"
Ah perché dovrei anche ricompensarlo in qualche modo per aver fatto il suo lavoro?
"Ehm...in nessun modo!"
Rispondo alla domanda di Isa e ricevo gli sguardi stranito delle mie amiche.
Cosa c'è di così strano?
"Ragazze? Che c'è?"
"Beh mi aspettavo che foste arrivati in ritardo questa sera per..."
Oddio, ma basta!
"No ragazze, no!"
Fortunatamente la nostra conversazione viene interrotta dai nostri ragazzi che si avvicinano a noi.
"Andiamo? Sono stanco morto!"
Charles tenta di pregare Charlotte, la quale però gli rivolge uno sguardo rimproverante.
"Stanco di cosa?! Neanche hai finito la gara!"
"Ho rischiato di morire!"
Prima che la situazione possa degenerare, io e Lance concordiamo che sarebbe anche l'ora di tornare in hotel, anche perché sono iper stanca e vorrei solo infilarmi sotto le coperte.
Informiamo i nostri amici e con molta calma ci incamminiamo verso l'hotel. Davvero, queste rimpatriate mi distruggono e non sono sicura di arrivare sveglia fino alla camera.
Ci mettiamo chiaramente più del dovuto ad arrivare in camera, dato che ogni dieci metri mi devo far pregare per continuare a passo spedito.
Lancio letteralmente le scarpe in un angolo della camera e quasi come avessi ritrovato la freschezza prendo a cambiarmi freneticamente per essere pronta a dormire.
"Mi hai rovinato tutto il divertimento..."
Mi volto verso Lance stranita.
Cosa sta blaterando?
"Sono stato bravo oggi. Potevi dimostrarmi la tua felicità a riguardo facendo una cosa..."
Questa frase mi fa molto riflettere.
Da quando abbiamo deciso di provarci insieme e di fare tutto dal principio e senza correre, lui non mi ha mai dimostrato una mancanza o una seccatura nella sfera sessuale. Ho sempre pensato che sarebbe successo nuovamente quando entrambi ce la saremmo sentita e senza dover essere una cosa forzata.
Ma queste sue affermazioni mi stanno facendo capire che in realtà gli manca quella parte della nostra vita sentimentale e in qualche modo sta iniziando a infastidirlo.
"Lance...io..."
Senza farlo intenzionalmente, aggiungo una nota insofferente alla mia espressione.
Raramente penso alla prima volta in cui io e Lance abbiamo fatto sesso e a come lui si sia comportato. Ma questa volta mi torna tutto in mente, come se anche il solo pensiero che possa succedere di nuovo mi terrorizzi. Forse ho solo paura che Lance si mostri ancora come quello che fa sul serio che, non ho mai ammesso, mi ha spaventato un po' quella volta.
Lance si avvicina a me, che ormai mi sono già sistemata sotto le coperte, e mi prendo il viso tra le mani.
"Non ti allarmare. Non ti forzerei mai."
Mi lascia un bacio casto sulle labbra.
"Avanti, dormiamo ora."