NESSUNO TI TOCCHERÁ

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NESSUNO TI TOCCHERÀ

POV Diego

Il pranzo è andato abbastanza bene, nessuno è morto almeno...

Con Gian ho parlato molto è simpatico e ho scoperto che ha gli stessi poteri di suo padre, può fermare o rallentare il tempo, io gli ho detto il mio, ovvero che posso vedere avvenimenti futuri.. ovviamente come tutti era tutto gasato dicendo che avrebbe voluto lui un potere come il mio, ma gli dissi che il mio potere è sono un dannato fardello...

Gli ospiti se ne sono andati è stranamente abbiamo legato molto con gli angeli soprattutto Lele, infatti quando sono salito per far venire a mangiare Lele e Tanc li ho visti li che flirtavano di brutto..

Decisi appena se ne andarono di andare nella mia stanza, ero molto stanco così mi misi a dormire...

~Sogno~

X: "Tuo padre ha ucciso il mio" disse un figura di cui non riconosco il volto..

X: "Quindi adesso io ucciderò te demone, primogenito di Lucifer, voglio vedere tuo padre soffrire" la figura uscì fuori un pugnale..

L: "Perché lo fai, stai lontano da me"

La figura si avvicinava a Lele e lui cercò di difendersi, si aiutò con le ali, poiché non aveva armi.. ma fu tutto inutile perché dopo un po' venne trafitto al petto...

La figura se ne andò soddisfatta...

Vidi mio fratello disteso a terra in una pozza di sangue, con le sue ali distrutte a causa dei colpi di lama, esalare il suo ultimo respiro dicendomi

L: "D-Diego...d-di a T-Tanc che io lo a-amo"

-Fine sogno-

Mi risvegliai tutto sudato urlando

D: "NOO, LELEE"

Avevo appena visto mio fratello morire... non posso permettere che accada, non posso perdere mio fratello...

Vidi la porta spalancarsi ed entrare correndo Lele.

L: "Diego che è successo" si sedette sul mio letto e mi fece poggiare la testa sulle sue gambe e cominciò a farmi i grattini sul braccio per calmarmi...

D: "Lele ho visto una cosa brutta..." mi misi a piangere..

D: "L-Lele i-io non v-voglio che accada... ho paura"

L: "Mi vuoi raccontare cosa hai visto?"

D: "No Lele, non posso...sta volta non posso. Ti prego resta con me ancora un po'"

L: "Non me ne vado Dié, sto qui con te"

Mi riaddormentai grazie alle coccole di Lele, ma rifeci lo stesso sogno alzandomi di nuovo di scatto... per fortuna non avevo svegliato Lele.

Dovevo liberarmi di questo peso così decisi di raccontare tutto a Gian.. mi fidavo di lui è una persona che ti sa ascoltare e questa è una qualità che mi piace un una persona.
Andai in bagno e lo chiamai subito...

-chiamata con Gian-

G: "Pronto?"

D: "Ciao Gian c'è anche Tanc li con te?"

G: "Si è qui devo mettere il viva voce?"

D: "Si devo parlare a tutte e due"

T: "Ei Diego, ma Lele?"

D: "Ecco e di lui che vi devo parlare"

T: "Che gli é successo?"

D: "La domanda non è cosa gli è successo, ma cosa gli succederà"

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