5 - Amici

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22/04/1996

Andarono a prendere un gelato che venne considerato un pranzo, per poi camminare tra le strade di Seoul. La donna dai capelli lunghi e biondi si guardava attorno gli occhi illuminati, provando gioia perfino per le piccole cose.

Taehyung si rese conto che alla zia mancava il suo paese natale, che sfortunatamente dovette abbandonare per sfondare nel campo dell'architettura nella città che fin da piccola aveva sognato: New York.

Per questo lui era felice del fatto che esaudì il suo sogno, ma la nostalgia poteva venire a chiunque.

«Come sta andando in America?» domandò il castano interessato attirando l'attenzione della donna.

«Ho trovato compagnia!» esclamò lei contenta con un'espressione innamorata facendo gioire il nipote che le avvolse le spalle con il braccio.

«Voglio sapere tutto nei minimi dettagli.»

«Si chiama Josh e l'ho conosciuto quando mi cambiarono di ufficio nell'azienda. Poiché è molto grande non abbiamo avuto la possibilità di incontrarci... E pensa un po' ormai è più di un'anno che stiamo insieme e ora conviviamo.» disse infine con un sorriso smagliante, facendo fare un verso di tenerezza a Taehyung che si emozionò leggermente.

«Sono contento che finalmente hai trovato qualcuno, e spero vada avanti... Ricordo che tu avevi molti problemi nel trovare ragazzi.» si ricordò il castano facendo una risata amara, mentre la zia annuì dandogli ragione.

Quando Taehyung era più piccolo, anche lei era una semplice ragazza di vent'anni e da sempre ha avuto un carattere molto particolare. Difficilmente i ragazzi trovavano in lei qualcosa di attraente, perciò preferivano esserle amici, mentre le ragazze le stavano letteralmente alla larga, considerandola non all'altezza per loro. Gli anni passavano e lei rimaneva sempre la stessa e i problemi quindi rimanevano gli stessi e a causa di ciò perse molta autostima, trascurandosi anche un po', senza rendersi conto che aveva molto da offrire.

Le veniva sempre detto che era una bella ragazza, ma di certo i soliti complimenti che i familiari fanno, non sempre si considerano veritieri perciò la situazione non migliorava. Poi però con il tempo maturò, si concentrò negli studi e per quanto riguardava il suo aspetto ed il suo carattere, non si fece più problemi, accettandosi per quella che era e se nessuno l'avrebbe apprezzata non si sarebbe fatta buttare giù.

Era una donna forte, autonoma, simpatica e altruista e ebbe il coraggio di cambiare paese, abitudini e cultura, senza poi uscirne con i lividi. In quel momento difficile della sua vita, dove perse una delle persone che l'accettava per come era e che la sosteneva in qualsiasi situazione, aveva solo suo nipote il quale era l'esatta copia di essa, e forse avrebbe preso in un certo senso il suo posto.

«Te l'ho mai detto che tu sei uguale a tuo padre, si?» disse a un certo punto con un piccolo sorriso voltandosi verso di lui che dall'espressione si poteva notare della pura fierezza.

«Non me lo hai mai detto... Ma l'ho percepito. Mi rendo conto di essere anche io un ragazzo di buon cuore e che si fida troppo delle persone, dandogli tutto me stesso... E devo ammettere che a volte questo è uno svantaggio.» rispose Taehyung abbassando lo sguardo tormentato, ma la donna lo risvegliò dandogli una pacca sulla spalla.

«Taehyung l'ultima cosa- se non affatto... che tu dovresti provare è la paura di amare. Non c'è niente di male nell'avere dei sentimenti... Certo puoi soffrire, ma dopotutto hai guadagnato quel qualcosa in più che ti arricchisce da dentro.» disse rimanendo in silenzio per poi voler aggiungere altro.

«E voglio precisare che puoi amare chi vuoi... Sappilo.» concluse soddisfatta facendo sorridere l'altro che annuì.

«Tu sarai sempre il mio piccolo Tae che mi rubava le sigarette...» lo richiamò attirando nuovamente la sua attenzione. Il castano stava per dire qualcosa ma si bloccò, come se quello non era il momento adatto: avrebbe avuto davanti molti giorni, non aveva fretta. E come per cercare di cambiare discorso, fece una faccia scioccata voltandosi verso di lei.

The lake's bench -ἐλπίς- || TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora