Vi presento Lawrence Smith, è un uno sfortunato.
Lo sfortunato racconta: avevo aperto quel capitolo della mia vita senza quasi rendermene conto. Yvonne ed io eravamo sposati da poco più di due anni, eravamo giovani. Avevamo appena cambiato casa, ci eravamo trasferiti fuori città per poter vivere più tranquillamente, lontano dal caos della metropoli. eravamo eccitati all'idea di vivere nella campagna.
Avevamo scelto una graziosa villetta unifamiliare a circa venti chilometri dalla periferia in un paesello piuttosto caratteristico della zona con case costruite in legno e pietra. L'avevamo acquistata tramite un'agenzia immobiliare, lo avevamo fatto in fretta e furia, eravamo ansiosi di andare a vivere in una casa tutta per noi, senza la figura costante dell'affittuario sulla soglia del nostro vecchio appartamento.
Finalmente giungemmo a destinazione, trovandoci di fronte ad un piccolo edificio in legno chiaro e pietra grigia. Esso era immerso nel verde, sul limitare del bosco, un piccolo ruscello scorreva placido nel giardino dinnanzi, terminando poi in uno stagno circondato da qualche canna. Delle ninfee galleggiavano tranquille sulle sue acque smeraldo, disturbate solamente dai salti di numerose ranocchie. Il loro gracidare mi innalzò ulteriormente l'umore. Un bianco steccato circondava l'abitazione che a sua volta era circondata da un magnifico manto erboso. accanto al cancelletto che immetteva ad un vialetto di ciottoli e ghiaia, un alto ciliegio in fiore.
Ci guardammo negli occhi, allora lo facevamo così spesso, adoravo smarrirmi in essi. <<Amore, siamo in paradiso?>> le domandai incredulo, <<No - mi rispose lei sorridendo, poi si avvicinò e, prendendomi delicatamente per il bavero del cappotto, mi diede un lungo bacio appassionato - Adesso siamo in paradiso.>>.
Entrammo in casa e disfammo i bagagli, sistemando le nostre cose. La casa era già stata arredata dai proprietari precedenti ma ci trovammo subito a nostro agio. La sera, seduti a tavola, consumavamo la nostra cena. Intenti a sistemare le nostre cose non avevamo avuto tempo per preparare un pasto degno dell'occasione e ci eravamo accontentati di una lasagna surgelata e un bicchiere di birra.
Ricordo quella cena. Avevo quasi finito la mia porzione quando Yvonne mi disse:<<Amore, devo dirti una cosa.>>. I suoi occhi non riuscivano a nascondere una grande gioia. <<Che c'è?>> domandai incuriosito, con una gran voglia di apprendere la notizia che tanto la stava facendo gioire. <<Sono stata dal dottor Howthorne questa settimana. E' qualche tempo che ho le nuasee e mi sento strana.>> cominciò lei, <<Si, hai vomitato piuttosto spesso ultimamente, ha trovato qualcosa che non va?>> chiesi, impaziente che Yvonne mi svelasse il suo segreto, <<No, sto bene. E' tutto a posto. Ecco, io - si interruppe un istante, il suo sguardo incontrò il mio - sono incinta.>>. Il sorso di birra che stavo deglutendo mi andò di storto e per poco non soffocai, iniziando a tossire come un matto. <<Cosa? - balbettai confuso - Sei incinta?>>, <<Si - sussurrò lei - Di due settimane.>>. Probabilmente non avevo avuto la reazione che si aspettava. Probabilmente ero felicissimo, entusiasta, ma la notizia mi aveva colto così alla sprovvista da lasciarmi confuso ed intontito. <<Mio dio, ma è fantastico! - esclamai cercando di schiarirmi le idee, di focalizzare quanto potesse essere unico ed irripetibile quell'avvenimento - Non poteva capitare in un momento migliore!>>, <<Sei contento?>> mi domandò Yvonne un po' timorosa, <<Sono al settimo cielo Amore mio! - balzai in piedi, innalzando la lattina di birra che tenevo in mano, accennando un brindisi - Non poteva capitare in un momento migliore! La nuova casa è grande! E' spaziosa! Abbiamo un giardino bellissimo! Scusami per prima ma proprio non me lo aspettavo!>>, <<HAi ragione, avrei dovuto dirtelo subito. Ma ho pensato che...>>, <<Chi se ne frega Yvonne! Dirmelo prima, dirmelo ora, dirmelo fra un mese! Sono contento! Non poteva capitare in un momento migliore!>> la interruppi in preda alla gioia. Ero così felice, le presi le mani e cominciammo a danzare cantando a squarciagola canzoni e ritmi inventati. <<Diventerò papà! Diventerò papà non ci credo! Evviva!>>.
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UN UOMO SFORTUNATO
Kısa HikayeLawrence Smith è riuscito ad avverare i suoi sogni, ha una moglie che lo ama, un figlio, una casa e un lavoro. Ma, ahimè, la freccia della sfortuna colpirà la sua vita.