CAPITOLO TRE

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Sono stata tutto il giorno a casa. Ho dormito tantissimo dalla mattina fino al pomeriggio dopodiché, mi sono dedicata a mandare curriculum vitae, come se non ci fosse un domani.
È sera, finalmente vedo un'amica.  La mia Lily anche se a volte mi rompe troppo le balle.
Opto per un vestitino nero sopra il ginocchio, le Dottor Martins e un giubbotto di pelle nero.
Saluto mio padre e gli dico che non farò tardi. Voglio mantenere la parola perché voglio la sua totale fiducia. Quando parcheggio la macchina davanti al Dive, vedo la macchina di Lily già lì. Secondo me non sta più nella pelle e vorrà sapere tutto.
Che poi mi chiedo.... lei con quel tipo del locale...chissà com'è andata a finire....
Quando entro Lily è seduta in fondo vicino alla finestra. Si sbraccia appena mi vede e quando arrivo al tavolo mi stritola in un abbraccio.
<<Vorrei ucciderti...ma si può sapere cosa combini?>>
Ci sediamo. <<Io? niente, perché Ah già ...mio padre ha chiamato pure Trump per sapere dov'ero! Tranquilla Lily come vedi sono viva... È vegeta!>>
<<Tu non puoi capire che ansia mi ha messo! E di come mi hai fatto stare in pena. Ora vorrei sapere se almeno tutto questo allarmismo ne è valsa la pena per farti sverginare...Chi è lui?>> conclude ridendo.
Sbruffo, possibile che non pensa ad altro?
<<Lily. Basta ti prego. Perché insisti sull'argomento? Ti ho detto mille volte che mi dà FASTIDIO>> sottolineo con il tono di voce <<Quando parli di una cosa mia personale, in questo modo. La prossima volta che lo fai, me ne vado.>> metto il broncio.
Annuisce incrociando le braccia sul tavolo... <<Scusa. Ma parla ora.>> Torna seria.
<<Allora hai visto che domenica sono uscita con Stephanie?>>
<<Si. Quindi?>>
<<Siamo andate a Central Park per una passeggiata. Poi siamo andate a mangiare nel ristorante dove lavora la sua fidanzata...>>
A quelle parole Lily spalanca gli occhi.
<<Fidanzata? Mi stai prendendo in giro...cioè è lesbica?>>
<<Esattamente... e la fidanzata è una grandissima figa. Mercoledì a proposito siamo state invitate da Stephanie ad una festa. Ti va di andarci? Mi ha chiesto di chiedertelo!>>
Lily si stranisce e vedo che alza il sopracciglio. Brutto segno.
Ride ad alta voce e faccio segno con la mano di calare il tono, vergognandomi perché la gente qui dentro comincia a guardarci un po' male.
<<Come prego? Ma se ha accettato l'invito del Signor Hunter alla serata di Gala...dovevi vederla oggi come sculettava. Tutta contenta; È venuta in pausa pranzo e non vedeva l'ora di sbatterci in faccia la notizia!!! Non ti fidare... È solo una civetta... Magari è bisessuale.>>
A quelle parole mi sento un magone nello stomaco. Di tutto ho solo capito che Chris l'ha invitata ad una serata importante. Mentre a me, ha solo proposto un lavoro e in più mi ha detto di non dire niente a nessuno. Che stronzo che è, che stupida che sono stata.
<<Beh è la sua segretaria e a me sta simpatica... Comunque, buon per lei. Allora ci vieni alla festa mercoledì?>>
<<Assolutamente no. E poi esco con Joe.>>
<<Ah. Quindi è successo qualcosa, suppongo, sputa il rospo!>>
<<Beh a differenza tua mi sono data da fare...>>
Alzo gli occhi al cielo...
<<Si però dai, vieni alla festa mercoledì. Porta anche lui no?>>
<<Non se ne parla proprio...>>
Faccio una faccia da disaccordo totale.
<<Che c'è? Non mi piace quella e non mi fido. Preferisco andarmi a fare una scopata che sopportare quella gallina. Comunque, continua...non cambiare discorso. Dove sei stata?>>
<<Vabbè vuol dire che andrò da sola. Comunque nulla, sono stata in giro con un amico e alla fine mi sono ubriacata e ho dormito a casa sua. Tutto qui.>>
<<Da quando hai amici maschi?>> Fa un'espressione strana. La stessa domanda di papà ieri.
<<Da ora. È un amico di Jacks. L'ho visto tornando a casa e ciaone...>> mento.
<<È sexy?>> Beh si Hunter è sexy....
<<No. E comunque basta... Cambiamo discorso.>>
<<Non me la racconti giusta Foley. A proposito l'offerta del Signor Hunter? Non sei passata oggi.>>
<<Anche no. Gli ho già risposto quando mi ha ri-accompagnato a casa venerdì.>>
<<Ma cosa è successo venerdì? Dai sono curiosa.>>
<<Nulla. Sono scesa davanti casa, l'ho ringraziato e fine della storia.>>
<<Se lo dici tu...mi fido...ma questa volta ho un altro presentimento...>>
<<Sarebbe?>>
<<Che mi nascondi qualcosa. Mi dispiace se è vero. Ti voglio bene da una vita e non spiffererei mai i cavoli tuoi. Ma se mi dici che non c'è nulla allora ok.>>
Mi dispiace, mi dispiace Lily ma non posso dirti la verità. Ti voglio bene anche io, perdonami.
<<Certo che lo è....>> mi sento una merda.
<<Ok.>> beve un sorso della sua birra.
Mi sono dimenticata di ordinare. Chiamo il cameriere della sala e ordino un espresso martini. Lily mi da il cinque e continuiamo a parlare...L'argomento è Joe... Mi racconta che sono stati insieme fino all'alba nel suo locale, non può che farmi piacere per lei.
Ha un lavoro, quasi un fidanzato e indipendenza.
Io ho un segreto di merda da mantenere. Ho mentito a tutti, non ho un lavoro e neanche l'indipendenza... che schifo di vita.
Concludiamo la serata e torno a casa.
Il mattino dopo, sento mio padre aprire piano la porta di camera mia. Sono sotto le coperte. Lo sento di sorridere soddisfatto e poi sento la porta di casa chiudersi. È uscito per andare al lavoro.
Mi alzo, ho una faccia devastata, ma chissene frega. Scendo giù e mi faccio un caffè.
Apro il pc e trovo un'e-mail da parte... Oh no. Chris Hunter ha la mia e-mail?

The big Forbidden Apple. I PARTE.WE BELONG TOGETHER.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora