CAPITOLO DODICI

113 4 2
                                    

Nella vita, a quanto pare non si dovrebbe mai dare niente per scontato. Neanche le persone che di punto in bianco, diventano estranee nella tua vita.
Un momento prima gioivi con loro, il momento dopo erano completamente distratti ed assenti. Più precisamente LONTANI.

Ci guardiamo per un istante. Lui mi porge la sua mano. Rimango immobile. Sono tesa e ho la sudorazione a freddo. Sento che sto per svenire. Dopo un mese, è la prima volta che lo rivedo.
<<Piacere di rivederla, Signorina Foley.>> Il suo tono è formale, secco e diretto.
La voragine nello stomaco, si allarga sempre di più.
La fidanzata di Chris, mi guarda male. O meglio, ci guarda male. Forse non si aspettava che conoscessi questo stronzo. Nella mia vita, non devo più permettere a nessuno di ferirmi. D'altronde l'ho lasciato io. Lui mi ha detto che mi amava. Io gli ho detto che l'amavo. Ma a volte, anche se si ama qualcuno per il proprio bene, devi lasciarlo andare.
<<Vi conoscevate?>> Chiede Abigail.
Faccio per rispondere ma Chris, mi precede.
<<Si, ha fatto un colloquio per la posizione di segreteria personale. La mia. Ma non aveva abbastanza esperienza nella sua formazione. Vera signorina?>>
Eh? Fa sul serio? Vuole giocare? Bene allora giochiamo.
<<Si, è vero. Ma come si dice, si chiude una porta e si apre un portone. Mi trovo molto bene qui. Il mio capo è così attento, comprensivo e professionale con me. Ieri a pranzo, abbiamo parlato proprio di te, Abigail. Del tuo progetto e di ciò che io ho mente per realizzarlo. Gli piace moltissimo il mio modo di pensare.>>
Chris cambia espressione e noto che stringe i pugni. <<Beh, direi che ti ha tenuto testa la ragazza, amore. C'è sempre qualcuno più stronzo di te.>>
Abigail, non fa in tempo a finire la frase, che Nora la chiama perché Jordan la vuole nel suo ufficio.
<<Beh ci vediamo tra un po'. E tu Chris, fai il bravo. È stato un piacere Tamara.>>
<<Nora, no, deve firmarmi i documenti.>> Dico, per non incrociare più gli occhi del vichingo.
<<Mi ha detto Jordan che ci penserà lui e che puoi aspettarlo al ristorante. Ha prenotato un tavolo per due.>>
Chris chiude gli occhi come due fessure e le sue labbra, sono tese come due corde di violino. Sembra che si sia perfino dimenticato della sua ragazza, che con un bacio sulla guancia, cerca di riprendere la sua attenzione. Ma nulla.
<<O-o-ok.>>
<<Ciao Tamara. Ci vediamo all'evento.>>  Abigail mi stringe una mano, ma il suo sguardo è sul suo uomo.<<Ciao, grazie.>> rispondo stordita.

Io e Chris in modo istintivo, guardiamo lei e aspettiamo che svolti l'angolo del corridoio. Io mi giro sui tacchi e mentre lo faccio sento la sua voce dirmi...
<<Ti sta benissimo la collana.>> Il suo tono ora è cambiato. È molto dolce. Come quello che ricordavo, quando mi riempiva di complimenti, lo stesso di quando facevamo l'amore. Ho l'ansia addosso, comincio a tremare. Non posso farcela, devo raggiungere il mio ufficio più in fretta possibile.
<<Grazie. Ora devo andare.>> dico con la bocca secca. 
Tiro dritta nel mio ufficio. Chiudo la porta alle mie spalle. Mentre torno verso la scrivania, sento la porta, aprirsi e richiudersi.
Mi giro ed è lui. Non posso crederci. Maledizione a me che non giro MAI la chiave.
<<Cosa vuoi Chris. Esci dal mio ufficio.>> Sto tremando. La sua presenza mi fa scattare tutti i nervi del mio corpo.
<<Sono stato di merda. Non rinfacciarmelo. Mi hai lasciato tu, ricordi?>>
Mi allontano ancora di più mettendomi vicino la sedia della scrivania. Sento come un bisogno di proteggere me stessa da lui.
<<Appunto. Non ti ho chiesto io di venire qui. Vattene, ho parecchio lavoro da fare.>>
Lui non mi ascolta, prende la rincorsa e si mette proprio davanti a me.
<<Lei.>> Fa un sospiro. Chiude gli occhi e quando li riapre le sue iridi sono più azzurre che mai. Dio, com'è possibile che un essere umano sia tanto bello?
<<Non è la mia fidanzata. Non lo so che cazzo è.>>
Alzo un sopracciglio.
<<Ah, quindi non era a cena con la tua famiglia, quando Lily ha ricevuto la proposta di matrimonio da Joe, giusto?>>
Ora ha alzato lui, entrambe le sopracciglia. Si arrabbia ancora di più. <<Cazzo, dovrei licenziarla.>>
<<No sei tu, sei uno stronzo. E adesso vattene...>>

The big Forbidden Apple. I PARTE.WE BELONG TOGETHER.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora