Capitolo 15

742 24 0
                                    

⚠️

i due ragazzi si sedettero sul divano e giorgio lo guardo con aria interrogativa. alex fece un sospiro comincio a parlare


A:-credo di doverti delle spiegazioni-

G:-beh si-

A:-allora...i-io non volevo, non volevo farmi vedere in questo stato-


Giorgio lo guardò ancora più confuso cominciando a vedere che Alex pian piano cominciava ad arrossire e piangere.


G:-c-come... i-io non capisco-

A:-io non volevo che mi vedessi cosi.. debole..-*Alex sospirò e continuò il suo discorso alzando gli occhi incontrando quelli di Giorgio*

A:-m-mia madre... ha, ha avuto un brutto incidente -

Giorgio si congelò e portò una mano alla bocca spalancando gli occhi...

A:-l-lei è in coma.. da una settimana e- e i-io non...-

Alex non fini di parlare che si appoggio con i gomiti sulle ginocchia nascondendo la faccia tra le mani. Giorgio capiva come si sentiva e quello che poteva fare era stargli accanto e non abbandonarlo facendogli sapere che lui ci sarà sempre. Giorgio si avvicinò ad Alex avvolgendolo con le braccia e lasciandogli un leggero bacio sulla guancia.

G:-mi dispiace tantissimo Alex... capisco come ti senti, ma sappi che sono e ci sarò sempre... non ti devi vergognare a farti vedere debole con me, siamo una coppia e affronteremo tutti i problemi che la vita ci offrirà-

Alex alzò la testa dalle mani e guardò Giorgio che lo stava guardando con un sorriso in volto cercando di confortarlo.

A:-g-grazie-


/\/\/\/\/\/\/\



Passo un mese e la mamma di Alex era ancora in come senza segno di miglioramento, una volta aveva mosso il dito, ma niente di più. Alex andava a trovarla quasi ogni giorno e qualche volta anche Giorgio era con lui.

I due ragazzi erano appena usciti dall'ospedale e si dirigevano verso casa di Alex per stare un po' insieme.

Giorgio ancora non aveva mai incontrato il padre di Alex, aveva avuto solo il piacere di vedere sua madre un paio di volte ancora prima dell'incidente.
Appena arrivarono a casa di Alex entrarono e Alex sperò con tutto se stesso che suo padre non fosse in casa, per sua fortuna fu così, varcarono la porta di casa nauts e si diressero verso camera di Alex.
Giorgio era stato poche volte a casa sua e notava sempre l'ordine e la pulizia che regnavano sia in casa sue che in camera sua... e nonostante le condizioni di sua madre in quella casa regnava ancora l'ordine più totale. I due ragazzi si sedettero sul letto di Alex e Giorgio cercò in tutti i modi possibili di farlo distrarre e tirargli un po' su il morale.
Per un po' ci riuscì, Giorgio comincio a vedere un sorriso velato sulle sottili labbra di Alex.
Passarono circa dieci minuti

La pace prima della tempesta

fino a che i ragazzi sentirono la porta aprirsi e sentire pesanti passi che arrancavano dentro casa. Le labbra di Alex si serrarono e il sorriso sparì del tutto, Giorgio non capì e voleva chiedere spiegazioni, stava per aprire la bocca quando il padre di Alex entrò sbattendo la porta con una tale furia che mise ai due ragazzi una paura che li fece saltare sul posto.

G:-e-emh s-salve signore i-io sono g-giorgio piacere di conoscerla- *balbetto Giorgio forzando un sorriso al padre di Alex*

Giorgio non conosceva quel signore ma gli bastava vedere il suo aspetto e i suoi occhi pieni di rabbia per aver paura di lui. Giorgio non si era neanche accorto che nel mentre il padre entrava in camera di Alex aveva la mano intrecciata a quella del ragazzo vicino a lui.
Alex rimase immobile e "appena torno alla realtà" salutò suo padre nervosamente strappando via la sua mano dalla presa di Giorgio.

P:-figlio cosa cazzo fai... in camera tua con questo ragazzino che pare na pecora spaventata... non sarai mica un frocio di merda, non potrei sopportare una tale delusione-
A:-i-io... no papà-
P:-lo spero per te... e tu mh... Giorgio, mi pari na femminuccia E SII UOMO, non sei degno di essere amico di mio figlio lo poterai dall'altro lato.. stupido gay di merda-

Giorgio cerco di nascondere le lacrime e mantenere uno sguardo fermo e impassibile per poi guardare Alex, il quale strinse i pugni per la rabbia per poi alzarsi di scatto.

A:-SI PAPÀ SONO GAY E LUI È IL MIO RAGAZZO, EI IN QUESTO MOMENTO È LA PERSONA PIÙ IMPORTANTE PER ME... MI STA AIUTANDO, MI STA CONSOLANDO E STA FACENDO TUTTO QUELLO CHE TU DA PADRE DOVRESTI FARE IN UN MOMENTO COME QUESTO, E NON TORNARE TUTTE LE SERE UBRIACO E PRENDERTELA CON ME-

Alex sputò tutti i suoi pensieri urlandoli contro il padre iniziando a piangere e urlare ancora più forte.

Suo padre lo guardo inflessibile e si limitò solo a dire

P:-sei una delusione per i tuoi genitori-
A:-NON È VERO MAMMA SAREBBE ORGOGLIOSA DI ME QUALSIASI ORIENTAMENTO IO ABBIA.-

Il padre a quella frase non ci vide più lancio uno sguardo assassino ad Alex per poi tirargli un pugno facendolo cadere... rivolse poi l'attenzione su Giorgio che si era precipitato da Alex steso per terra cercando di aiutarlo a rialzarsi
P:- e tu piccolo frocio di merda vai fuori da casa mia-

Alex guardò Giorgio e gli sussurrò all'orecchio di andarsene... sapeva quanto Giorgio fosse fragile ed emotivo e non voleva causargli traumi o roba del genere.

G:-no non ti lascio solo-
A:-starò bene fidati... ora vai prima che facci del male anche a te-
G:-non posso lasciarti qui con quell'uomo-
A:-tranquillo ci penso io ora vattene-
G:-promettimi che starai bene-
A:-te lo prometto-


Hey my friends come va...
Questo capitolo è tipo bello a parer mio anche se mi stavo arrabbiando da sola scrivendo le parti del padre.. pensare che ce ancora gente cosi nel mondo mi fa gelare il sangue... vabbene detto questo mi sono accorta che tipo non metto mai gli accenti ma sorratemi mi scordo
Grazie per la lettura🧩

~Tama

.Don't leave me.                                                 |thebadnauts|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora