Capitolo 16

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Passò un giorno dall'accaduto e Alex non aveva mai chiamato, gli aveva solo mandato un messaggio per dirgli che stava bene.

Il giorno dopo Giorgio sempre più preoccupato decise di prendere una decisione a dir poco avventata, in un attimo di rabbia e ansia il piccolo ragazzo usci da casa sua e si avviò con passo svelto verso casa Nauts.
Mentre camminava i suoi pensieri cominciarono a intasargli la testa, sapeva che non sarebbe stata una buona idea andare a parlare con il padre di Alex, ma non riusciva a reggere il peso e l'ansia che il SUO ragazzo stesse passando l'inferno per colpa sua.
Giorgio in fondo sapeva che non era colpa sua se suo padre era omofobo, ma il senso di colpa era troppo forte e non voleva che Alex dovesse passare quell'inferno da solo... si un inferno, nessuno si meriterebbe una cosa del genere, nessuno.

Arrivò davanti alla porta della cosa di Alex piazzandosi davanti alla porta, prese il telefono dalla tasca e velocemente scrisse un messaggio sul gruppo whatsapp wgf.

"Vi voglio bene amici...ricordatelo"

Scritto il messaggio e inviato esitò un attimo prima di bussare alla porta. Una volta aperta vide uno degli scenari più raccapriccianti che Giorgio potesse mai immaginarsi.
Ad aprirgli la porta fu il padre di Alex che presentava piccole macchie di sangue sulla camicia sgualcita e una birra in una mano, alle sue spalle Giorgio vide Alex riverso sul piccolo tavolino in vetro del loro salotto anche esso macchiato da varie goccioline di sangue.

Giorgio spalanco gli occhi prima di ed entrare in casa sua precipitandosi verso il ragazzo.

G:-ALEX-X ti prego rispondi-

Alex alzò lentamente la testa accorgendosi solo ora della presenza del ragazzo.

A:-GIORGIO VAI VIA DI QUI-
G:-non ti lascio vieni via di qui-

Fece appena in tempo a finire la frase che Giorgio sentì un dolore lancinante percorrergli tutto il corpo, poi nero, vedeva tutto nero ci mise un attimo a capri cosa fosse successo e con le sue ultime forze, rialzandosi dal colpo che gli era stato inflitto dal padre di Alex, si mise faccia a faccia con il padre.

G:-come cazzo fai a fare certe cose, ma non ti fai schifo da solo, rendere la vita un inferno a TUO figlio, TUO FIGLIO PORCA PUTTANA, nessuno meriterebbe un padre come te, hai fallito-
P:-non puoi dirmi come educare mio figlio brutta merda-

"Da anna:
Anche noi ti vogliamo bene, ma che succede

Da cico:
Si sembra che stai a mori "



Giorgio si distrasse dal suono del suo telefono che annunciava l'arrivo di nuovi messaggi... e fu li che con la guardia abbassata il padre di Alex gli sferro un pugno dritto in faccia facendolo cadere all'indietro cadendo sopra il piccolo tavolino di vetro che con l'impatto si ruppe in mille piccoli frammenti.

Quella scena fece dimenticare ad Alex tutto il dolore fisico che provava in quel momento lasciando spazio all'ira e alla rabbia più profonda. Scattò in avanti verso Giorgio per toglierlo da sopra le piccole schegge di vetro assicurandosi che ancora stesse respirando nonostante tutto il sangue che continuava ad uscirgli da corpo.

A:-ti prego resisti non voglio perdere anche te-

Piccole lacrime cominciarono a scendergli lungo il pallido viso. Alex si alzo dal corpo di Giorgio per mettersi faccia a faccia con il padre.

A:-MA SERIAMENTE COME FAI È? COME FAI A NON FARTI SCHIFO DA SOLO, QUANDO TI GUARDI ALLO SPECCHIO COSA VEDI? te lo dico io... vedi un padre di merda omofobo del cazzo che rende la vita di suo figlio.. del suo fottuto figlio un cazzo di inferno.. che non ha scrupoli e per la sua cattiveria è arrivato a menare due ragazzi innocenti... mi fai schifo-
P:-come osi dire questo a tuo padre-
A:-non sei mio padre... non più-

Alex si allontanò velocemente dal padre prendendo Giorgio in braccio per portarlo il più velocemente possibile in ospedale che fortunatamente era a pochi metri da casa nauts. Dopo neanche un minuto Alex entrò di fretta nell'ospedale urlando 'aiuto' catturando l'attenzione di un paio di infermiere che si precipitarono subito dai due ragazzi prendendo il più piccolo e appoggiandolo lentamente su una barella che scomparve subito dagli occhi di Alex che si accasciò stanco su una sedia d'attesa.

Infermiera:-hey giovanotto vedo che hai un brutto taglio ci vanno messi i punti-
A:- eh? A si umh grazie-
I:-seguimi-

Alex segui l'infermiera fino ad una piccola stanza dove prese l'occorrente per medicarlo.

I:-ora ti faccio un'anestesia locale cosi non sentirai niente-
A:-la ringrazio-
I:- ti va di raccontarmi cosa vi è successo?-
A:-un incidente niente di che-
I:- speri per il tuo bene che sia così, nel caso contrario non vergognarti a parlarne con qualcuno-

Una volta messi i punti e una piccola benda per evitare infezioni, Alex si risedette su una di quelle scomode sedie e compose il numero di Lyon dicendo di avvisare gli altri e di raggiungerli in ospedale.


Hi guys codesto capitolo mi garba mucho ci ho messo un po a scrive but i like that... grazie per la lettura spero vi sia piaciuto🌪

~Tama

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