3. Sei uno stronzo.

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Apro gli occhi lentamente, mentre sento il mio corpo muoversi. Effettivamente non mi sto muovendo, ma mi sto muovendo, e la cosa mi risulta abbastanza strana. Alzo quindi la testa velocemente, capendo che occhi verdi mi tiene su una spalla e mi sta trascinando chissà dove.

"Lasciami cazzo." Mi dimeno quindi, mentre la sua presa aumenta sulla mia vita. Anche se continuo a dirgli di lasciarmi giù, in silenzio continua a camminare, e solo una volta arrivato dove voleva si decide a lasciarmi giù. Frustrata mi sistemo la gonna, per poi fulminarlo. "Ti sei bevuto il cervello?" Gli domando quindi, visivamente incazzata. "Stai calma bambolina." La voce del corvino mi fa girare, mentre vedo la sua figura che mi sorride.

"Forza entra." Mi fa poi, aprendomi una porta alla mia sinistra. Affacciandomi noto un lettino d'ospedale e dei macchinari, il che rende tutto meno raccomandabile. "Buonanotte." Mi limito a dire, facendo per andare via, ma prepotentemente mi afferra il braccio e mi scaraventa nella stanza bianca. "Brutto pezzo di merda." Gli sbraito contro, mentre cerco di scappare dalla sua presa che mi avvicina fino al lettino e mi immobilizza. "Fai la brava." Fa solo, lasciandomi nelle mani di quelli che hanno tutta l'aria di essere dei dottori cattivi.

"No, che cazzo fai? Dove cazzo vai?" Mi agito quindi, cercando di slegarmi da sopra a quel maledetto lettino, ma capisco poco dopo che i miei tentativi sono del tutto vani, e una volta averlo visto andare via dalla stanza, e chiudere la porta, l'unica cosa che riesco a vedere è il completo buio.

"No, che cazzo fai? Dove cazzo vai?" Mi agito quindi, cercando di slegarmi da sopra a quel maledetto lettino, ma capisco poco dopo che i miei tentativi sono del tutto vani, e una volta averlo visto andare via dalla stanza, e chiudere la porta, l'u...

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"Ben svegliata." Mentre cerco di mettere a fuoco la figura davanti a me, capisco già dalla voce che si tratta del corvino. "Slegami da qui." Faccio quindi subito, sentendo la testa pulsare. "Neanche un sedativo ti fa stare zitta porca troia." Lo sento però sbraitare. "Cosa mi hai fatto?" Domando poi sbraitando, mentre lui sorride per un attimo.

"Oh niente di che, solo che da oggi in po hai un microchip nel cranio, quindi in caso ti venisse la malsana idea di scappare, sappi che ti troverò sempre." Mi spiega, mentre io non posso fare a meno  di restare scandalizzata alle sue parole, come se quello che mi stesse dicendo fosse impossibile.

"Sei completamente pazzo?!" Sbraito incazzata, mentre lui sbuffando va nuovamente via.

"Portala in camera." Sento le ultime parole, prima che il mio corpo venga preso di peso e trascinato fuori dalla stanza. Apro quindi gli occhi un po' di più, rendendomi conto che non mi ha preso ne il riccio ne il corvino. Ha i capelli castani. "Ciao piacere Bonnie, mi lasci cazzo giù?" Domando quindi finemente, agitandomi sotto la sua presa. "Ciao piacere Hardin, stai zitta." Mi ammonisce, mentre io mi focalizzo sul suo nome: Hardin. Carino.

"Che gran bel nome." Lo prendo per il culo, mentre noto il suo sguardo incupirsi.

"Cosa non capisci dello stare zitta?" Fa poi incazzato, facendomi ridere. "Capisco che faccio il cazzo che voglio." Dico poi, sinceramente, ma alle mie parole sento scaraventarmi sul letto della mia camera, ed anche se avrei giurato di vedere un pugno dirigersi verso la mia faccia, il castano, di nome Hardin, si limita a chiudere la porta della stanza dietro di se con un sonoro e possente tonfo. Mi guardo quindi intorno, analizzando meglio la stanza, ma l'unica cosa che capisco sia possibile fare è dormire, quindi mi limito a cadere velocemente nel mondo dei sogni.

SPAZIO AUTRICE

Capitolo tre, un po' corto ma spero vi piaccia, fatemi sapere. 💜

Kidnapped (Ariana Grande/ Harry Styles/ Zayn Malik) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora