14. Taci.

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Stropiccio gli occhi aprendoli lentamente. Giro la testa confusa, cercando di capirci qualcosa, ma sono assonata e confusa fin troppo in questo momento per connettere il cervello. Mi butto così di nuovo con la testa all'indietro, arrivando a toccare quello che penso che sia a tutti gli effetti un sedile d'auto.

"Si stava così bene." Sento borbottare, capendo quasi subito che si tratta del riccio, che divertito mi prende in giro, e a quel punto non posso fare a meno di alzarmi, cercando di mantenere la testa alzata.

Solo ora capisco che siamo in auto, mentre attraversiamo una strada che sembra così lunga da non riuscire a vedere la fine. "DIVERTENTE." Ironica sorrido, alzando il tono di voce un po' troppo, facendomi girare a me stessa la testa.

"Non urlerei se fossi in te." Mi minaccia, spingendomi dalla spalla di nuovo sul sedile, mentre io lo guardo in malo modo per i suoi modi scorbutici. "Ah no? CHE DOVREI FARE? Mi hai sedato non so per quanto tempo." Mi lamento, rimettendomi di nuovo seduta decentemente, mentre lui nel frattempo se la ridacchia.

"Non stai mai zitta." Si giustifica, scrollando le spalle, quasi non fosse colpa sua che mi ha sedato, ma quasi colpa mia perché parlo troppo.

Ma vaffanculo, adesso è pure colpa mia.

"SI VABBÈ MA NON PUOI-" Cerco di parlare ma mi tappa la bocca con la sua mano, buttandomi di nuovo sul sedile violentemente, facendomi prendere un ennesima botta alla testa.

"Taci." Comanda freddo. La guardo per un attimo perplessa, chiedendomi allo stesso tempo se la mia voce sia davvero così fastidiosa. C'è neanche avessi una trombetta al posto delle corde vocali. Appena lascia la mia bocca, mi rimetto PER L'ENNESIMA VOLTA seduta, e mi limito a guardarlo.

"Ha-" Cerco di parlare. "Signor Styles." Mi interrompe, e non posso fare a meno di sbuffare ma allo stesso tempo stamparmi sul volto un sorriso. "SIGNOR STYLES..." Incalzo. "Posso sapere dove stiamo andando? E sopratutto, perché?" Chiedo, ricevendo solo un segno di negazione da parte sua.

"No, lo saprai più tardi." Dice solo, tenendo gli occhi sulla strada, per poi sterzare in modo brusco, per entrare in una stazione di servizio. Parcheggia l'auto, per poi prendere l'auto ed uscire. "Non muoverti di qui." Mi minaccia, chiudendomi poi all'interno della macchina.

Mi ha appena detto di non muovermi, e fino a qui aveva senso, ma quando mi ha chiuso in auto è svanito tutto. Da dove potrei uscire dentro la sua testa, da dove? Da dove cazzo?

Sbuffo pensando a questa cosa, sapendo già di non dovermi fare tutte queste pippe mentali, perché tanto non capirò mai come ragionano.

I miei pensieri vengono interrotti da uno squillo, proveniente proprio da quello che credo sia il telefono di Harry, così, vedendo che è all'interno del negozio e non può vedermi, afferro il telefono.

*Zayn Malik ti ha inviato un messaggio*

Devo ammetterlo, sono così affettuose le persone che sui messaggi segnano la persona con tutto il nome e il cognome. Ma solo io devo sempre segnarle con qualche nomignolo stupido sennò non mi sento bene?

From Zayn Malik: Siete arrivati? Mi raccomando non dire nulla.

Leggo il messaggio, e decido di rispondere io, così, per capire da me dove stiamo andando e cosa dobbiamo fare.

To Zayn Malik: Non ancora. Ma ricordami una cosa, cosa non devo dire?

Va bene, effettivamente non è la cosa più intelligente che avrei potuto scrivere, però come faccio a farmelo dire se non così? Spero solo rimanga stupido... come al solito insomma. Sobbalzo dal sedile, sentendo il telefono vibrare, e quasi non mi viene un infarto quando vedo il nome del corvino sullo schermo.

Kidnapped (Ariana Grande/ Harry Styles/ Zayn Malik) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora