Finisce sempre così.
Avevo deciso di restarmene a casa a sistemare le ultime cose, ma i miei amici avevano altri programmi.
Me ne stavo tranquillo vicino al biliardo, parlando della nuova stagione di hockey con i miei compagni di squadra, quando l'ho vista entrare. Le mie gambe si sono mosse da sole e sono andato a parlarle con una scusa qualsiasi. Do la colpa all'ego maschile, ma in realtà credo ci sia qualcosa che mi attira verso di lei.
Non è di sicuro la simpatia, perché questa è una stronza con la S maiuscola, non c'è dubbio. Quasi peggio di me.
Non mi è sfuggito il modo in cui la sua amica mi stava mangiando con gli occhi, ma nemmeno Allie mi è sfuggita.
Dio, se è bella! La pelle chiara risalta sotto la maglia nera, e i pantaloncini corti lasciano scoperto ogni centimetro delle sue gambe lunghe, che spiccano senza il bisogno di scarpe alte. Penso sia l'unica ragazza qui dentro a indossare degli anfibi al posto di tacchi vertiginosi, ma questo rispecchia la sua personalità. E poi quei tatuaggi... Cavolo, non ho mai pensato che mi piacessero le ragazze tatuate, ma dovrei cominciare a cercarle. Se sono sexy la metà di quanto lo è lei... Cazzo, perché sto pensando a lei in questo modo?
Non fa per me. Non è il tipo di ragazza che si lascia incantare dalle mie stronzate. Ha l'aria di una che dà parecchio filo da torcere, ma a me piacciono le cose semplici, senza complicazioni. La mia vita è già abbastanza incasinata. Non voglio niente di serio, quindi meglio mettere le cose in chiaro fin da subito.
Prima che tornino dal bagno, mi alzo e vado dai miei amici. Meglio evitare di fare altre cazzate.
«Ehi, amico, dov'eri finito?», domanda Dean, seduto sulla poltrona, stappandosi una bottiglia di birra.
«Chi era quello schianto con cui stavi parlando?», interviene Taylor, interessato.
Guardo la bionda seduta sulle sue gambe, la quale non sembra né dispiaciuta né stupita dalla domanda del mio amico, anzi.«Se vuoi possiamo organizzare qualcosa a tre, Ty, sai che mi piace condividere». La ragazza spinge in fuori le tette, passandosi una ciocca di capelli fra le dita.
Non mi piacciono le ragazze che si offrono in modo così esplicito, ma mi risparmiano un sacco di fatica quando non ho voglia di sforzarmi.
«Tu sì che mi conosci, piccola. Vado a vedere se la ragazza vuole unirsi a noi».
«Non se ne parla». Le parole mi escono di bocca prima che possa fermarle.
Lui mi guarda confuso. «Eh?»
«No, scusa. Intendevo dire che non è il tuo tipo. Fidati, ci ho parlato, è una vera stronza». Cerco di rimediare alla mia uscita fuori luogo, anche se ho peggiorato la situazione. Le ragazze difficili rappresentano una sfida per lui, e Taylor adora le sfide.
«Ah sì? Meglio, sarà una cosa selvaggia», commenta sorridendo, mentre le labbra di Piper – almeno credo si chiami così – atterrano di nuovo sul suo collo.
Approfitto della sua distrazione e decido di andare a ordinare una birra al banco, per avere il tempo di riprendermi dalle cazzate che ho detto.
Non se ne parla. Quelle parole mi risuonano in testa come un'odiosa cantilena, mentre il barista stappa un'Heineken ghiacciata. Mi accascio sullo sgabello e mi maledico per quelle parole, quando qualcuno si avvicina.«Ehm, ciao, non so se ti ricordi, ci siamo visti prima. Sono l'amica di Allie». Sembra in imbarazzo ma non capisco perché. Poco fa sembrava a suo agio.
«Certo che mi ricordo». Le sorrido e le faccio cenno di sedersi sullo sgabello accanto al mio, ma sembra andare di fretta.
«Scusa se ti disturbo, ma ho perso di vista Allie. Sembrava preoccupata per qualcosa e ora non la trovo più».
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SENZA FARLO APPOSTA
Roman d'amourAllie è una ragazza forte, determinata e testarda. È sempre stata abituata a cavarsela da sola, soprattutto da quando un tragico incidente le sconvolge la vita, portandole via l'unica cosa in grado di farla stare bene: suo fratello maggiore Matt...