Ryunosuke Akutagawa| Bungo Stray Dogs

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1:00

La città è completamente avvolta dal silenzio e dall'oscurità. Ho appena finito il mio turno al lavoro: ho dovuto sostituire una mia compagna ammalata e solo ora mi pento di aver accettato.

È buoi, davvero buio, non riesco neanche a vedere la punta del mio naso. Ho paura di incontrare persone poco raccomandabili.

Imbocco la via buia che mi porterà al mio palazzo. Mancano pochi passi e sarò arrivata a casa.

Un fortissimo odore di alcol mi fa girare di scatto. Un uomo sulla quarantina con un bottiglia in mano mi sta squadrando dalla testa ai piedi.

"cosa ci fai qui tutta sola dolcezza?"

Non riesco a muovermi né a parlare. Sono paralizzata. Lo vedo avvicinarsi con passo lento.

Con una mano cerco le chiavi di casa dentro la borsa, ma con uno scatto mi prende il braccio e lo toglie dalla borsa. Cerco di dimenarmi e lo prego di lasciarmi.

"ma come, una così bella ragazza: devo assicurarmi che tu stia al sicuro da occhi indiscreti"

Inizia a leccarmi il collo e a toccarmi il fianco. Chiudo gli occhi, capendo di non avere via di scampo. Sono in trappola. Ho paura come non mai.

Sta stringendo troppo forte. Sento come se il braccio si stesse per staccare e il fianco uscire dal mio corpo. La sua mano, dal fianco passa al mio sedere. Lo inizia a stringere, più forte rispetto a prima.

Cerco di ribellarmi, ma mi tira un calcio sul ginocchio, impedendomi anche di reggermi in piedi.

"così impari a ribellarti"

Mi appoggia a un palo e inizia ad alzare la maglietta che indosso. Voglio scomparire.

"t-ti pr-prego fer-mati"

"ma come, ora che abbiamo la parte divertente?"

Sento la sua mano intrufolarsi nella mie pantaloni. Perché sta succedendo tutto questo a me.

Chiudo gli occhi, non riesco a guardare.

Non sento più la sua mano. Non credevo che bastasse così poco per non sentire nulla.

Dopo pochi secondi, le mie narici vengono invase da un odore fortissimo: odore di sangue.

Apro lentamente gli occhi e per poco non svengo: il mio stupratore si trova a terra, morto, con molti buchi sul corpo. Mi porto una mano alla bocca e inizio a piangere. Mi guardo intorno, cercando il responsabile di quel crimine.

Davanti a me, noto una figura, completamente avvolta dall'oscurità. Siamo solo io e lui. Penso mi voglia uccidere. Ne sono abbastanza sicura.

"s-s-ei s-stato t-te?"

"sì"

Si avvicina, porgendomi la mano. Mi allontano e cerco di farmi più piccola.

"non ti ucciderò. Lui lo meritava, te no"

Non vedendomi sicura, ritira la mano e osserva il corpo.

"ha stuprato decine di ragazze e ragazzi. Nessuno ha mai avuto il coraggio di dire nulla e lui continuava tranquillo i suoi affari. Stavo facendo un giro e vi ho visti. Non potevo permettere che lo facesse di nuovo così lo ho ucciso"

La tranquillità nelle sue parole mi spaventa, ma infondo mi sento rassicurata da questo ragazzo. penso che non mi voglia uccidere. Penso.

"ora permetterai di aiutarti?" mi porge nuovamente la mano e io decido di accettare il suo aiuto.

Mi alzo, non ricordandomi delle ferite sul mio corpo: immediatamente ricado a terra, ma il ragazzo mi prende per la vita e mi avvicina a lui.

"non riesci a camminare?"

Mimo un no con la testa. Lui sospira e mi prende a mo di sposa.

"mi dispiace non essere arrivato prima..."

"non è colpa tua"

"abiti lontano? Ti accompagno"

"in realtà abito qui" indico un palazzo 100 menti distanti da dove eravamo.

Non mi lascia neanche per un secondo, anche se ho detto più volte di stare bene e che potevo camminare.

Mi adagia dolcemente sul mio divano e va in bagno a cercare il necessario per medicarmi.

"dove ti ha fatto male?"

"sul ginocchio, sul braccio, sul fianco e sul-"

Arrossisco di colpo. Non mi farò medicare da lui sul sedere. Preferisco non camminare per giorni.

"e..?"

"niente, basta"

Mi alza la maglietta e inizia a toccare piano il fianco. Mi fa davvero molto male, anche se mi sta solamente sfiorando.

"non ti ho ancora chiesto come ti chiami"

"Ryunosuke Akutagawa"

"io sono t/n t/c"

"non sei di qui vero?"

"no, sono italiana. Mi sono trasferita qui per studiare"

"sola?"

"già..dovevo partire con il mio ragazzo,ma ho scoperto che mi tradiva quindi.."

"oh- mi dispiace"

"anche a me"

"ora ti medico il braccio. Dammi qua"

Gli porgo il braccio: ormai mi fido di lui. C'è solo una piccola cosa che mi sfugge..

"Akutagawa-kun.."

"dimmi"

"te...si..cioè" prendo un respiro profondo "come hai fatto ad ucciderlo?"

Si ferma di colpo e mi guarda. Fa un piccola risata e continua il suo lavoro.

"te non lo vuoi sapere, fidati"

Questa sua affermazione mi fa ritirare di poco il braccio. Lui se ne accorge e mi fa alcuni grattini per rassicurarmi.

"ti ho già detto che non ti farò del male. Non dopo questo..."

"questo che?"

"nulla, lascia stare"

Passa mezz'ora, dove io e lui rimaniamo completamente in silenzio.

"ecco, finito. Come ti senti?"

"bene, spaventata ma bene"

Sento le sue braccia circondarmi la vita, facendo attenzione alla mia ferita.

"mi dispiace t/n, sarei dovuto arrivare prima"

"hey" alzo lo sguardo "non è colpa tua. Sei arrivato giusto in tempo"

Lui mi guarda le labbra, fa un piccolo ghigno e - mi bacia. Sto baciando un assassino che ho conosciuto neanche un'ora fa.

Quando ci stacchiamo, lui mi sorride.

"penso di dove andare ora,a ma sai- "si avvia verso la porta "penso che verrò a casa tua molto più spesso t/n. se a te sta bene"

Arrossisco un poco.

"a me sta benissimo"

"bene, allora a domani"

Esce definitivamente dalla porta. Mi stendo sul divano con un sorriso in volto.

Dovrei dormire, ma penso che passerò tutta la serata ad aspettare che il sole sorga.

storia per @Oyaoya-moody

HEY RAGAZZI. stanotte mi è venuta l'ispirirazione per qusta quindi eccomi qui :))

lo ho scritta durante inglese ma hey, sono abbastanza contenta del risultato. spero vi piaccia e ci vediamo presto.

PS: ho eliminato le ff su Kageyama e su Akaashi perchè erano davvero orrende. in futuro magari ne farò di migliori.

✨𝖆𝖓𝖎𝖒𝖊𝖝𝖗𝖊𝖆𝖉𝖊𝖗✨Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora