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📍Monte Carlo, Monaco

"Celine muoviti, ci stanno aspettando" la voce squillante di Charles fa riprendere Celine, che stava fissando la sua figura allo specchio da probabilmente più di 10 minuti. Non ha mai apprezzato se stessa, ha sempre odiato il suo viso magro, i suoi lunghi capelli biondi, i suoi occhi scuri, il suo fisico, ma ultimamente c'era qualcosa che la spingeva a continuare a guardarsi allo specchio. Non si era mai truccata, non ne aveva bisogno, 'se devo essere brutta per forza non posso nasconderlo' diceva sempre alla madre che cercava disperatamente di regalarle dei trucchi, ma ultimamente si divertiva a indossare un po' di mascara e lucida labbra. Generalmente indossava tute larghe oppure leggings e jeans con felpe o magliette lunghe, ma oggi aveva deciso di far fare bella figura a suo fratello, così aveva indossato dei jeans bianchi a zampa d'elefante e un crop top nero che mostrava i suoi lèggerò addominali. Non si sentiva affatto a suo agio, ma si piaceva, così dopo essere stata richiamata ancora un paio di volte dal fratello indossò un paio di converse, prese le sue valigie e scese al piano di sotto. "Finalmente ci sei riuscit-" charles si bloccò vedendola vestita insolitamente. "cosa c'è?" Chiese lei pentendosi subito di essersi vestita in quel modo. "sei bellissima" disse il fratello sorridendo  aiutandola a portare le valigie in salotto.

Mentre Charles portava le valigie in auto, Celine andò a salutare sua madre. "mamma?" 
Pascale si fermò a guardarla stupita. "Stai benissimo amore" Celine riceveva spesso complimenti da parte dei parenti, ogni volta sapeva che non erano veri, lo facevano solo per farla sentire meglio, poi alle spalle, tutti a parte sua madre, suo padre e i suoi fratelli, le davano del maschiaccio, ma questa volta Celine percepì che il complimento era vero. Abbracciò la madre fortissimo. "ti voglio bene mamma" "Te ne voglio anche io"
"Mi mancherai"
"Anche tu"
"Salutami Arthur  appena lo vedi, digli che mi manca tanto e che mi dispiace non averlo salutato di nuovo prima di partire"
Celine era alla sorella gemella di Arthur Leclerc, si somigliavano tantissimo ed avevano il rapporto tra fratello migliore al mondo, al contrario di quello che aveva lei con Charles. Gli voleva bene certo, era comunque suo fratello maggiore, ma aveva iniziato a correre molto presto e non aveva passato con lui tutto il tempo che aveva passato con Arthur, ad Arthur diceva tutto, mentre se Charles sapeva qualcosa della sua vita era perché glielo aveva detto proprio il gemello.
"Salutami anche Lorenzo" disse infine ottenendo un sorriso come risposta dalla madre.
Poi  prese la sua giacca e lanciando un ultimo sguardo sorridente alla madre uscí dalla cucina, salì in auto mentre Charles salutava Pascale e lo aspettò, ci mise poco e subito dopo partirono.
"Sei vestita bene" disse lui solo per attaccare a parlare. "non c'è bisogno che continui a fare complimenti per parlare, ho un paio di domande io" disse lei secca. Celine era una ragazza che arrivava sempre al punto immediatamente. "uh va bene" rispose lui. "allora primo, programmi della giornata?"
"ora andiamo in aereo porto, partiamo con l'aereo privato, arriviamo a Londra, oggi non ho programmi possiamo farci un giro" Celine annuì. "secondo, chi conoscerò?"
"spero tutti" disse sorridendo e poggiando una mano sulla mano della sorella, con l'altra al volante della macchina. Celine lo guardò confusa. "ascolta, se devi dirmi qualcosa dimmelo senza pensarci due volte, ti voglio bene Celine, ci tengo veramente a te" disse il ragazzo serio. "lo farò" rispose lei togliendo la mano dalla presa del fratello. "promesso?" Celine si voltò verso il fratello. 'promesso' era una delle frasi di Jules. Da quando aveva perso Jules non l'aveva più sentita da nessuno. Dopo aver rischiato di scoppiare a piangere davanti a Charles si morse il labbro riuscendo a sussurrare un "promesso" prima di infilare le cuffiette ed ascoltare musica su Spotify fino all'arrivo a Nizza, dove c'è l'aereo porto più vicino.

𝐥𝐨𝐯𝐞 𝐦𝐞 𝐡𝐚𝐫𝐝𝐞𝐫 | George RussellDove le storie prendono vita. Scoprilo ora