9)Rose nere
"Piccola sveglia" essere svegliati dalla propria madre può essere bellissimo, ma lei mia madre che mi sveglia. Non era mai successo e ora.
"Mamma cosa vuoi"
"Devo parlarti"
"Quando partite per New York?" Mi alzai dal letto entrando nella cabina armadio
"Papà è già partito, io e tuo fratello staremo qui per un pò" presi una canotta nera ignorando mia madre che mi chiedeva il perché di tutto quel nero, e un pantalone della tuta nero largo. Oh mamma!
"Esco?" O esci o ti butto fuori
"Okay.."uscì velocemente dalla camera ed io misi i pantaloni della tuta e la canotta, feci una treccia laterale, lasciando cadere qualche ciocca di qua e di la e mi truccai come il solito accentuando il nero intorno ai miei occhi. Misi le blazer nere ed una maglia a maniche lunghe bianca, due taglie più grande della mia misura, con una scritta in nero. Sistemai i capelli ed uscì dalla stanza.
"Dove vai? " chiese mia madre
"Credo a fare un giro e poi da Karen"
"Chi è Karen?" Chiese una terza voce, mio fratello.
"Fatti miei" mia madre si avvicinò a me e mi sistemò un po i vestiti di qua e di la. E che cavolo perché mettersi i tacchi di prima mattina? Ah le donne di classe ricche e con un fottuto marito avvocato! Bah non è mica il palazzo della regina questo
"Allora domani andiamo a fare shopping in negozi costosi, così che ti sistemo un pò"
"Scherzi? Io di prima mattina non metto vestiti e tacchi"
"Sorellina sono le quattro del pomeriggio" ah....dettagli
"Ieri sera sei tornata tardi" erano le quattro quando tornai a casa mezza ubriaca. Andava a finire sempre alla stessa maniera quando stavo con Karen, perché ci scolavamo chissà quante bottiglie di vodka alla fragola o al cioccolato. Fortunatamente reggevamo bene l'alcol, diciamo, e la mattina non vomitavamo ogni cinque minuti.
"Mmh.." mi spostò una ciocca di capelli dal viso per poi accarezzarmi il viso. Perché adesso faceva così? Spostai la sua mano dalla mia faccia, ero tentata di abbracciarla ed essere coccolata, ma lei non lo aveva mai fatto e mai lo avrebbe fatto. Scacciai via quei pensieri dalla mia mente ed entrai in cucina alla ricerca di un Estathe, chiamai Karen e mi appoggiai al bancone. Mi dava occupato, sospirai e presi qualche caramella gommosa alla fragola dal pacco sul tavolo e riprovai. Occupato. Mamma entrò in cucina e si sedette nello sgabbello del tavolo, sospirò e mi guardò.
"Mi somigli molto quando avevo diciannove anni, non fare anche tu lo sbaglio che ho fatto io..." la guardai interrogativa aspettando che continuasse
"Ho sbagliato la persona da sposare, ma ero ingenua. " papà, quindi
"Ma papà ti ama" quasi strillai
"Si, forse troppo ma quello che fa a te.." alzai le spalle come se nulla fosse e buttai il bicchiere di estathe
"A nessuno è mai importato di me, quindi non vedo dove sia il problema" dissi acida come un limone
"A me si" sussurrò
"Non è vero" quasi urlai
"Kate, perfavore" una piccola lacrima solitaria le andò sul viso
"Ma perfavore cosa? Cioè mi avete sempre detto che sono un errore come se niente fosse e ora mi dici che ti è importato di me?"
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Over Again [Zayn Malik]
Fiksi PenggemarOver Again (sequel Truly, Madly, Deeply♥) Dal Capitolo 4 "Sei uno stronzo" "Lo sei tu,io ti ho dimenticata ma tu mi ronzi sempre intorno" "Non è colpa mia se sono venuta a fare la spesa" "Non posso piu aspettarti" "Non farlo" "È un'addio, un altro?"...