IX. PARANOIE

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Ti svegli percependo del movimento al tuo fianco. Mugoli mentre ti stiracchi la schiena e adatti piano piano gli occhi alla luce del mattino che entra prosperosa dalle persiane che la sera prima hai dimenticato di chiudere per la fretta.
Allarghi poi le braccia, lasciandole cadere ai lati ma queste atterrano inaspettatamente sul materasso.

Ti volti di scatto e noti che Taehyung non é più sdraiato al tuo fianco come speravi.
È seduto sul bordo e ti da le spalle, mentre fa salire lentamente lungo la sua schiena la camicia che gli avevi tolto la sera prima.

Rotoli ancora nuda verso il lato del ragazzo, arrivando a pochi centimetri da lui.

-torna a letto- lo preghi a bassa voce mentre gli accarezzi la schiena da sopra la camicia.
-scusa- mormora in risposta, ostinandosi a non voltarsi -devo andare a lavoro di fretta-
Sbuffi e riabbassi la mano sul materasso, per poi alzare il busto e metterti seduta, coprendoti con le lenzuola chiare.
-ora mi alzo e ti cucino qualcosa- mormori con una mano fra i capelli.
Sei ancora scombussolata dal sonno e non ti aspettavi tutta questa fretta di prima mattina.
-non ti preoccupare- risponde subito Tae alzandosi -devo scappare-
Ti giri stranita verso di lui.

Il moro afferra il cellulare dal comodino e lo porta sotto gli occhi per osservarne la schermata.
-non hai nemmeno il tempo per fare colazione?- brontoli -é così tardi?-
-sono le 6:30- risponde subito Taehyung. Si allontana dal letto e si avvicina alla scrivania dal quale prende la sua giacca.
In silenzio tombale cammina imperterrito fino all'uscio della porta della tua stanza silenziosa, ma viene fermato dalla tua voce tremante.
-Tae- mormori.
Il ragazzo si blocca a testa bassa. Ancora una volta riesci a vedere solo la sua schiena.
-scusa- risponde a bassa voce -ti richiamo-

Riprende a camminare per l'appartamento come se quelle sue parole bastassero per risolvere ciò che ti tormenta.
Non ti ha guardata nemmeno per un istante.
Ascolti in silenzio i suoi passi muoversi per tutta la casa e la porta d'ingresso chiudersi in un tonfo.
Sai che il lavoro lo tiene molto impegnato, ma non ti immaginavi fino a questo punto.
Quasi ti viene a pensare che la sua sia stata una scusa, ma se davvero ha del lavoro da svolgere, non vuoi ostacolarlo.

Lasci ricadere il tuo corpo stanco sul letto, rimanendo su un fianco e con le coperte al petto strette in un pugno.
Ti raggomitoli in silenzio e chiudi gli occhi.

-Taehyung non mi mentirebbe mai- mormori a te stessa, lasciando che un lungo sospiro segui le tue parole.
Ti rigiri un paio di volte sul materasso, ma non riesci comunque a prendere sonno.
Ti metti a pancia in su, coperta per metà dal lenzuolo e tenendo un braccio sopra gli occhi.

Continui a tormentati riguardo lo strano comportamento di Taehyung.
Ieri sera, dopo aver fatto l'amore, lui stesso ti aveva chiesto di metterti insieme a lui e tu avevi accetto, ma nonostante ora siate una coppia ufficiale, ti ha trattata come se fosse stata una sveltina.

Era tanto che non facevi l'amore con qualcuno e ti eri dimenticata delle emozioni e delle sensazioni che questo provoca.
Ti sembra un po' di essere tornata a quando eri rinchiusa in quella relazilne tossica con Alberto.
Taehyung che sparisce la mattina presto ti ricorda il tuo ex fidanzato che era solito abbandonarti a letto alle sei del mattino.

Ti metti nuovamente seduta sul letto e avvicini le ginocchia al petto, nascondendo la faccia fra di esse.
Ormai é inutile cercare di dormire, hai troppi pensieri per la testa.

Ti infili qualcosa addosso e strisci verso il salotto.
Prendi in mano il cellulare che avevi lasciato sul tavolino e dopo qualche tentativo arrivi alla conclusione che si é scaricato durante la notte.

Ritorni in camera, dove colleghi il cellulare al cavetto del carica batterie e, voltandoti verso la porta, il tuo sguardo ricade sulla svegli elettronica posta sul comodino affianco al letto.

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