✧⋆𝐈'𝐥𝐥 𝐟𝐢𝐧𝐝 𝐨𝐮𝐭⋆✧ 𝐑𝐞𝐝𝐝𝐢𝐞

12.♡

Il gusto preferito di Eddie era sempre stato la fragola.
Nonchè questa fosse la ragione per la quale mangiasse soltanto fragole, frullati di fragole, milkshake alla fragola e gelato alla fragola.

Non era un'ossessione, ma poteva facilmente essere scambiata per essa.

"Kaspbrak!"Stan corse verso Eddie, poggiandogli un braccio sulla spalla mentre il suo respiro era pesante.

"Hey, tutto bene?"Eddie non si girò per fargli riprendere fiato e tenersi sulla propria spalla.

"Richard Tozier è il tuo ragazzo giusto?"Eddie lo guardò, non sapendo come rispondere a quella domanda.

Lui voleva Richie nel suo futuro, voleva passarci tutti i secondi della propria vita, ma non ne aveva mai parlato con lui.
Il maggiore era quasi come una divinità, un lusso, per Eddie. Lo vedeva come la propria ancora, ma anche come un esempio.

Sapeva che Richie fosse riservato e una persona a cui non piacesse dire tutto in giro, ma Stan era il suo migliore amico.

"Credo di sì"Eddie sorrise, ma quando si girò per guardare Stan vide la sua espressione.
Stan sembrava spaventato, quasi terrorizzato, e il suo respiro non si era calmato.

"Richie sta bene?"Disse Eddie iniziando a preoccuparsi. Aveva visto Richie soltanto tre ore prima.

"Vediamoci oggi alle cinque, non qui, al parco"Sussurrò Stan, guardandosi attorno, prima di camminare velocemente via alla lezione seguente.

Eddie, abbastanza preoccupato, corse fino alla stanza e la aprì la porta, guardandosi attorno.

Poggiò lo zaino per terra e notò il libro che Richie stava leggendo nell'ultimo periodo sul pavimento.
Lo prese tra le mani e lo poggiò sul letto, pensando che fosse strano che non fosse in camera siccome il maggiore non avesse lezioni a quell'ora.

Eddie camminò verso il bagno e bussò alla porta, sentendo un flebile e annoiato "hm" provenire da lì.

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"Posso entrare?"Il minore sussurrò, aprendo lentamente e guardando Richie in piedi che teneva un piccolo pezzo di vetro tra le mani mentre il suo stomaco era scoperto, marcato da un taglio non troppo profondo.

Eddie gli corse incontro, spingendolo per farlo girare e sentendo gli occhi pizzicare.
"Che cosa..perché?"

Le parole del minore uscirono flebili ed appena udibili dalle sue labbra, anche se in realtà avesse voluto urlare e sbraitare contro di lui.

Perché Richie lo stava facendo?

Il viso di Richie non era triste, né dolorante, era impassibile, ma le sue mani continuavano a fremere.

"Oggi andrai da Stan?"Chiese duramente, stringendo il vetro nella propria mano.

"Smettila! P-perchè me lo chiedi?"Eddie cercò di prendere la sua mano, sentendo il proprio labbro inferiore tremare.

Richie sembrava impassibile alla reazione di Eddie, non gli importava del fatto che in quel momento stesse piangendo.
Era accecato, non poteva permetterlo, non in quel modo.

"Ci andrai o no?"

Continuò a stringere il vetro nella propria mano, facendo urlare il più piccolo.

"BASTA! N-non ci andrò, non ci andrò te lo prometto"Eddie si attaccò a Richie, abbracciandolo di scatto, mentre Richie ricambiava l'abbraccio, inginocchiandosi lentamente sul pavimento portando Eddie su di lui.

Gli accarezzò i capelli nonostante la propria mano perdesse sangue e lo strinse al proprio petto.

Il più piccolo era confuso e distrutto da quello che avesse fatto il maggiore.
Perché avrebbe dovuto farlo apposta per non farlo andare da Stan? e come lo sapeva?

Il maggiore prese lentamente il mento di Eddie tra le dita, guardandolo negli occhi
"Sei ancora più bello quando piangi"

Eddie lo guardò leggermente confuso da quella affermazione e poi gli prese la mano, lasciando baci sulla ferita, mentre le lacrime gli bagnavano le guance.

"Richie..io ti piaccio?..In quel modo?"

Il maggiore lo sguardò negli occhi, poggiando la fronte sulla sua.

"..Ci tengo a te, Eds"Richie gli portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio "E se non voglio che tu parli con Stan, non lo fare"

Il minore, perso in quei suoi movimenti annuì, sorridendogli ampiamente.

"Non lo farò"

Richie sorrise ampiamente e lo guardò, mentre il minore abbassò lo sguardo.