{Mi hai lasciato... per sempre?}

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(Uuushh, va che titolo)
*CICO'S POV*
Erano le 6.30, Sabato mattino.
Nessun rumore rimbombava tra quelle pareti, il silenzio mi stava avvolgendo, quando mi resi conto che la giornata iniziava ora.
Iniziarono a venire le prime urla, da Anna che si era appena bruciata vol caffè, da Lyon e Mario che stavano ancora discutendo sulla partita del giorno prima, Stefano invece? Lui stava cercando di svegliare Giorgio e StreCatto, che stavano anch'essi urlando, nella nostra stanza c'era solamente un rumore, quello di Alex che si stava svegliando...
Al: Buongiorno..
C: Buongiorno gattino
La porta si spalancò.
Era Anna.
Al: Ciao Anna
An: Buongiorno ragazzi
C: *mormora* vieni qui dai..
Feci appoggiare Alex su di me, quella posizione mi faceva sentire... Calmo, calmo di sapere che Alex stava bene, che non stavo sognando niente di tutto ciò.
An: Vi lascio soli
Al: Cico
C: Mhm?
Al: Credi io sia... Come dire? Un fallito?
C: certo che no, certo che no.
C: perché?
Al: Solo per... per sapere
C: Oh, okay
No, non era okay. Mi stava nascondendo qualcosa.
Quella posizione, fece riaddormantare Alex, la sua faccia era così calma e spensierata mentre dormiva...
Però in questi giorni no... Sembrava ansioso, cercava di essere come... Come noi, però non ne capisco il motivo...
Alla fine veniva trattato come noi, no?
O forse, non vuole migliorare per noi, ma per i fan...
No, nessuno nel fandom direbbe a uno di noi di cambiare, vero? No, non ci credo neanche io.
Mi alzai, poggiando la testa di Alex sul cuscino, recandomi in cucina.
C: ragazzi
L: Si?
C: solo a me, ultimamente Alex sembra.. strano?
Ste: No, in effetti l'avevo notato anch'io
C: Io mi chiedo il perché...
L: Magari dei commenti?
An: No, li avrei notati e cancellati.
L: Magari ti sono sfuggiti, no?
C: Sì, c'è una probabilità.
Stre: se qualcuno ha ferito il mio fratellino, giuro che gli vengo a casa.
L: non credo che il fandom ne sarebbe capace.
C: No no, ne sono capaci eccome.
M: Un certo "Alex_Naautz" eh?
C: Oh, vedo che ha dei contenuti, vediamo...
An: Ma quello non è Andrea?
C: Dio Mio, no... NO CAZZO.
G: Calmati Cico
C: NO CAZZO, IL LORO FRATELLO (di Alex e Stre) STA SPUTTANANDO ALEX, NO CHE NON MI CALMO
L: Mi è venuta un'idea.
C: Spara.
L: Allora, Alex non è scemo, capirà che quel che sta facendo è sbagliato no? Quindi lasciamolo fare.
Stre: È un'idea del cazzo, se Alex si fissa con qualcosa, allora la realizza.
C: Io fossi in noi picchierei a sangue quel tipo
An: Non passiamo alla violenza
G: Potremmo sputtanarlo noi a nostra volta, so che suo fratello progetta videogames
L: ma come?
M: Basta fare un video su uno dei suoi videogame, diciamo che fa schifo, lui da bravo idiota ci risponderà, e noi potremmo dire che ci ha insultati.
L: Sei un genio.
Stre: si ma... Alex?
Al: Ragazzi.
C: Oh ciao
Al: Non sono le sputtanate di mio fratello il problema, voglio sembrare più grande... a voi.
An: Per noi sei già grande Alex!
Al: NO, NON LO SONO INVECE, MI TRATTATE COME UN BAMBINO. CAPITE CHE NON VOLETE AMMETERLO NEANCHE VOI?
An: Alex noi.
Al: voi niente, sono una palla al piede per il gruppo, ditelo... DITELO.
Stre: SÌ, SEI UNA PALLA AL PIEDE PER IL GRUPPO, NON C'È UNA VOLTA IN CUI TU NON SIA STATO INFANTILE.
L: STRE!
Stre: Alex
Al: Grazie, almeno l'hai ammesso.
Al: Devo andare a fare un giro, se non vi dispiace
L: Beh, però un po' ha ragione Stre..
An: Purtroppo devo concordare
Tutti gli altri: in effetti..
C: siete seri?
C: Vado a cercare Alex, vaffanculo.
Mi scaraventai verso la porta, per ben due ore cercai Alex, niente.
Stava ormai iniziando a piovere, e nei film romantici quando piove arriva il momento toccante, no? Beh, in effetti il momento toccante è arrivato, ma non in lato positivo.
Cercai Alex in giro per tutta Sassari per altre tre ore, ancora niente.
Mi arresi, tornai a casa fradicio, in lacrime, triste ed incazzato.
L: Mi sto preoccupando
An: Anche io, saranno usciti da ormai cinque ore.
C: Sono... Sono a casa.
An: Finalmente! Dov'è Alex?
C: A proposito di Alex... Non l'ho trovato...
L: Hai.. Hai avvisato la polizia?
C: Due ore fa.
In quell'istante Lyon ed Anna caddero in ginocchio e iniziarono a piangere.
L: È COLPA NOSTRA CAZZO.
An: N.. No..
C: È colpa mia, non vostra.
An: Cico, puoi andare in camera di Mario e Stefano, così ti calmi?
C: No, VOI vi calmate e io faccio per una volta il vero adulto.
An: Tu non sei un adulto, sei solo un ragazzino che si crede troppo.
Che dire? Sì, iniziai a piangere, sta volta seriamente.
C: Alex aveva ragione, siete degli stronzi.
An: NO, NOI CI PREOCCUPIAMO PER VOI
C: PERFAVORE, LASCIATE CHE PER UNA VOLTA NON SUATE VOI A FARE TUTTO.
L: Cico. In camera di Mario e Stefano, ora.
Iniziai a singhiozzare mentre stavo correndo verso la camera dei due, che, dopo avermi visto cercarono di calmarmi, inutilmente. Continuavo a piangere più forte che mai. Mi sembrava di essere tornato a 15 anni fa, io sul mio letto a piangere, mentre mio padre e mia madre litigavano. L'unica differenza è che in quei tempi avevo sei anni, ora ne ho 21.
La mia giornata di concluse con l'addormentarmi in camera di Mario e Stefano...



*Intrusion*
Io mi voglio male però.
(Scusate un botto l'assenza :'<)

Un amore impossibile - CicoNautsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora