{l'inizio di... qualcosa.} {Capitolo 104}

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*CICO'S POV*
Effettivamente, avevo ragione, c'era qualcosa sotto, ma non immaginavo QUESTO.
-3:31 am-
Non riesco ad addormentarmi, ci sono così tante cose che mi passano per la testa, decisamente troppe.
Decido di alzarmi per farmi passare qualcos'altro per la testa, che ne so, basta che non sia un WGF.
Stavo praticamente facendo il giro di casa nostra, quando, passando verso lo studio notaio una luce accesa, era quella di un monitor.. il monitor di Anna, che si trovava lì, mentre dormiva, non so che ci facesse lì, o cosa stesse facendo, però decisi di salvare qualsiasi cosa fosse, far scendere lo schienale della sedia tenendole la schiena e la testa delicatamente, prendere una coperta e il mio cuscino per farla dormire comoda.
Quella cosa, non so perché ma mi fece sorridere. E mi fece tornare in mente una frase detta tempo fa da Lyon... "I wgf non si arrendono mai." Ciò mi fece riflettere, infatti, mi sedetti sul pavimento dello studio, guardando la faccia calma di Anna, al significato di quella frase. "I wgf non si arrendono" ripetetti nella mia mente.
"I wgf non si arrendono" ancora.
"I wgf non si arrendono" ancora.
"I wgf non si arrendono!" Ripetetti ancora una volta, ma con più convinzione
"I wgf non si arrendono MAI"
[...]
Credo che stavolta lo avessi urlato non solo pensato.
Sì, ero decisamente troppo esaltato, mi dovetti coprire la bocca con le mani, altrimenti credo che lo avrei urlato più forte.
Fortunatamente non avevo svegliato nessuno, beh, apparte Anna, che mi stava fissando con aria confusa.
An: cos'era.
C: Scusa Anna, puoi tornare a dormire
An: aspetta, il disegn-
C: Tranquilla, ho salvato tutto.
An: grazie Cico..
C: È a questo che servono gli amici
An: Sì, ma ora vai a dormire.
C: ci riuscissi.
Anna alzò il sedile della sedia, si mise in piedi, e mi porse la mano.
Mi fido di Anna.
Le presi la mano e mi alzai, non mi lasciava andare.
Ci recammo nel divanetto che c'era al centro dello studio, ella si sedette e mi fece segno di fare lo stesso.
In realtà, quando mi sedetti, lei adagiò la mia testa sulle sue gambe.
Poi, con la sua voce calma e rassicurante, iniziò a cantare qualcosa, qualcosa che mi fece addormentare.
Finché non fosse stato certo che stessi dormendo, potevo sentire la sua mano accarezzarmi la testa, potevo continuare a sentire la sua voce, sempre più calma.
Esattamente alle 4:03 del mattino mi addormentai, con Anna, nel divano dello studio.
[Al mattino]
Mi svegliai a fatica, e appena aprii gli occhi, mi vidi le facce dei wgf attaccate al viso.
Sentii vagamente anche commenti come:
-aaawww-
-no, fate una foto.-
-cosa carinissima.-
Ero troppo rincoglionito per riuscire a rispondere, quindi mi lasciai andare.
Senza menzionare che quei bastardetti hanno registrato senza di me :(
"Credo di aver bisogno di caffeina." Pensai, continuando a sembrare drogato, nonostante fossero le dieci.
Mi recai in cucina, mi preparai un caffè, e, ovviamente dovevano suonare alla porta.
Quindi, con i capelli spettinati e una tazza di caffè in mano, Andai a rispondere.
"Ma chiedere di noi mentre dormivo no eh, ORA"
Aprii la porta, per trovarmi cosa?
[...]
Esatto.
I genitori di Mario, che da persone umane, notarono prima il mio vestiario che effettivamente il mio volto.
C: Ehy, vi dispiace guardarmi?
[Che palle, non ho la più pallida idea di come chiamarli.]
(Vabbè dai, la madre sarà "Chiara" ["Chi" nei dialoghi] e il padre "Luca" ["L" dei dialoghi])
Chi: Salve, stavamo cercando  nostro figlio Metal Mavio (scusate, non so il suo cognome :<)
C: Oh sì, è in casa
L: Perfetto, può portarlo qui?
C: mhm.
C: *respira* MARIOO, PORTA IL TUO CU*O QUI
I suoi genitori mi guardarono shoccati (o come si scrive-), un ragazzo di vent'anni che diceva le parolacce. wOw
Chi: Signorino! Moderi il linguaggio!
M: È meglio che sia importante Cico.
C: Dicono di essere i tuoi genitori *Yawn*
M: *ridacchia* okay okay, ci penso io,  tu torna in camera tua
[...]

Pff, con che coraggio?
Ovviamente sarei rimasto ad origliare, e questo Mario lo sapeva bene.
[...]
M: Beh...
Chi: ci sei mancato figliolo.
M: Mamma, Sono passate 2 settimane
L: Non badare a tua madre-
Chi: ma.. chi era quel ragazzo?
M: oh, il suo nome è Cico, vive con me e i miei amici.
Chi: perché era vestito.. così?
M: Diciamo che si era svegliato da poco, ecco.
M: ma comunque, perché siete qui?
Chi: abbiamo ricevuto una mail da WhenGamersFail›Lyon@WGF.com
M: Oooh, ecco di che parlavano
[...]
Bingo!
Ecco scoperto cosa stavano facendo.

Quei tre rimasero a parlare per venti minuti buoni.
E ovviamente io ero tornato in studio.

~To be continued

*Intrusion*
Ci è voluto tipo tantissimo.
Capitolo iniziato all'1:08am e finito alle 2:51am.
Parole totali: (esclusa questa parte): 783

Un amore impossibile - CicoNautsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora