capitolo 6

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(Secondo me se hai paura di perdere alla fine non giochi bene)

X:"vieni bimba, sdraiati"
Feci quello che mi disse, mi sdraia sul letto.
Seduto sulla poltrona, c'era un'uomo di circa trent'anni, ed io avevo paura.
X:"ora ti devi spogliare" io chiudo gli occhi, sento i suoi occhi addosso, abbasso la spallina del reggiseno e poi lo slaccio, lui si avvicina, fa una risata maliziosa va alla finestra e poi si gira.
X:"ti ho detto che ti devi spogliare, anche le mutande, muoviti"
Si toglie la cravatta, e si sbottona la camicia io tolgo la brasiliana che Chris mi ha dato, sale sul letto e viene sopra di me, tengo gli occhi chiusi.
Le sue mani sono sul mio seno, lo stringe, mi bacia il collo, sento la sua erezione calda vicino alla mia intimità, le sue mani finiscono sulla zip dei suoi pantaloni, allungò la mano sulla mi intimità, e li io mi spostai, scesi dal letto, e mi allontanai.
X:"che cazzo fai"
Addie:"mi dispiace, io non posso"
X:"si che puoi, devi, ma visto che sei agitata, vediamo di calmarci"
Vidi che aveva in mano una pastiglia, droga, io spalancai gli occhi.
Addie:"no io quella non la prendo"
X:"sono io a decidere quello che fai e non fai, prendila"
Porse la sua mano con la pastiglia, io rimasi ferma.
Mi tirò a se mettendo la mai sul mio sedere.
X:"apri la bocca"
Io aprii la bocca e lui mise la pastiglia sulla mia lingua e non feci altro che mandarla giù. Il mio cervello non capisce più nulla, lui mi stende sul letto, sento la testa diventare pesante. Da quel momento io non capii più nulla, sentivo solo delle voci mischiate a delle urla...
Andò avanti così, per giorni, quell'uomo mi drogava, io passavo le mie giornate ad essere riempita di eroina, quella notte, se ne andò prima, io guardai la finestra della mia stanza, dava sulla strada era perfetto, e non era alto, presi le lenzuola le legai e mi calcia giù, ero fuori, ora dovevo capire dove ero, la testa mi girava, le poche persone in giro mi fissavano, e poco dopo mi dovetti sedere, avevo solo una maglia e delle mutande con delle infradito.
Avevo freddo, ma allo stesso tempo iniziai a sudare, chiusi gli occhi e aspettai...
Lopez:"Adelaide Adelaide!"
Aprii gli occhi e Lopez era li, era venuto a salvarmi di nuovo.
Addie:"portami via"
Mi prese in braccio e subito arrivati a casa, mi mise un dito in bocca per farmi vomitare, e poi arrivò Chris.
Chris:"Addie"
Addie:"Christian"
Lopez uscì dalla stanza e rimanemmo da soli.
Chris:"cosa ti hanno fatto"
Addie:"mi hanno drogata e poi facevano quello che volevano di me"
Chris:"io li ammazzo te lo giuro"
Chris si incazzò, era arrabbiato con quelli per me, mi voleva proteggere, wow non me lo sarei mai aspettato da un Blake.
Forse io dovevo stare con lui, io dovevo amarlo...
Restai da lui per tutto il mese, non mi toccò anche se per lui era difficile non farlo, però a volte sentivo che aveva bisogno, e si masturbava da solo, oppure invitava qualche ragazza ed io stavo chiusa nella stanza degli ospiti...
Salgo in macchina, è strano guida Christian, di solito guida Lopez, sono sul sedile davanti, lui è già incazzato, stamattina dopo una chiamata il suo umore è cambiato, molto ha lanciato il telefono per terra, parte va veloce, veloce sempre più veloce.
Addie:"Christian vai piano ti prego"
Non mi risponde, cambia strada, io lo guardo, cazzo se è bello.
Addie:"perché non mi porti a casa?"
Chris:"stai tranquilla che stasera sarai nel tuo lettino, a casa ti ci porto dopo"
Arrivammo davanti ad un hotel, Malibù Hotel, l'hotel dei Blake,Christian va all'entrata del parcheggio sotterraneo, scende ed io rimango in macchina.
Sento la conversazione grazie ai finestrini abbassati.
Chris:"c'è un piano vuoto?"
X:"si signor Blake, il terzo"
Chris:"dammi le chiavi, non far scendere nessuno a quel piano, telecamere chiuse, muoviti"
Lopez, arriva Lopez.
Chris:"Lopez assicurati che le telecamere del terzo piano siano spente finché non esco, state tranquillo Alan, non voglio uccidere nessuno, è solo che a casa c'è mia madre con le sue amiche e far urlare quella bambolina in casa non mi sembrava adeguato"
Christian risale in macchina, e scende nel parcheggio, vuoto, non c'è nessuno, neanche una macchina, parcheggia e scende va dove c'è il portone, e lo chiude, io scendo, e quando si gira mi guarda malissimo, per quanto lo conosca, quando è incazzato è meglio stargli lontano.
Chris:"svestiti, togli tutto"
Io rimango ferma, non voglio, perché devo farlo, non sono un gioco, non mi puoi usare.
Io rimango ferma, lui mi guarda, toglie gli occhiali, e mi prende il braccio, lo stringe.
Chris:"ho detto spogliati" mi faceva male, troppo male.
Indosso un maglietta molto corta e dei jeans con uno strappo sotto la natica, lui va dietro di me, mi guarda, sento la sua fredda mano sulla mia schiena, rabbrividisco e la inarco, la sua mano scende, scende fino allo strappo, e poi l'unica cosa che sento è il rumore di uno squarcio, chiudo gli occhi, gli stringo.
Chris:"i pantaloni te li ricompro io, ma non mi hai ascoltato"
Mi prende nuovamente il braccio, mi fa sedere in macchina e tira giù il sedile.
È sopra di me, ha pochi centimetri dalle mie labbra, dal mio seno, sento il suo profumo, i suoi respiri, il suo battito, le sue mani su di me, Chris su di me, ed è una cosa che fino a qualche mese fa non avrei permesso neanche al ragazzo più buono del mondo, dopo quello che è successo con il rapimento, sono stata male, la madre di Chris mi è stata vicina, ho passato il giorno del mio compleanno a casa di quell'uomo, sono scappata proprio quella notte, e fortunatamente c'era Lopez, quell'uomo mi ha salvata per la seconda volta, è pazzesco.
Spinge il suo corpo sul mio, posso sentire la sua durezza, la sua erezione, non ho paura, dopo quello che mi hanno fatto, non ho paura.
Si muove sopra di me, mi vuole stuzzicare, mordo il labbro, e lui fa una risatina.
Chris:"te l'ho detto mille volte, con un Blake non si scherza, chiaro?"
Silenzio, c'è solo quello.
Chris:"chiaro?"
Addie:"chiaro"
Le sue mani percorrono il mio corpo, dal seno fino al bordo delle mutande, ha le mani fredde e ad ogni tocco io sussulto, lui mi guarda, ha gli occhi pieni di passione, di voglia di me, lo sento mi vuole.
Addie:"Hai-hai le mani...fredde"
Dico io balbettando, lui si ferma mi guarda e sorride.
Chris:"le vogliamo scaldare"
Capisco le sue intenzioni e rifiuto la sua offerta.
Chris:"ma allora ti piace farmi incazzare, eh"
Mi faccio coraggio e li do una risposta secca, quando mai l'ho fatto.
Addie:"si, io non sono come la toilette che ti scopi ogni giorno"
La sua mano finisce sul mio seno, lo stringe.
Addie:"io non ho paura, tanto meno di te, non sei stato capace di riportarmi a casa dopo che quell'idiota mia ha rapito, chi deve aver paura di te"
A quel punto penso di averlo fatto incazzare ancora di più, mi tira una sberla, io stringo gli occhi, e cerco di liberarmi, ma la mia forza contro la sua non serve a un cazzo.
Chris:"devi aver paura di me, non sai di cosa sono capace, ora stai zitta bambolina"
I suoi respiri si affannano sempre di più, ed io con la sua erezione tra le gambe non resisto più, dalle mie labbra esce un piccolo verso.
Lui sorride al mio orecchio.
Chris:"allora ti piace"
Addie:"non è vero" Chris mette un dito sulla mia bocca per zittirmi.
Chris:"l'unica cosa che ora uscirà dalla tua bocca saranno urla, non parlare"
Chiusi gli occhi, mi arrendo, ha il possesso del mio corpo, mi slaccia il reggiseno e comincia a baciarmi il seno giocando con i miei capezzoli...

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