Hermione si rigirò la bacchetta tra le mani, analizzandone attentamente la superficie, il materiale e la consistenza.
Doveva studiare la sua bacchetta per non pensare.
Non doveva assolutamente pensare.
Pensare voleva dire prendere una decisione o peggio, cambiare scelta.Non pensare.
Detestava quella strana sensazione di agonia, di fastidio. Non voleva pensare al fatto che stava facendo di tutto pur di non andare alla Torre di Astronomia.
- Niente guai. Solo io, te e il tuo coraggio.-
Non poteva di certo dire la verità, con un Malfoy c'erano sempre guai nei dintorni. Se lo ricordava benissimo il primo anno, quando erano finiti nei casini insieme.
Lei, Neville, Harry e Malfoy.Sbuffò ed appoggiò la bacchetta sul tavolino di mogano.
- Cosa ti farà credere che verrò? -
Non ci sarebbe andata.
Lo aveva già deciso.Lei non voleva nulla a che fare con Malfoy.
Non sapeva neanche perché cercava di capirlo.
Non c'era nulla in lui che gridasse aiuto, eppure...- Oh, lo farai. Non me la darai vinta così facilmente, non è vero? -
Hermione sapeva che quella era l'occasione giusta.
Quello era il passo giusto da fare se avrebbe voluto scoprire cosa stava nascondendo, cosa lo stava cambiando così tanto.- Allora, Granger? -
Consapevole della beffa, la Grifondoro chiuse gli occhi ed allungò una mano, afferrando la bacchetta e Mappa.
Senza pensare ad altro, senza darsi il tempo di reagire, scattò verso il ritratto della Signora Grassa ed uscì dalla Sala Comune.Mai più.
Dopo quella notte non avrebbe mai più mentito, nè a Ron nè a Harry. Avrebbe raccontato tutto ai due ragazzi l'indomani mattina. Non avrebbe avuto nessun segreto con loro, non poteva sopportarne neanche l'idea.
Aver chiesto nuovamente la Mappa ad Harry, dicendogli che sarebbe andata a studiare nuovamente in un altro posto e, che le serviva solo per controllare che Gazza non fosse nei paraggi mentre tornava, era una scusa plausibile quanto stupida.
Lei mai sarebbe uscita dal proprio dormitorio fuori orario, e presto Harry si sarebbe accorto di questa bugia.
Spiegazzò la Mappa del Malandrino e bisbigliò la formula, mentre i perimetri e i vari passaggi segreti iniziavano a rivelarsi sulla superficie giallastra.
Vide Piton nel suo ufficio, come anche la McGranitt. Gazza era nei pressi della Biblioteca.
Hermione studiò il percorso fino alla Torre di Astronomia, accertandosi che nessuno potesse sbucare fuori e beccarla, facendola finire in guai seri.
Malfoy era già lì.
La bruna si fece coraggio, con la bacchetta ancora stretta in una mano e la mappa nell'altra, si diresse a passo spedito verso quello che sarebbe diventato il posto dei suoi incubi peggiori ma anche dei suoi sogni migliori.
* * *
Sembrava un perfetto dejavú.
Malfoy, nel completo nero, di spalle che guardava verso il cielo in lontananza e lei ferma, sui gradini con la bacchetta ben salda tra le mani.
STAI LEGGENDO
Skin on Skin
FanfictionAncora una volta era la Sanguesporco. Ancora una volta si dimostrava per quel che era. Non le era bastato guadagnarsi l'etichetta della strega più intelligente della sua età. Non le era bastato scavalcare Draco Malfoy in tutto. Lei voleva di più. L...