Che bello.
Ve lo ricordate da adolescenti?
Andavi in giro col piumino. Chi era danaroso aveva il Moncler o il Ciesse. I più poveri il Dolomite se non peggio il bomber double-face. Arancio e nero. Ma non quello di marca quello del mercato. Il "convento" passava quello. E pregavi pure per averlo.
Erano gli anni delle Timberland o delle Adidas L.A. Trainer. Dello zuccotto in testa, di Wild Boys o di Paninaro e di tutte le band capellone, e rigorosamente con le spalline. Gli anni che l'iPod neanche era nato e i computer usavano i floppy disk. Il walkman la faceva da padrone e le musicassette, BASF o TDK le facevi tornare indietro con le bic.
Ah che tempi.
A tua madre dicevi "A ma, io esco. Se vedemo dopo" e lei si raccomandava di non fare tardi. Se lo facevi non potevi telefonare a meno che non avevi un gettone telefonico... E se tornavi tardi venivi pure picchiato con la "cucchiarella" di legno. Altro che telefono azzurro.
Se telefonavi riattaccavano dicendoti che ne avevi presi pure poche.... La libertà. Erano i primi giri col Ciaetto e, poi, il Si modificato Polini 75 col classico rumore di pernacchia.
E poi la miscela....
Si la miscela chi se la ricorda? Non la benzina ma proprio m-i-s-c-e-l-a col suo odore che ti faceva girare la testa...
Si altro che droghe!
Noi ci facevamo di miscela e di giornaletti Playboy ereditati dai più grandi e con le pagine appiccicate (chissà perché vero?). E poi? Le salite in due sul motorino che, se il motore non ce la faceva, pedalavi per dargli più velocità.
Si quei momenti non te li scordi; come quando uscivi un attimo dal tuo quartiere e ti sembrava di essere in un altro mondo, un altro pianeta e dovevi stare attento perché quella non era la tua zona, non conoscevi niente....
Né negozi, né buche e né, soprattutto, ragazze e, proprio quello, era il nostro obiettivo.
Noi pronipoti di Romolo alla ricerca delle Sabine....
Poi succedeva il patatrac.... Rimanevi a secco di benzina e come facevi se le ultime mille lire le avevi spese per offrire il gelato alla giovane che cercavi di circuire?
Due possibilità.
O cercare un distributore di benzina chiuso e saltare sul tubo per "rubare" un po' di carburante, oppure uno, sotto la sella, aveva sempre un pezzo di tubo per fare il "succhio" ad un'auto parcheggiata....
Ah quante bevute di benzina...
Ah mi state dicendo che quella della foto sta succhiando ma quello non è un tubo?
Ah.... Vabbè questa, però, è un'altra storia....
Una lunga storiaFoto presa dal web
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Raccolta.
Short StoryRaccolta di miei pensieri, deliri, aforismi e racconti brevi scritti su Instagram e in giro per il web. Copertina scelta da: Maria Rapallo